Libri di Piero Camporesi
La carne impassibile. Salvezza e salute fra Medioevo e Controriforma
di Piero Camporesi
editore: Il Saggiatore
pagine: 360
"La carne impassibile" è una discesa nell'immaginario torbido e salvifico del corpo dal Medioevo alla Controriforma: partendo
Il pane selvaggio
di Piero Camporesi
editore: Il saggiatore
pagine: 222
Nell'Europa fra Quattro e Settecento, larga parte della società era non solo schiacciata dal peso degli status piramidali, imm
Il palazzo e il cantimbanco
di Piero Camporesi
editore: Garzanti
pagine: 158
Il più famoso dei cantastorie italiani, l'autore del fortunatissimo Bertoldo e di mille altre invenzioni, rivive in questi due
Il pane selvaggio
di Piero Camporesi
editore: Garzanti
pagine: 245
L'autore intraprende una sorta di viaggio all'inferno attraverso l'immaginario dell'alimentazione, della fame, del corpo, dell
Camminare il mondo. Vita e avventure di Leonardo Fioravanti medico del Cinquecento
di Piero Camporesi
editore: Garzanti Libri
pagine: 309
Medico chirurgo e "di nazion bolognese", distillatore, alchimista, erborista, esperto di arti meccaniche, ingegnere navale, agronomo, bonificatore del territorio e ripopolatore di città, Leonardo Fioravanti fu instancabile vagabondo. Piero Camporesi lo segue "camminare il mondo" alla ricerca dei segreti della natura, quando impara tecniche sconosciute, allorché distilla e sperimenta nuovi farmaci, mentre risale l'Italia del Cinquecento, dalla Sicilia a Napoli, dalla città dei Papi a Venezia, da Ferrara a Milano, o mentre naviga per il Mediterraneo: in gioventù sulle coste africane con la flotta di Carlo V, per poi spingersi, ormai anziano, verso la penisola iberica, curioso delle novità giunte dal Nuovo Mondo.
Il governo del corpo. Saggi in miniatura
di Piero Camporesi
editore: Garzanti Libri
pagine: 168
Tendenze, gusti, mode, manie, pregiudizi della società attuale: l'edonismo di massa, la paranoia dietetica, il terrore lipidico, la decadenza dell'olfatto, lo sterile consumo delle ore notturne, la religione del corpo, le incerte vie del sesso liberato, il richiamo irresistibile della pelle abbronzata, ma anche la scomparsa dell'inferno tradizionale, la crisi degli ospedali, l'inquinamento dell'aria, la demonizzazione del tabacco, le sofisticazioni alimentari. Piero Camporesi interpreta le cronache della vertiginosa mutazione dei costumi italiani e scruta i sintomi della nostra brutale contemporaneità attraverso il filtro di una memoria erudita e programmaticamente inattuale consultando manuali di cucina, libri di "segreti", almanacchi, fogli volanti, in compagnia di santi padri e teologi, predicatori, esorcisti, media.
Le officine dei sensi. Il corpo, il cibo, i vegetali. La cosmografia interiore dell'uomo
di Piero Camporesi
editore: Garzanti Libri
pagine: 237
Luoghi privilegiati dell'immaginario materiale, i sensi sono i tramiti e i produttori dello scambio simbolico tra l'uomo e il mondo. Attraverso l'analisi delle proiezioni elaborate nelle "officine dei sensi", Piero Camporesi ci conduce lungo sentieri dell'iconologia della vita materiale: erbe, fiori, alberi, frutti, vegetali simbolici dai contrastanti richiami; il latte, vero e proprio liquido archetipo, la cui associazione con sangue e sperma evoca immagini di fecondazione e incubazione; il formaggio, denso di presenze invisibili e vitali. E al centro dell'universo simbolico, il corpo stesso dell'uomo, spazio emblematico aperto all'osservazione, alla dissezione e all'esplorazione anatomica.
La terra e la luna. Alimentazione, folclore, società
di Piero Camporesi
editore: Garzanti
pagine: 376
Dalle campagne e dalle mense contadine alle tavole borghesi, con le loro diverse liturgie, all'attuale contaminazione universa
Le belle contrade. Nascita del paesaggio italiano
di Piero Camporesi
editore: Il saggiatore
pagine: 234
La meraviglia per la bellezza di un panorama è impensabile per gli uomini del Quattro e Cinquecento: il loro occhio coglie più la concretezza ambientale e la realtà della geografia umana che l'incanto estetico. È un'Italia, la loro, di cose e di genti, di mestieri e di antimestieri, di affari e di malaffari, una lunga sfilata di oggetti, manufatti, prodotti, attività, messa a fuoco e identificata non dal nobile senso della vista ma da quelli più popolari del tatto, del gusto, dell'olfatto. L'acquisizione culturale del paesaggio nasce in seguito, lentamente e faticosamente, e così la contemplazione disinteressata per gli ineffabili piaceri dello spirito, giustificate o indebite rêveries da consumare in morbidi circuiti suggestivi, perfino momenti di ascesi e alta meditazione religiosa. Piero Camporesi, servendosi di una ricca messe di fonti letterarie tardomedievali, umanistiche e rinascimentali, e con la consueta inventività di scrittura, racconta come nasce l'attenzione per l'ambiente e come cambia la percezione del paesaggio in età premoderna. Il mare, da superba e minacciosa distesa, si trasforma in amena e talvolta sensuale località per la villeggiatura; la promozione borghese della montagna - coadiuvata dall'estetica del sublime - fa di quell'aspra verticalità un requisito fondamentale per l'elevazione dello spirito e per l'esame della fragilità umana.