Libri di Natalino Irti
Sguardi nel sottosuolo
di Natalino Irti
editore: La nave di Teseo
pagine: 368
Sottosuolo è il sostrato, in cui l'individuo, sciolto dai vincoli funzionali degli apparati tecnici e produttivi, prova a cost
Lo spettatore
di Natalino Irti
editore: Il Sole 24 Ore
pagine: 240
Tratti dalla rubrica "Lo Spettatore" del Sole 24 Ore, gli elzeviri di Natalino Irti rappresentano un'unità di riflessioni crit
Viaggio tra gli obbedienti
di Natalino Irti
editore: La nave di Teseo
pagine: 208
Questo libro non è un trattato sull'obbedienza
Riconoscersi nella parola
di Natalino Irti
editore: Il Mulino
pagine: 250
Il diritto 'chiude' gli eventi (e fatti e cose e individui) nella purezza linguistica delle forme
Elogio del diritto
editore: La nave di Teseo
pagine: 158
Dike, la Giustizia, figlia degli Dei, sarà forse costretta, alla fine del suo destino, a coincidere con Nomos, il diritto post
Un diritto incalcolabile
di Natalino Irti
editore: Giappichelli
pagine: 221
Le pagine, raccolte in questo libriccino, descrivono il tramonto, o la crisi, di un circolo logico, su cui riposa il moderno Stato di diritto. Dove: decidere la controversia, giudicare torto e ragione, applicare la legge, coincidono appieno, e l'uno sta per l'altro. Decidere la controversia è porvi termine, sciogliere dubbi di fatto e ambiguità interpretative, preferire una soluzione fra le molte possibili. Il decidere si appoggia sul giudicare; non nasce dal nulla, non è puro atto di volontà, ma risultato di un raffronto fra ciò che la legge ha previsto e ciò che è accaduto, tra antecipazione di ieri e realtà di oggi. In codesto raffronto risiede l'applicazione della legge. È famosa la proposizione del barone di Montesquieu, irrisa da zelanti o incolti novatori: "Mais les juges de la nation ne sont, comme nous avons dit, que la bouche qui prononce les paroles de la loi; des ètres inanimés, qui n'en peuvent modérer ni la force ni la rigueur" (Esprit des Lois, XI, chap. VI). Vi si esalta e garantisce la grandezza del giudizio legale, la relazione di coerenza e lealtà fra norma e decisione del caso concreto. Il giudizio, convertendo le "parole della legge" in "parole della sentenza", decide la controversia, in modo "inanimato", cioè oggettivo e impersonale. Il circolo logico, di che sopra si è discorso, assicura la calcolabilità delle decisioni giudiziarie, le quali dipendono dal paragone fra schema normativo e fatto concreto.
Nichilismo giuridico
di Natalino Irti
editore: Laterza
pagine: 160
La tecnica del diritto si è fatta propriamente tecnica, le norme sono prodotte come ogni merce. Perché la loro produzione sia razionale e la volontà normativa si attui senza sperperi, il diritto ha adottato la forma della procedura, che accoglie qualsiasi contenuto e perciò è indifferente verso ogni contenuto. La normatività giuridica si è sbarazzata di ogni presidio come l'unità teologica del mondo, lo spirito del popolo, la sacralità del potere, l'ordine concluso dei codici. L'autore discute quello "spazio vuoto" dovuto alla distruzione della forma statale e della sovranità come principio di unità politica e giuridica e affronta la caduta del senso dal quale ciascuno ricavava il proprio valore, come l'essere cittadini di uno Stato.