Libri di M. Franzinelli
Mussolini racconta Mussolini
editore: Laterza
pagine: 336
Fin da giovane, addirittura dal 1911, Benito Mussolini aveva cominciato a scrivere pagine in cui raccontava la propria vita
Mussolini racconta Mussolini
editore: Laterza
pagine: 336
Fin da giovane, addirittura dal 1911, Benito Mussolini aveva cominciato a scrivere pagine in cui raccontava la propria vita
Diario 1922. Le camicie nere alla conquista del potere
di Italo Balbo
editore: LEG Edizioni
pagine: 224
"Dobbiamo commettere delle illegalità, in forma quasi sistematica, per fare rispettare la legalità"
Dai ricordi di un fuoruscito 1922-1933
di Gaetano Salvemini
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 320
Le pagine dei Ricordi di un fuoruscito - scritte da Gaetano Salvemini negli ultimi anni di vita - presentano un quadro realist
Io e il duce
di Indro Montanelli
editore: Rizzoli
pagine: 320
Il 9 febbraio 1944 il "Corriere della Sera" diede la notizia dell'arresto di Indro Montanelli, accusato di avere scritto artic
Io e il duce
di Indro Montanelli
editore: Rizzoli
pagine: 346
Il 9 febbraio 1944 il "Corriere della Sera" diede la notizia dell'arresto di Indro Montanelli, accusato di avere scritto artic
Giornale di guerra. 1915-1917
di Benito Mussolini
editore: Leg - libreria editrice goriziana
pagine: 160
Questa edizione del "Giornale di guerra 1915-1917" ne propone per la prima volta il testo in un'accurata edizione critica, raffrontando le puntate originariamente uscite su "II Popolo d'Italia" nel dicembre 1915-febbraio 1917 col volume pubblicato nel 1923 dall'editrice Imperia (appartenente al Partito nazionale fascista). Le cronache dal fronte sono integrate dalla trascrizione di stralci epistolari, che s'intrecciano proficuamente con i taccuini mussoliniani e ne colmano i vuoti cronologici. II fitto apparato critico e la Postfazione di Mimmo Franzinelli forniscono importanti elementi conoscitivi e interpretativi al "Giornale di guerra" e al suo autore, che dell'esperienza bellica fornì versioni suggestive ma non sempre fedeli alla cruda realtà della guerra. II volume è corredato da una ricca documentazione fotografica per lo più inedita o riscoperta.
Il riformismo alla prova. Il primo governo Moro nei documenti e nelle parole dei protagonisti (ottobre 1963-agosto 1964)
editore: Feltrinelli
pagine: 739
Quando nel novembre 1963 nacque il primo governo di "centrosinistra organico" presieduto da Aldo Moro, il primo esecutivo a partecipazione socialista dal maggio 1947, pochi ebbero consapevolezza della drammaticità del contesto e del rischio che il "tintinnio delle sciabole" avrebbe potuto porre fine a questa esperienza. Il governo di Aldo Moro e di Pietro Nenni opera in otto mesi tra ambiziosi progetti riformisti e insidiose resistenze sotterranee, nella prima recessione economico-finanziaria del dopoguerra. Stati Uniti e Vaticano sostengono l'alleanza della Democrazia cristiana con i socialisti, i socialdemocratici e i repubblicani, ritenuta lo strumento migliore per isolare il Partito comunista e la CGIL. Il presidente della Repubblica Antonio Segni, ostile a quell'esperimento di governo, persegue un proprio disegno neocentrista, che si avvale del Piano Solo del generale de Lorenzo. Il governo di centrosinistra precipita verso il collasso e cade sul finanziamento della scuola privata, sostenuto in parlamento dalla sola Democrazia cristiana. A mezzo secolo di distanza è possibile ricostruire la storia di questo esecutivo e dei rischi corsi dalla democrazia italiana. Il volume - con un saggio introduttivo di Mimmo Franzinelli e Alessandro Giacone - propone in ordine cronologico un corpus di documenti in gran parte inediti conservati in archivi pubblici e privati, italiani e stranieri. La prima esperienza del centrosinistra organico annuncia temi tuttora al centro del dibattito.
Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza 1943-1945
editore: Mondadori
pagine: 380
A sessant'anni dalla fine della seconda guerra mondiale, il dibattito sull'interpretazione dei drammatici avvenimenti che hanno contraddistinto i venti mesi compresi tra l'armistizio dell'8 settembre 1943 e la fine dell'aprile 1945 è ancora vivo: fu lotta di liberazione, guerra civile, scontro di classe? Una fonte autentica per sapere che cosa muoveva gli animi dei combattenti della Resistenza è costituita dai messaggi indirizzati ai familiari nell'imminenza dell'esecuzione o durante il penoso trasferimento verso i campi di sterminio del Reich. Questo libro raccoglie le lettere di cento partigiani trucidati dai fascisti o dai tedeschi e di quaranta tra oppositori politici ed ebrei stroncati dalla deportazione.
Chiesa e guerra. Dalla «benedizione delle armi» alla «Pacem in terris»
editore: Il mulino
pagine: 756
In occasione del quarantesimo anniversario della pubblicazione della "Pacem in terris", il documento che negli anni '60 segnò una svolta nella posizione della Chiesa rispetto al tema e alla legittimazione della guerra, appare quanto mai opportuna una riflessione sull'attualità dell'enciclica, in un contesto internazionale in cui le spinte alla guerra riemergono e sono nuovamente giustificate con motivazioni ideali e religiose. Il volume propone un'ampia disamina dei diversi aspetti storici e culturali del rapporto religione-guerra nel secolo scorso, proiettati nel vivo della realtà contemporanea.
Il manganello e l'aspersorio. La collusione fra il Vaticano e il regime fascista nel ventennio
di Ernesto Rossi
editore: Kaos
pagine: 361
Verso il disastro. Mussolini in guerra. Diari 1939-1940
di Claretta Petacci
editore: Rizzoli
pagine: 463
Conservati negli Archivi di Stato e coperti da segreto per settant'anni, i diari rivelano in Claretta Petacci una testimone d'eccezione dell'Italia fascista. Nel biennio cruciale 1939-1940 Hitler dà inizio al conflitto con l'invasione della Polonia e, superate le iniziali esitazioni, Mussolini scende in guerra al suo fianco. Nella puntigliosissima cronaca di ore, giornate, settimane e di anni Claretta riporta con minuzia le considerazioni che conducono Mussolini dalla neutralità all'entrata in guerra, i suoi commenti alle mosse di Germania, Francia, Inghilterra, le sue preoccupazioni per il futuro della nazione, i rapporti con il Vaticano, con la stampa, con i suoi più stretti collaboratori. Da Palazzo Venezia, un luogo-chiave della politica italiana e crocevia della diplomazia internazionale, Claretta assiste a telefonate del dittatore con ministri, dirigenti di polizia o con il direttore del "Popolo d'Italia" e si affretta a trascriverne il contenuto. Accanto ai resoconti degli incontri amorosi con il duce, questi diari registrano accuratamente ogni sua parola, fissandone sulla carta gesti e comportamenti, e rappresentano un documento storico preziosissimo per rivelare il lato più intimo - anche dal punto di vista politico - del dittatore italiano. Prefazione di Ferdinando Petacci.