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Libri di P. Lalli

Mai dati. Dati aperti (sulla 194). Perché sono nostri e perché ci servono per scegliere

editore: Fandango Libri

pagine: 176

Come sta la 194, la legge sull'interruzione volontaria della gravidanza? Per saperlo avremmo bisogno dei dati, ma quelli della
15,00

Nazisti a Cinecittà

di Mario Tedeschini Lalli

editore: Nutrimenti

pagine: 320

Dalle Fosse Ardeatine a Cinecittà, dalla divisa nazista indossata per uccidere alla divisa nazista indossata per fare cinema
17,00

Polvere. Il caso Marta Russo

editore: Mondadori

pagine: 180

Il 9 maggio 1997 Marta Russo viene uccisa da un colpo di pistola in un vialetto della città universitaria di Roma
18,00

Tutti pazzi per il gender. Orgoglio e pregiudizio di genere

di Lalli Chiara

editore: Fandango Libri

pagine: 176

Al grido "Difendiamo i nostri figli!", un esercito di uomini e donne spaventati e agguerriti si erge a difesa della nostra pre
10,00

Manuale per insegnanti e genitori di bambini con diagnosi di autismo

editore: Liberodiscrivere edizioni

pagine: 112

I bambini con DSA/CSA possono essere molto vulnerabili e hanno bisogno di essere compresi e sostenuti, sia a casa, sia a scuol
14,00

Il partenariato pubblico-privato e le concessioni. Guida alla normativa alla luce del decreto correttivo n.56/2017

editore: Dike giuridica editrice

pagine: 243

Tra le novità più rilevanti del nuovo codice dei contratti pubblici compare sicuramente la disciplina organica del partenariat
34,00

All you can eat. Atlante alimentare illustrato

di Chiara Lalli

editore: Fandango Libri

pagine: 736

"Lasciate che il cibo sia la vostra medicina e la vostra medicina sia il cibo." Ippocrate, migliaia di anni fa, aveva profetizzato il momento in cui il cibo sarebbe diventato il rimedio di tutti i mali. Lo abbiamo interpretato male. Abbiamo esagerato. Il cibo è ormai una malattia, un'ossessione, una delle più onnipresenti preoccupazioni e uno degli argomenti più frequenti delle nostre conversazioni. Negli ultimi anni si sono moltiplicate le abitudini alimentari, le allergie, le diete e, naturalmente, le patologie alimentari più o meno conclamate. Il fondamentalismo culinario ha sostituito quello religioso e politico, trasformando il menu in un'arma e in un vero e proprio credo. D'altra parte, siamo o non siamo quello che mangiamo? I valori d'una volta non esisteranno più, ma gli ossessionati alimentari godono di ottima salute. Chiara Lalli, filosofa, scrittrice e giornalista, ha deciso di mappare il nuovo atlante (alimentare) disegnando una tassonomia esaustiva e divertente delle diverse categorie alimentari. Il vegano, l'esperto di vini, il ladro di porzioni, il vegetariano con e senza uova, l'astemio, il paternalista, il dipendente dagli zuccheri, dalla cioccolata, dalla pubblicità, quello che pesa 130 kg ma non mangia niente, l'allergico, l'intollerante ai latticini o al glutine e molti altri. Il dolore per la morte di tutte le ideologie può essere finalmente consolato abbracciando la nuova ideologia alimentare.
16,50

Cavie? Sperimentazione e diritti animali

editore: Il mulino

pagine: 157

Usiamo gli animali per cibarcene e per divertimento, per lo sport, il lavoro, la compagnia, i combattimenti, la pet therapy. Ma quando parliamo di sperimentazione animale il dibattito pubblico diventa feroce. Un dato di fatto: se la ricerca biomedica nel campo dei vaccini, dei trapianti, dei farmaci, della chirurgia e di molti trattamenti terapeutici ha raggiunto risultati indiscussi per il miglioramento della nostra salute è grazie all'uso, peraltro sempre più controllato, di modelli animali. Un libro che affronta la controversa questione dello statuto morale e dei diritti degli animali smascherando con lucidità incoerenze, ideologismi, autoinganni delle posizioni contrarie alla sperimentazione.
14,00

