Libri di M. Migliori
Parmenide. Testo greco a fronte
di Platone
editore: Scholé
pagine: 1024
A oltre trent'anni dal suo primo commentario, Maurizio Migliori torna sul Parmenide con un libro che, in un certo senso, racch
Filosofia antica. Una prospettiva multifocale
editore: Scholé
pagine: 640
Una storia della filosofia antica vista con "occhi nuovi"
Assoluto e relativo. Un gioco complesso di relazioni stabili e instabili
editore: Morcelliana
pagine: 320
Come è possibile parlare di "vero" senza scivolare nel relativismo, nell'impossibilità di pronunciare affermazioni valide e st
La generazione e la corruzione. Testo greco a fronte
di Aristotele
editore: Bompiani
pagine: 636
Il "De generatione et corruptione", opera poco conosciuta e sottovalutata, svolge un ruolo importante nelle riflessioni fisiche di Aristotele. Lo Stagirita affronta e risolve le questioni concernenti i quattro tipi di mutamento, distinti secondo la categoria di riferimento: la generazione e corruzione secondo la sostanza, l'aumento-diminuzione secondo la quantità, l'alterazione secondo la qualità, la traslazione secondo il luogo. L'articolazione di tali temi si sviluppa in un ricco confronto con i filosofi del tempo, con la ripresa della centrale tematica delle cause fisiche e con espliciti riferimenti al Motore immobile trattato nella Metafisica. L'ampia introduzione di Maurizio Migliori, che affronta le questioni di fondo proposte in questo testo, è completata da un saggio bibliografico di Lucia Palpacelli che espone criticamente tutti gli studi apparsi nell'ultimo trentennio. La traduzione e il commentario di Migliori sono stati rivisti e arricchiti sulla base di un analogo aggiornamento bibliografico. Il lettore ha così a disposizione un testo completo, presentato in un'ottica unitaria e sorretto da una lettura critica aggiornata.
Platone e Aristotele. Dialettica e logica
editore: Morcelliana
pagine: 416
Il confronto tra Platone ed Aristotele è stato interpretato, per lo più, come una opposizione tra modelli conoscitivi: da un lato la dialettica, intesa come il culmine del sapere, dall'altro la logica, intesa come l'insieme delle tecniche per ben argomentare, al di là delle pretese platoniche di una supremazia della dialettica. Ma ha ancora un fondamento filologico e storico questa contrapposizione? Un interrogativo che - nei saggi qui raccolti di alcuni dei più autorevoli interpreti del pensiero antico - mette capo a una pluralità di scavi, storiografici e teoretici. Scavi che invitano a una lettura dei testi platonici ed aristotelici nella loro complessità: emergono inaspettati intrecci e molteplici significati dei termini stessi di dialettica e logica in entrambi i pensatori. Non solo la dialettica platonica ha un suo rigore, ma la stessa logica aristotelica ha affinità, pur nelle differenze, con le procedure argomentative della dialettica. Una prospettiva ermeneutica che interessa non solo lo storico della filosofia antica, ma chiunque abbia a cuore le radici greche delle nostra immagine di ragione.