Libri di Max Frisch
Homo faber
di Max Frisch
editore: Feltrinelli
pagine: 219
Il "resoconto" di Walter Faber inizia con un atterraggio d'emergenza nel deserto di Tamaulipas, in Messico
Alla fine dell illuminismo. Interviste e colloqui
di Max Frisch
editore: Meltemi
pagine: 250
Il grande scrittore svizzero Max Frisch si racconta in una serie di interviste che coprono l'intero arco della sua vita creati
Stiller
di Max Frisch
editore: Mondadori
pagine: 402
L'americano mister White viene fermato al confine svizzero: la polizia lo identifica come Anatol Stiller, noto scultore scompa
Homo faber
di Max Frisch
editore: Feltrinelli
pagine: 219
Il "resoconto" di Walter Faber inizia con un atterraggio d'emergenza nel deserto di Tamaulipas, in Messico
Il mio nome sia Gantenbein
di Max Frisch
editore: Feltrinelli
pagine: 292
"Il romanzo di Max Frisch, 'Il mio nome sia Gantenbein', inizia con la morte, accidentale, di Felix Enderlin, che risulterà po
Guglielmo Tell per la scuola
di Frisch Max
editore: Skira
pagine: 80
Il leggendario eroe elvetico e la fondazione della nazione svizzera nell'ironico racconto di un gigante della letteratura mond
L'uomo nell'Olocene
di Frisch Max
editore: Einaudi
pagine: 108
Un'alluvione in una valle sperduta, una frana, un uomo solo fra problemi di minima e massima sopravvivenza
Quadrato nero. Due lezioni sulla letteratura
di Max Frisch
editore: Gaffi Editore in Roma
pagine: 87
Per la prima volta tradotte in Italia le conferenze americane sulla letteratura di uno degli scrittori più rappresentativi del Novecento europeo: Max Frisch. "Quadrato nero" è il documento testamentario che sintetizza la sua poetica di uomo e di intellettuale. L'autore di "Homo faber" indica, in questi fogli, la sua idea di arte come contro posizione al potere. L'umanesimo vissuto da Frisch è una necessaria autodifesa, un regime di metabolizzazione dell'esperienza naturale e dei processi storici in cui vive.
Frammenti di un terzo diario
di Max Frisch
editore: Casagrande
pagine: 218
Nell'agosto 2009 le pagine culturali dei giornali di lingua tedesca annunciavano il ritrovamento di un diario inedito di Max Frisch. La notizia era tanto più sensazionale in quanto per Max Frisch quella del diario è sempre stata, sin dai "Fogli dal tascapane" (1939), una forma letteraria privilegiata, a mezzo tra la narrazione (non solo autobiografica) e la riflessione sulla propria epoca e la condizione umana in generale. Uscito da Suhrkamp, l'editore storico di Frisch, nel 2010, il libro è ora proposto per la prima volta in traduzione italiana e costituisce un invito a riscoprire uno dei più grandi scrittori del secondo Novecento europeo, ma anche a riflettere su argomenti che, apparentemente rimossi per qualche decennio, si ripresentano a noi in tutta la loro drammatica attualità: la logica coercitiva del potere, la minaccia atomica (non più solo di origine militare), la totale sfiducia nei confronti della classe politica e il senso di impotenza e smarrimento che ne consegue. A questi temi si aggiungono quelli più personali della vecchiaia, della sofferenza e della morte (attraverso la narrazione degli ultimi mesi di vita dell'amico Peter Noli), ma anche dell'amore, perché il diario, redatto negli anni 1982-83 e ambientato tra New York, una valle del Cantone Ticino e la città natale di Zurigo, è anche la cronaca di una delle numerose relazioni sentimentali che segnarono la vita di Frisch, quelle tormentate "storie di donne" che furono in molti, all'epoca, a rimproverargli.
Don Giovanni o l'amore per la geometria
di Frisch Max
editore: Feltrinelli
pagine: 134
Don Giovanni ha tutta una famiglia di parenti spirituali, e, anche se sono molto lontani da lui, Icaro o Faust gli sono più si
Homo faber
di Frisch Max
editore: Feltrinelli
pagine: 176
Ingegnere pragmatico e razionale, privo di radici affettive che lo ancorino a un luogo o a una famiglia, indifferente a tutto