Libri di N. Labanca
La sottrazione nazista di risorse dall'Italia occupata
editore: Viella
pagine: 592
L'occupazione nazista dell'Italia fra 1943 e 1945 è ricordata e studiata soprattutto per il suo profilo politico e militare: l
Studi storici nel centenario dell'Associazione Nazionale Alpini
editore: Unicopli
pagine: 345
L'Associazione nazionale alpini fu fondata nel 1919, cento anni fa: un secolo di una storia non ordinaria
La guerra nel mondo contemporaneo
di Jeremy Black
editore: Il Mulino
pagine: 238
Esperto di storia militare, Black offre in questa sintesi un panorama generale di tutti i conflitti che hanno avuto luogo dalla fine della seconda guerra mondiale a oggi. Si tratta di una narrazione che fornisce le informazioni essenziali per i conflitti trattati inquadrandoli in una cornice interpretativa nuova. Secondo Black infatti la guerra fredda ha uniformato nel paradigma dello scontro fra Est e Ovest una quantità di situazioni, particolarmente nel Terzo mondo, che a esso in realtà non erano riconducibili. La guerra fredda era, sotto ogni punto di vista, un paradigma occidentale. La prospettiva di Black viceversa porta attenzione ai paesi in via di sviluppo e alle specificità dei conflitti là combattuti.
I Gruppi di combattimento. Studi, fonti, memorie (1944-1945). Atti del Convengo (Firenze, 15 aprile 2005)
editore: Carocci
pagine: 237
La storia dei rapporti fra militari e Resistenza all'origine della democrazia e della Repubblica è un tema rilevante, su cui è stata fatta e di recente si è tornati a fare retorica. Gli attori del volume sono sostanzialmente quattro: gli stessi protagonisti, ormai nella veste di reduci rammemoranti o memorialisti; le forze armate; gli storici, nella loro veste di professionisti dello studio del passato; la retorica pubblica, riflesso del clima politico, nella sua funzione riattualizzatrice non disinteressata del passato. Una particolare attenzione viene posta sul lavoro degli storici, ma ciò che emerge dal volume è che, pur rimanendo un tema sottoposto a un uso strumentale da parte della politica, la storia del rapporto fra militari regolari e Resistenza irregolare, quale fu concretamente e storicamente delineato fra 1943 e 1945, rimane un campo di studio in molti settori tuttora da arare.
La seconda guerra mondiale in Europa
di S. P. MacKenzie
editore: Il mulino
pagine: 192
La seconda guerra mondiale coinvolse i paesi di tutti i continenti e fu combattuta in larghe parti del pianeta; ma il teatro di guerra principale fu senza dubbio l'Europa, con la Germania nazista al suo centro. Il libro sintetizza l'andamento della guerra europea in una prospettiva prevalentemente militare: dall'attacco nazista alla Polonia nel 1939 all'invasione della Francia, dall'espansione italiana e tedesca nei Balcani all'operazione Barbarossa contro l'Urss, al contrattacco alleato fino alla disfatta della Germania. Particolare attenzione è data alla condotta della guerra: armamenti e tecnologie, spionaggio, bombardamenti, guerra sottomarina; ma anche all'imbarbarimento di un conflitto altamente ideologico, all'olocausto, alla resistenza.
Costruire un nemico. Studi di storia della propaganda di guerra
editore: Unicopli
pagine: 244
La propaganda di guerra è un'attività costante e strutturale degli Stati dell'età contemporanea, al tempo cioè delle società d
I bombardamenti aerei sull'Italia
editore: Il Mulino
pagine: 329
La seconda guerra mondiale è stata la prima guerra in cui i bombardamenti aerei hanno avuto una parte decisiva: dal Blitz tedesco su Londra fino alle atomiche sganciate nell'agosto 1945 su Hiroshima e Nagasaki. A lungo confinato alla dimensione militare, questo aspetto della guerra sta conoscendo in questi anni un interesse nuovo, allargato in particolare agli effetti sulle popolazioni al dibattito sulla legittimità dei bombardamenti. Il volume presenta la storia dei bombardamenti sull'Italia attraverso un'ampia serie di contributi che ne riflettono la complessità: dalla comparazione con gli altri paesi, allo studio delle azioni del regime (indagate sia nell'esercito, nella marina e nell'aeronautica, sia nelle politiche di difesa delle città), alle reazioni della popolazione.
