Libri di Massimo Zamboni
Bestiario selvatico. Appunti sui ritorni e sugli intrusi
di Massimo Zamboni
editore: La nave di teseo
pagine: 180
Gli esseri umani hanno vissuto da sempre fianco a fianco con gli animali
La macchia mongolica
editore: Baldini & Castoldi
pagine: 282
È il 1996, Massimo Zamboni parte per la Mongolia in un viaggio al seguito di una troupe televisiva locale
La trionferà
di Massimo Zamboni
editore: Einaudi
pagine: 180
Essere comunisti a Cavriago voleva dire usare testa e mani per costruire tutti assieme il proprio cinema, la propria balera, i
Il libretto rozzo
editore: GOG
pagine: 141
Pubblicato per la prima volta nel 1998, quando ormai i CSI diventavano noti al grande pubblico affacciandosi alle classifiche
Nessuna voce dentro. Un'estate a Berlino Ovest
di Massimo Zamboni
editore: Einaudi
pagine: 195
Da Reggio Emilia in autostop fino a Berlino Ovest
L'eco di uno sparo
di Massimo Zamboni
editore: Einaudi
pagine: 191
Il 29 febbraio 1944 Ulisse, squadrista, membro di un direttorio del fascio, viene ucciso dai Gruppi di Azione Patriottica. Pochi mesi prima erano morti i sette fratelli Cervi, fucilati dai fascisti. Il 16 marzo 1961, diciassette anni dopo, il gappista Soragni, nome di battaglia Muso, sarà vittima dell'odio covato nel tempo da un compagno militante e amico, assieme a lui responsabile dell'uccisione di Ulisse. La storia è lineare solo quando scegliamo di raccontarla cosi, ma gli eventi si affastellano in un ordine che, quando ti riguarda da vicino, non è necessariamente quello cronologico. Cosi è per chi cerca di capire le ragioni del sangue, quando il sangue degli oppressori si mescola a quello degli oppressi. E l'eco di quegli spari accompagna Massimo Zamboni nella sua indagine attraverso due secoli per ricostruire una storia che lo riguarda molto da vicino, anche se gli è stata sempre taciuta. "Di mio nonno, due sole cose possedevo: il nome, Ulisse, che io porto come secondo, e che sempre ho dovuto considerare come un intruso, una parte sconosciuta di me; e una giacca, un tessuto ruvido di lana, il nero orbace della sua divisa autarchica. Niente di più, prima di questo libro". Questa indagine lo porta a respirare polvere negli archivi cercando di decifrare le calligrafie ostili dei registri parrocchiali; lo porta sulle colline reggiane a intervistare i superstiti; lo porta sulla tomba dei fratelli Cervi - sette, come sette erano i fratelli B*, l'agiata famiglia a cui apparteneva il bisnonno Massimo.
Anime galleggianti. Dalla pianura al mare tagliando per i campi
editore: La nave di teseo
pagine: 143
Due musicisti, una zattera e un canale che collega Mantova al Delta del Po. È così che ha inizio lo straordinario viaggio di Vasco Brondi e Massimo Zamboni "dalla pianura al mare, tagliando per i campi": per una settimana Massimo, Vasco e Piergiorgio, il fotografo che li accompagna, navigano a una velocità massima di dieci chilometri l'ora le acque magiche e surreali del Tartaro Canalbianco, uno dei tanti canali che attraversano la pianura padana nella zona del Polesine. Gli argini del canale sono molto alti, la pianura è solo una proiezione, mentre le giornate scorrono tra pescatori, aironi, immigrati rumeni e cinesi, pesci siluro, chiuse, tralicci e soste in paesi minuscoli. In mezzo a questa "Amazzonia immaginaria" il paesaggio apre ai ricordi infinite via di fuga e l'eco di coloro che della pianura hanno saputo narrare la malinconica bellezza - Zavattini, Celati, Ghini - si intreccia a un nuovo, universale, canto interiore. Due storie, anzi tre, e un viaggio a pochi chilometri da casa che si rivela la forma più pura di esplorazione, scoperta, incanto. Fotografie di Piergiorgio Casotti.