Libri di Martina Corgnati
Milva. L'ultima diva. Autobiografia di mia madre
di Martina Corgnati
editore: La nave di teseo
pagine: 256
Instancabile, volitiva, perfezionista, curiosa, elegante, ossessiva, generosa, eternamente insoddisfatta
L'ombra lunga degli etruschi. Echi e suggestioni nell'arte del Novecento
di Martina Corgnati
editore: Johan & levi
pagine: 240
Quello degli etruschi è un mito che ha sfidato i secoli
Impressioniste. Mary Cassat, Marie Braquemond, Eva Gonzalès, Berthe Morisot
di Martina Corgnati
editore: Nomos Edizioni
pagine: 224
Meret Oppenheim. Afferrare la vita per la coda
di Martina Corgnati
editore: Johan & levi
pagine: 538
Donna, artista, outsider, icona: dal fulminante esordio con "Colazione in pelliccia", destinato ad aprirle poco più che ventenne le porte del MOMA, al lungo e impervio cammino intrapreso per liberarsi di ogni etichetta artistica, ideologica e di genere, Meret Oppenheim (1913-1985) è una delle poche figure femminili della storia divenute leggendarie per aver osato sfidare regole e pregiudizi millenari in nome di una vocazione autentica. Una vocazione artistica ed esistenziale che la porterà a scelte e posizioni di rottura tutt'altro che facili, non solo nei confronti della società benpensante dell'epoca ma anche degli insidiosi pregiudizi cui non può dirsi immune lo stesso milieu artistico e letterario del suo tempo. Musa venerata da Man Ray, pupilla irriverente di Breton, complice e lei stessa protagonista delle più grandi sperimentazioni e delle più appassionanti avventure artistiche del Novecento, Meret Oppenheim si muove lungo il secolo con la libertà e l'originalità disinvolta e a tratti sofferta dei purosangue. Dall'avvicinamento alle teorie di Carl Gustav Jung al folgorante incontro con i surrealisti, dalla lunga lotta con la depressione all'attrazione inesorabile che a soli vent'anni la lega fatalmente a Max Ernst, dall'intenso e profondissimo sodalizio artistico con Alberto Giacometti all'amicizia segreta e finora ignota con Marcel Duchamp, Martina Corgnati traccia un accurato ritratto della donna e dell'artista...
I quadri che ci guardano. Opere in dialogo
di Martina Corgnati
editore: Compositori
pagine: 208
Questo libro prova a tracciare, si può dire per la prima volta, la storia dei "quadri che ci guardano", prendendo in esame il problema dello sguardo e cercando di spiegare quando e perché i personaggi dei dipinti, dal Medioevo ad oggi, comincino a guardare l'osservatore, cioè noi. Grazie ad alcuni pittori, da Antonello da Messina a Edouard Manet, prende forma un vero e proprio teatro in cui si richiede la partecipazione diretta dell'osservatore, che viene quindi "guardato" dal quadro a vario titolo e scopo. Una storia avvincente che in molti casi ci guida alla scoperta di aspetti e significati nascosti nei quadri, come in un romanzo giallo. Il volume decodifica e interpreta questo aspetto trascurato della rappresentazione pittorica e permette al lettore di orientarsi nelle trappole iconografiche costruite dagli artisti senza perdersi e godendo anzi, al meglio, delle curiosità storiche e pittoriche. Infine un accenno ai linguaggi moderni e al loro uso degli sguardi: il cinema, la televisione e la fotografia.
Loredana Cerveglieri
di Corgnati Martina
editore: Skira
Circa quindici anni or sono, senza alcuna speciale complicazione teologica, una dopo l'altra tre nuove creature angeliche sono
Eugenio Carmi
Tre miliardi di zeriThree billion zeros
di Corgnati Martina
editore: Charta
pagine: 175
Preferisco definirmi fabbricante di immagini dichiara Eugenio Carmi (Genova 1920) tra i personaggi più significativi dell'arte
L'opera replicante. La strategia dei simulacri nell'arte contemporanea
di Martina Corgnati
editore: Compositori
pagine: 168
Il volume affronta per la prima volta il tema del simulacro nell'arte, idea che inquieta e vagamente sacrilega. La capacità di finzione vista come talento illecito, contraria alle leggi 'di natura'. Il simulacro non è una copia, è simile, tende a provocare effetti strani, problematici, spesso psicopatologici, mentre le opere d'arte 'normali' si limitano a farsi ammirare, vendere o comprare. Si parla di artisti come Duchamp, Manzoni, Koons, Orlan, Cattelan, e molti altri che hanno deciso di fingere. Nel volume si dà conto anche di precedenti clamorosi e affascinanti nella storia della letteratura, del mito, della scienza e della cultura: pensiamo a Frankenstein e ai replicanti di Blade Runner. Il testo include in appendice una conversazione con lo psicologo Giovanni Castaldi.