Libri di Piero Boitani
Il grande racconto dei classici
di Piero Boitani
editore: Il Mulino
pagine: 488
Simile a un dio mi sembra quell'uomo che siede davanti a te, e da vicino ti ascolta mentre tu parli con dolcezza e con incanto
Il grande racconto di Ulisse
di Piero Boitani
editore: Il mulino
pagine: 668
"Sono Odisseo, figlio di Laerte, noto agli uomini per tutte le astuzie, la mia fama va fino al cielo": la figura che ha letter
Sulle orme di Ulisse
di Piero Boitani
editore: Il mulino
pagine: 148
Boitani intreccia la storia di Ulisse alla propria, in un susseguirsi di peripezie libresche, di viaggi e incontri destinati,
Il genio di migliorare un'invenzione. Transizioni letterarie
di Piero Boitani
editore: Il mulino
pagine: 196
Questo libro è mosso dall'interesse per le forme di rielaborazione, nel tempo, delle immagini letterarie. "Il genio di migliorare l'invenzione", la frase del poeta John Dryden usata per titolo, allude appunto a questa dinamica per cui la lettura è fatta di "transizioni", di immagini che lo scrittore riceve dal passato e "migliora", rifà a suo modo. I cinque saggi del volume indagano altrettanti casi di transizione: dall'Elettra dei tragici greci che Boitani segue nelle incarnazioni che arrivano a Marguerite Yourcenar, al Guinizzelli letto da Dante a Chaucer, al racconto di Chaucer ripresi da Shakespeare e poi al Dryden, al parallelo tra l'incontro tra Brunetto e Dante e un analogo riconoscimento in Eliot, al tema del riconoscimento in Edipo e nel Re Lear.
Letteratura europea e Medioevo volgare
di Piero Boitani
editore: Il mulino
pagine: 537
Nella storia culturale e letteraria d'Europa si osserva una lunga continuità tra antichità classica greco-romana, Medioevo latino e volgare, Rinascimento, Classicismo, Illuminismo, Romanticismo e Modernismo, una linea ininterrotta, che dura duemilasettecento anni saldando insieme, in un patrimonio comune, tradizioni diverse radicate originariamente in Atene, Roma, Gerusalemme. Poi d'un tratto, con il Novecento, quella tradizione appare come appannata nelle coscienze contemporanee, come se un passato di ventisette secoli fosse ridotto a semplice preludio della stagione presente. Ma almeno fino al XX secolo una letteratura europea è certamente esistita. Ricollegandosi direttamente al libro ormai classico di E.R. Curtius, "Letteratura europea e Medio Evo latino", in questo volume Piero Boitani fissa la propria attenzione sulla letteratura fiorita fra l'XI e il XIV secolo, la letteratura "volgare", la quale, ereditando modi, generi e temi da quella latina, li consacra in nuovi paradigmi, che trasmette poi a tutte le tradizioni nazionali d'Europa e costituisce perciò la culla stessa della letteratura "europea".
Sulle orme di Ulisse
di Piero Boitani
editore: Il mulino
pagine: 311
Boitani intreccia la storia di Ulisse alla propria, in un susseguirsi di peripezie libresche, di viaggi e incontri destinati, infine di emozioni: dalle letture dell'infanzia, dalle tenzoni tra bambini che con spade di giornali arrotolati ripetono la guerra di Troia, alle letture della scuola e alle passioni letterarie segretamente contigue all'Odissea come "Moby Dick" e T.S. Eliot; e la riscoperta di Ulisse dal cuore della letteratura medievale nei primi studi. Un destino pare riportare Ulisse a Boitani. Ma non solo nella sua vita di studioso: Ulisse dà corpo alle inquietudini, alla curiosità dell'ignoto, al bisogno del viaggio e alla necessità del ritorno.