Secondo le mie forze e il mio giudizio. Chi decide sul fine vita. Morire nel mondo contemporaneo

di Chiara Lalli

editore: Il saggiatore

pagine: 222

Siamo liberi di scegliere se e come curarci. Non esiste soluzione migliore di questa. Come potrebbe qualcun altro conoscere i nostri desideri, sapere qual è il nostro bene, decidere al posto nostro? Cosa succede quando, per motivi di salute, non siamo più in condizione di avere o esprimere un parere? Il perfezionamento delle tecnologie per la sopravvivenza solleva ogni giorno interrogativi morali e dilemmi clinici. Nell'approccio a simili questioni spesso è prevalso un solido paternalismo: credere di essere nel giusto e sentirsi autorizzati a imporre le proprie convinzioni e decisioni a chi non è più in grado di opporsi. La riflessione di Chiara Lalli s'inserisce nel dibattito aperto in Italia e all'estero sulle decisioni di fine vita e sul cosiddetto living will, in passato già al centro di conflitti e oggetto di pessimi disegni di legge, soprattutto per l'impatto emotivo dei casi di Eluana Englaro, Piergiorgio Welby, Terri Schiavo. Lalli ricostruisce le premesse morali, giuridiche e deontologiche di uno strumento che dovrebbe essere il più leggero possibile e garante della nostra autodeterminazione. Il rischio che si torni a discuterne in Parlamento, ripercorrendo ancora la vecchia strada, oppressiva e ingiustificabile, è concreto. Nel territorio liminale tra coscienza e in coscienza tra eutanasia attiva e passiva, bisogna salvare l'unica vera "volontà del vivente", perché il rispetto delle nostre scelte di oggi sia assicurato anche domani.
17,00

A. La verità, vi prego, sull'aborto

di Chiara Lalli

editore: Fandango Libri

pagine: 285

Di aborto non si parla quasi mai. Quando succede si abbassa lo sguardo e il tono della voce. A meno che non ci si trovi di fronte a un dibattito politico e allora i toni sono infuocati e i termini apocalittici: strage degli innocenti, genocidio legalizzato, donne assassine. Anche chi è a favore della legalità dell'aborto e della possibilità di scelta della donna difficilmente è a proprio agio. Spesso ci si affretta a compilare un elenco di attenuanti per giustificare la scelta di abortire, per poi aggiungere: "Tutti sanno che è un trauma". Ma lo è davvero? E lo è necessariamente? Chi sceglie di abortire subisce, nella maggioranza dei casi, un giudizio morale negativo. Abortire è sempre sbagliato. Il non soffrire, poi, è inconcepibile: sarebbe una forma di negazione e di rifiuto per un dolore troppo grande da essere intollerabile. È stata perfino inventata una nuova patologia per questa sofferenza: la sindrome post-abortiva (SPA) che colpirebbe tutte le donne che decidono di interrompere la gravidanza. "A" racconta come la vergogna, il silenzio, la paura intorno all'aborto vengano quotidianamente costruiti attraverso un potente sistema culturale e con la complicità della religione, del cinema e della tv. Se il dolore dell'aborto è esasperato, la depressione post-partum, il rifiuto nei confronti di un figlio o i vissuti conflittuali materni sono spesso taciuti, nascosti dietro a una retorica della maternità concentrata unicamente sul miracolo della riproduzione.
18,00

C'è chi dice no. Dalla leva all'aborto. Come cambia l'obiezione di coscienza

di Chiara Lalli

editore: Il saggiatore

pagine: 233

Questo libro parla di libertà. Libertà violata, vilipesa, offesa. Libertà inseguita e raggiunta a costo della privazione della libertà. Questo libro parla di coscienza. E di obiezione di coscienza. Dei pacifisti che dicono no alla divisa e che sono finiti in carcere. Dei medici che dicono no a una donna che decide consapevolmente di interrompere la gravidanza. Dei farmacisti che dicono no a una ragazza che chiede la pillola del giorno dopo. Questo libro parla di italiani. Storie di italiani come Agostino Manni, punito per non aver voluto servire la patria imbracciando le armi. Storie di italiane che hanno subito un aborto tardivo, costrette al dolore perché l'anestesista è obiettore di coscienza. Storie di italiani che hanno fatto della propria libertà di coscienza un inno e storie di italiani che, in nome dell'obiezione di coscienza, privano gli altri della loro libertà. Dalla leva militare all'aborto, dalla sperimentazione animale fino al rifiuto del parto cesareo, Chiara Lalli, in un intreccio di storie di vita e riferimenti pop - dal dottor House a Simone Cristicchi -, ci racconta come cambia l'obiezione di coscienza. E come diventa irriconoscibile.
19,00

Buoni genitori. Storie di mamme e di papà gay

di Chiara Lalli

editore: Il saggiatore

pagine: 262

"I figli devono avere una madre e un padre
14,00

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