Libri di S. Calderale
La principessa perduta di Oz
di L. Frank Baum
editore: Robin
pagine: 247
Una gravissima calamità si è abbattuta su Oz: Ozma, l'adorata sovrana del Regno, è svanita dal suo palazzo senza lasciare trac
La città di Smeraldo di Oz
di L. Frank Baum
editore: Robin
pagine: 282
Una terribile minaccia incombe su Oz: il Re Niomo, assetato di vendetta, ha deciso di guidare un esercito contro la Città di S
Il ritorno del mago di Oz
di L. Frank Baum
editore: Robin
pagine: 213
Dorothy, appena rientrata dall'Australia, sta trascorrendo un po' di tempo in California in attesa di ritornare nella sua fatt
Il mago di Oz
di L. Frank Baum
editore: Robin
pagine: 215
Dorothy vive nel Kansas e le sue giornate scorrono monotone insieme agli zii e al cagnolino Toto, suo unico amico, fino a quan
Pat Hobby. Disavventure di uno sceneggiatore a Hollywood
di Francis Scott Fitzgerald
editore: Robin
pagine: 211
Pat Hobby è uno sceneggiatore al soldo della florida industria cinematografica. Un po' meno florida è la sua vita, che lo conduce di continuo agli Studios hollywoodiani in cerca di qualche straccio di lavoretto. La passione per la bottiglia e una perenne mancanza d'ispirazione non giovano certo alla sua causa, tanto che a quasi cinquant'anni Pat si ritrova in bolletta, con l'unica speranza di un cavallo vincente alle corse. Ai suoi tempi, quelli del cinema muto, il suo era un nome conosciuto e lui faceva la bella vita. Ora, sebbene sbatacchiata tra incarichi improbabili, grandi umiliazioni e piccole rivincite, la sua esistenza ai margini del mondo dorato delle star si mantiene appassionante come una commedia cinematografica. Attraverso il personaggio di Pat Hobby, Fitzgerald ci racconta con ironia la sua esperienza come scrittore a Hollywood, con pochi successi e molte frustrazioni, al continuo inseguimento del proprio talento tra infiniti compromessi. Completano l'edizione tre articoli dello scrittore americano: "Come venderei il mio libro se fossi un libraio", "I 10 migliori libri che ho letto" e "Le mie dieci commedie preferite" e un'accurata introduzione sul rapporto tra Fitzgerald e il cinema.
Rapporto della visita di capitan Tempesta in paradiso
di Mark Twain
editore: Robin
pagine: 157
Il capitano Stormfield, vecchio marinaio passato a miglior vita, è convinto di essere destinato all'Inferno e invece compie il suo ultimo viaggio solcando il cosmo fino al Paradiso. Lassù si ritrova in un mondo articolato e complesso, non esente da alcuni malcostumi terreni, ma dove le intenzioni degli uomini contano più delle loro azioni. Incontra le moltitudini di anime che lo popolano e, attraverso le loro esperienze e le loro storie, capisce che il nostro Paradiso - che poi è solo uno dei tanti, così come sono tanti i mondi e perfino gli universi - non corrisponde ai racconti biblici e alle credenze popolari. In questo racconto lungo Mark Twain dimostra ancora una volta il suo impareggiabile talento con una satira sferzante e dissacratoria che se la prende con le più radicate credenze religiose. Il volume è arricchito da alcuni racconti brevi che mettono alla berlina altri vizi capitali dei quali l'uomo, pur attraverso i secoli, sembra non riuscire proprio a liberarsi.
«Smoke» Bellew. Storia di un soprannome nel Klondike
di Jack London
editore: Robin
pagine: 263
Kit Bellew, pigro rampollo di una famiglia agiata di San Francisco, coltiva con scarso successo i propri talenti artistici, vivendo di rendita. Quando O'Hara - un suo vecchio amico - decide di solleticarne le ambizioni letterarie mettendogli in mano la redazione del "Billow", rivista perennemente incapace di far fronte ai creditori. Kit non sa dire no e si ritrova imprigionato in un lavoro sfiancante e non retribuito. È allora che diventa provvidenziale suo zio John, - un vecchio pioniere che non fa che rimproverarlo per la sua vita debosciata - il quale sta per unirsi a una spedizione diretta nel Klondike. Laggiù, mentre Kit - catapultato in una natura selvaggia - deve lottare solo per restare vivo, è Joy, una donna, a fargli da stella polare, dimostrandogli che la forza interiore non dipende affatto dai muscoli. E la corsa all'oro diventa per lui il pretesto per affrontare e vincere i propri limiti.