Libri di Mantegazza Paolo
L'arte di essere felici
di Mantegazza Paolo
editore: Colonnese
pagine: 96
Difficile dire cosa sia la felicità, concetto sommamente relativo, ma Mantegazza sosteneva di averla trovata
L'arte di essere felici
di Paolo Mantegazza
editore: Colonnese
pagine: 90
Essere felici dipende, forse in gran parte, dalla nostra capacità artistica di stare al mondo, di ricostruirlo volta per volta con la nostra creatività. Per alcuni la felicità rappresenta la mancanza della sofferenza, nelle visioni più pessimistiche e l'intervallo fra due dolori, per altri ancora è conoscere l'amore. In fondo non vi è luogo più bello di un piccolo giardino per passeggiare e l'immensità per fantasticare; ai nostri piedi ciò che si può coltivare e raccogliere, sopra di noi ciò che si può studiare e meditare.
L'arte di prender moglie
L'arte di prender marito
di Mantegazza Paolo
editore: Carocci
pagine: 222
Il matrimonio può trasformare la vita in inferno, in purgatorio o in paradiso, restando in ogni caso la "meno peggio" tra le r
L'anno 3000. Sogno di Paolo Mantegazza
di Paolo Mantegazza
editore: Lupetti
pagine: 159
Paolo Mantegazza fu uno dei primi divulgatori delle teorie darwiniane in Italia. Noto al pubblico per l'opera "Fisiologia del piacere", nel 1897 diede alle stampe per i tipi di Treves "L'anno 3000", con il sottotitolo "Sogno" che suggeriva l'approccio ironico e scanzonato della propria creazione fantascientifica. Il romanzo è di fatto un'ucronia, ossia l'immaginazione libera e divagante di un futuro molto lontano e vissuto da Paolo e Maria a bordo degli aerotachi, bizzarre navicelle elettriche che consentono di muoversi rapidamente in spazi immensi. Fra intuizioni singolari (gli Stati Uniti d'Europa) e il saccheggio di plot narrativi tipici dell'immaginario (dai viaggi di Gulliver agli imperi della luna di Bergerac), il lettore è preso per mano e condotto a bordo degli aerotachi per un viaggio in cui la fantasia è il vero motore che mette in scena l'avventura.
Testa. Seminare idee perché nascano opere
di Paolo Mantegazza
editore: Colonnese
pagine: 238
Una proposta alternativa all'uso di quel motore dei sentimenti che, per De Amicis, è il cuore: testa come ragione, come timone degli impulsi istintuali che potrebbero condurci a non valutare compiutamente gli effetti di scelte ed azioni prodotte da meccaniche esclusivamente sentimentali. Il libro si svolge, allora, seguendo una tecnica un po' manualistica ed un po' narrativa, proponendo una lettura dell'Italia post-unitaria vista dall'interno delle speranze di un giovanetto, ma chiarite e indirizzate da un uomo che ha molto vissuto e che, nell'espressione della propria ideologia umana, denuncia l'ambivalenza di un pensiero politico che è in bilico fra socialismo, nazionalismo ed accenti reazionari.