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Libri di Marco Petoletti

La filologia medievale e umanistica

editore: Il Mulino

pagine: 304

Il libro offre una sistematica introduzione ai temi e ai problemi della filologia medievale e umanistica, una disciplina che c
28,00

Manoscritti miniati in Italia della Biblioteca Ambrosiana (fondo inferior). Il Trecento

editore: Viella

pagine: 276

La Biblioteca Ambrosiana di Milano, fondata dal cardinale Federico Borromeo, accoglie tra i suoi fondi manoscritti un nucleo c
39,00

Un poeta alla corte dei papi. Bonaiuto da Casentino e Bonifacio VIII

di Marco Petoletti

editore: Viella

pagine: 217

Nel secolo XIII la curia pontificia accolse molti intellettuali, che composero poemi d'occasione su committenza di papi e cardinali: in questo fecondo ambiente culturale svetta Bonaiuto da Casentino, funzionario di curia che affiancò agli incarichi del proprio ufficio l'amore per le Muse. La sua produzione poetica, risalente alla fine del Duecento, comprende testi autobiografici ed elogi riservati a Bonifacio VIII e alla familia del pontefice (compresi gli epitaffi per alcuni parenti di papa Caetani). Poeta dalla fervida vocazione narrativa, Bonaiuto racconta nei suoi versi la pestilenza a Roma nella torrida estate del 1292, lo sgomento dei cardinali che ripararono a Rieti, il successivo ritorno nell'Urbe insanguinata da lotte dopo la morte di Niccolò IV. Dedica inoltre tre carmi festosi all'elezione e all'incoronazione di Bonifacio VIII. Affiorano gli aspetti più quotidiani della vita nella corte papale, in una sequenza per la purga e in un inno per un salasso praticati a Bonifacio VIII, indirizzati con una lettera al medico del pontefice: entrambi i componimenti sono corredati da notazione musicale.
27,00

Il Chronicon di Benzo d'Alessandria e i classici latini all'inizio del XIV secolo

Edizione critica del libro XXIV: «De moribus et vita philosophorum»

di Marco Petoletti

editore: Vita e pensiero

pagine: 416

Tra la fine del XIV secolo e l'inizio del XIV l'Italia settentrionale fu attraversata da un fermento culturale che vide impegnati alcuni laici, notai, giudici, cancellieri a ricercare e studiare testi di autori classici, di cui spesso si era perduta memoria. Gli antichi manoscritti, custoditi nelle arche delle biblioteche capitolari e in monasteri periferici, vennero di nuovo trascritti e attentamente studiati. Queste prime indagini diedero frutti eccellenti e prepararono il terreno per le avventure filologiche di Francesco Petrarca. Figura chiave di questa età fu Benzo d'Alessandria, attivo nell'Italia settentrionale nei primi tre decenni del Trecento, a Milano, a Como e soprattutto a Verona. Egli riversò la sua cultura, eccezionalmente vasta, in una ponderosa compilazione storico-enciclopedica, in ventiquattro libri, elaborata intorno al 1320, conservata, almeno in parte, in un unico manoscritto.
31,00

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