Il Vangelo secondo Shakespeare
di Piero Boitani
editore: Il Mulino
pagine: 175
Shakespeare è il celebrato autore delle maggiori tragedie e di alcune delle più divertenti commedie dell'intera storia della letteratura nonché l'inventore straordinario di trame fantastiche, fatte di avventure per mare e sui monti, tempeste, pirati, intrecci amorosi, storie di mariti e mogli, di padri e figlie, che si perdono, muoiono, rinascono, si ritrovano. Ma c'è dell'altro. Già in alcune tragedie ("Amieto" e "Re Lear") e poi ancor di più nei drammi romanzeschi ("Pericle", "Racconto d'inverno", "Cimbelino", "La tempesta") il poeta inglese ritorna spesso alle Scritture disegnando il suo personale Vangelo: terreno e immanente, ma ombra del trascendente e del divino, fondato sulla pazienza e sul perdono, aperto all'azione di Dio, alla vita, alla gioia e alla resurrezione. Dall'amen di Amleto davanti alla caduta di un passero a Lear che vuole farsi "spia" di Dio, Piero Boitani ripercorre il cammino dapprima incerto, poi sempre più sicuro, che conduce il più grande drammaturgo di tutti i tempi verso un nuovo testamento predicato e incarnato dalla donna: la musica delle sfere che Marina fa sentire a Pericle, la statua di Ermione che ritorna in vita, la divinità che traspare da Imogene, l'epifania sull'isola di Prospero e Miranda.
L'ombra di Ulisse. Figure di un mito
di Piero Boitani
editore: Il mulino
pagine: 227
Da sempre l'ombra di Ulisse si allunga sull'immaginario occidentale - l'ombra di un viaggio senza fine verso l'altro mondo della nostra esistenza individuale e verso il Nuovo Mondo della storia. Ad ogni momento cruciale della vicenda umana Ulisse congiunge essere e divenire, racchiudendo in sé quella meraviglia che desta nell'uomo filosofia, scienza e poesia, e quel mistero che provoca continua interpretazione e nuovi racconti. Nelle sue incarnazioni dall'Odissea a Dante, dal Vecchio Marinaio al Capitano Cook e ad Achab, fra Tasso e Leopardi, Darwin e Nietzsche, Baudelaire e Poe, Ulisse ci addita esiti diversi e aperti: la metafisica della scemenza e la stupidità della metafisica, l'oscurità e la speranza, la parola, l'enigma, il silenzio.
Riconoscere è un dio. Scene e temi del riconoscimento nella letteratura
di Piero Boitani
editore: Einaudi
pagine: 485
Il riconoscimento - l'agnizione dei latini, l'anagnorisis dei greci - è uno dei più grandi scandali della letteratura: ha luogo nell'azione drammatica, nel romanzo, nell'opera, nel cinema, e spesso scrittori maggiori e minori ne hanno fatto uso strumentale all'unico scopo di portare a conclusione la propria opera. È anche, però, un elemento centrale, come già rilevava Aristotele, della tragedia e della narrazione complessa, perché mette in scena l'affiorare della conoscenza: non in un processo teorico astratto, ma nella carne stessa, nei sentimenti, nell'intelligenza, degli esseri umani. Questo libro esplora le scene e i temi del riconoscimento dalla letteratura antica a quella medievale e moderna: da Omero e dalla sua Odissea all'Antico e al Nuovo Testamento; da Eschilo, Euripide e Sofocle a Shakespeare, da Dante a T. S. Eliot; dal "Conte di Montecristo" di Dumas al "Giobbe" di Roth, dal "Giuseppe e i suoi fratelli" di Mann all'"Ulisse" di Joyce. In ogni capitolo a un testo antico fa riscontro una serie di testi moderni, mentre la teoria del riconoscimento segue il percorso parallelo da Platone e Aristotele ai Padri della Chiesa e a Freud. Riconoscere, dice Euripide, è un dio: il deflagrare della conoscenza tra persone che si amano, o si odiano, possiede la forza, la sublimità, l'ilarità che per pochi attimi ci fa provare la vertigine del divino.