L'Italia e il «militare». Guerra, nazione, rappresentazioni dal Rinascimento alla Repubblica
editore: Storia e Letteratura
pagine: 384
La guerra italo-austriaca (1915-18)
editore: Il mulino
pagine: 379
Agli italiani del 1915-18 la Grande Guerra fu presentata soprattutto come una guerra contro l'Austria, intrapresa per liberare le popolazioni di Trento e Trieste dal dispotico dominio asburgico. Sull'altro versante, l'attacco italiano fu visto come il tradimento di un inaffidabile alleato che per Vienna non sarebbe stato difficile schiacciare in breve tempo. Ma quello scontro era in realtà parte di un conflitto globale e totale destinato ad avere drammatici costi umani, politici e culturali. A cent'anni di distanza quella opposizione - secondo i qualificati storici italiani e austriaci che intervengono in questo libro - può essere riconsiderata, ripercorrendo su basi nuove i diversi aspetti dell'evento bellico: dall'azione dei governi ai combattimenti, alla propaganda, alla memoria del conflitto.
Fogli in uniforme. La stampa per i militari nell'Italia liberale
editore: Unicopli
pagine: 273
Al tempo dell'Italia liberale, fra l'Unità e la Grande guerra, i militari leggevano. Al di là della stampa più tecnica preparata dagli Stati maggiori, esisteva infatti una ricca pubblicistica periodica specificamente indirizzata agli ufficiali e ai sottufficiali dell'Esercito e della Marina. A scriverli erano militari in servizio o in pensione, ma anche civili sinceramente interessati e competenti in questioni belliche. Il fatto era che allora gli ufficiali erano parte integrante della classe dirigente nazionale e che un sistema politico liberale permetteva, ovviamente con qualche riserbo, un certo dibattito sulle questioni militari. Condizioni che il fascismo distrusse e che l'Italia repubblicana e democratica è sembrata disinteressata a ricreare. Per tali ragioni l'esperienza di quei 'fogli in uniforme' è stata dimenticata. Le loro collezioni, peraltro di assai difficile reperibilità, non sono state più studiate. Gli autori di questo volume invece finalmente analizzano questi giornali, ne spiegano la ricchezza come fonte e come specchio di una mentalità e di un intero periodo storico.
Dizionario storico della Prima guerra mondiale
editore: Laterza
pagine: 496
La partecipazione alla Grande guerra trasformò radicalmente l'Italia, come e più che tutta l'Europa. Nacque allora il Paese che conosciamo. Le voci del Dizionario parlano di combattenti, di armi e di battaglie. Di mobilitazione, di lavoro, di donne. Di propaganda e di politica, di governi e di opposizioni. Ma non solo: parlano di religione, di arte e di letteratura perché, alla guerra totale, un senso bisognava trovarlo. Un dizionario in cui alcuni dei migliori specialisti fanno il punto su tutti gli aspetti fondamentali di quegli anni.
Ricordare la guerra. Memorialistica e conflitti armati dall'antichità a oggi
editore: Carocci
pagine: 197
Scrivere di guerra, della guerra cui si è partecipato, ha una lunghissima tradizione storica. Cercare di comprenderla solo all'interno delle partizioni tradizionali che gli storici si sono dati per il proprio mestiere (storia antica, medievale, moderna, contemporanea) non sempre aiuta a cogliere le continuità e le discontinuità di questo fortunato genere letterario. Il volume individua un filo rosso che lega esperienze letterarie lontanissime, che si snodano lungo un arco di 2.500 anni. Gli uomini che hanno redatto i testi analizzati nel libro ritengono che la guerra sia stata un'esperienza centrale nella loro vita, e degna di essere raccontata: il primo dato che emerge, banale quanto si vuole, è che sono dei sopravvissuti a tale esperienza, e questa è già una selezione che li accomuna. Perché l'eccezionalità della guerra, di qualunque guerra, è un dato ineludibile, che porta coloro che sono in grado di raccontarla a sentire spesso il bisogno di farlo.