Libri di Paolo Orvieto
Lettura allegorica del Morgante
di Paolo Orvieto
editore: Salerno Editrice
pagine: 220
Il saggio completa altri due studi sul Morgante di Pulci pubblicati da Paolo Orvieto per la Salerno Editrice: "Pulci medievale
Teorie critiche del Novecento. Con antologia di testi
editore: Carocci
pagine: 396
Il Novecento è stato attraversato da un serrato dibattito culturale sulle funzioni e sulle strategie della critica letteraria
Pulci. Luigi e una famiglia di poeti
di Paolo Orvieto
editore: Salerno Editrice
pagine: 280
Membro di una famiglia di poeti, anch'essi tutt'altro che trascurabili (i fratelli Luca e Bernardo, la cognata Antonia), Luigi
De Sanctis
di Paolo Orvieto
editore: Salerno
pagine: 263
Nel 2017 si celebra il bicentenario della nascita di un grande italiano, Francesco De Sanctis (1817-1883), al quale è stato attribuito il non piccolo merito di essere stato il vero fondatore della critica italiana, grazie alla sua produzione saggistica e alla fondamentale "Storia della letteratura italiana" (1870-71). E stato un autore che ha attraversato quasi l'intero Ottocento e che ha segnato in profondità la stagione di passaggio verso l'Unità, alla quale ha partecipato attivamente in prima persona. In queste pagine viene ripercorsa la parabola umana e culturale di De Sanctis, che nelle lezioni delle sue varie scuole e nei molteplici saggi registra fedelmente i moti e i terremoti della cultura, della letteratura e poi anche della politica italiana pre e post-unitaria. Tuttavia, per lui l'arte non è solo un epifenomeno culturale e non è neppure "un capriccio personale"; è piuttosto consustanziale alla stessa storia, politica e civile dell'Italia, per cui la storia letteraria degli Italiani scorre di pari passo con la vicenda etica della loro "coscienza". Ma forse l'aspetto più trascurato di De Sanctis è quello politico: più volte dopo l'Unità deputato e ministro della Pubblica istruzione con Cavour, Ricasoli e poi con Cairoli, fautore di un assai interessante e attuale centro-Sinistra, equidistante dalla reazionaria e clericale Destra e dal radicalismo repubblicano e rivoluzionario della Sinistra storica.
Da Giuda a Manzoni. Personaggi inquietanti tra storia, religione e letteratura
di Orvieto Paolo
editore: Salerno
pagine: 201
Il libro propone cinque irriverenti "medaglioni" dedicati ad altrettanti personaggi "inquietanti", dislocati in varie epoche,
Buoni e cattivi del Risorgimento. I romanzi di Garibaldi e Bresciani a confronto
di Paolo Orvieto
editore: Salerno Editrice
pagine: 318
Nel 2011 si celebrano i 150 dell'Unità d'Italia
Poliziano
di Paolo Orvieto
editore: Salerno Editrice
pagine: 424
Il più brillante esponente della cultura umanistica fiorentina alla corte di Lorenzo de' Medici
Ottocento inquieto e misterioso
Romanzi popolari e altri scritti dimenticati della letteratura italiana
editore: Carocci
pagine: 333
Ottocento inquieto e misterioso: due aggettivi che nascondono opere assai diverse fra loro, ma tutte "minori", sconosciute o d
Il mito di Faust. L'uomo, Dio, il diavolo
di Paolo Orvieto
editore: Salerno Editrice
pagine: 416
Il personaggio mitologico di Faust, con tutte le sue sfumature più significative, racconta la parabola dell'uomo nella storia
Labirinti, castelli, giardini. Luoghi letterari di orrore e smarrimento
di Paolo Orvieto
editore: Salerno Editrice
pagine: 444
Perché la mente umana è cosí attratta dall'orrore? Senza limitazioni geografiche né cronologiche, l'autore indaga i luoghi let
Misoginie. L'inferiorità della donna nel pensiero moderno. Con antologia di testo
di Paolo Orvieto
editore: Salerno Editrice
pagine: 280
Questo studio dell'immagine della donna, attraverso un esame critico dell'interpretazione che ne ha dato la cultura moderna, è
La poesia comico-realistica. Dalle origini al Cinquecento
editore: Carocci
pagine: 280
Motivi spesso attualissimi, figure meno note e note, si alternano in una galleria di luoghi comuni che si rinnovano e si ripresentano nei secoli, capaci sempre di accendere il riso. Ecco dunque la poesia misogina, l'invettiva della ridicola in ghingheri, i vituperia sempre eccessivi e smodati contro i nemici personali e politici. Feroci sono le tenzoni fra poeti, come quella attribuita a Dante contro Forse Donati, ma gustosissime anche quelle di Alberti contro Burchiello. Né mancano assaggi di poesia blasfema o omosessuale, o le satire contro parenti.