Libri di S. Valenti
Migrazioni. In Italia e nel mondo
di Franco Valenti
editore: Scholè
pagine: 288
Un'analisi dei processi migratori in Italia, Europa, Africa e Asia - cause, conseguenze, politiche attuate, stereotipi e luogh
Curare la vita. Etica e tecnologie
editore: Edb
pagine: 105
Nascere, vivere, morire sono tre verbi che esprimono altrettanti aspetti fondamentali dell'esistenza, divenuti assai problemat
Il diavolo veste Zara
di Valenti Mia
editore: Mondadori
pagine: 201
Io non voglio essere l'erede di Veronique
Estratti catenari esegetici greci. Ricerche sul «Cantico dei cantici» e altro
di Maria Antonietta Barbara Valenti
editore: Ets
pagine: 134
I saggi qui proposti hanno per oggetto l'apporto delle catene greche all'esatta comprensione dell'interpretazione biblica patr
Elogio dell'anima. Uno studio sull'Odissea
di Valenti Ariel V.
editore: Ets
pagine: 188
Prendendo avvio dal quinto verso del proemio dell'Odissea, il saggio guarda, in particolare, al coniugarsi di arnymai e psyché
Rosso nella notte bianca
di Stefano Valenti
editore: Feltrinelli
pagine: 122
Valtellina. Novembre 1994. Il settantenne Ulisse Bonfanti attende Mario Ferrari davanti al bar e lo ammazza a picconate. E, alla gente che accorre, dice di chiamare i carabinieri, che vengano a prenderlo, lui ha fatto quello che doveva. Erano quarantotto anni che Ulisse mancava da quei monti. Dopo avere lavorato tutta la vita con la madre Giuditta in una fabbrica tessile della Valsusa, è tornato e si è rifugiato nella vecchia baita di famiglia, o almeno in quel che ne è rimasto dopo un incendio appiccato nel 1944. Non un fiato, non un filo di fumo, non una presenza tutto intorno. In questo abbandono, tormentato da deliri e allucinazioni, Ulisse trascorre l'ultima notte di libertà: riposa davanti al camino, cammina nei boschi, rivive la tragedia che ha marchiato la sua esistenza. Dimenticato da tutti, si rinchiude come un animale morente in quella malga dove nessuno si è avventurato da decenni. I ricordi della povertà contadina, della guerra, della fabbrica, delle tragedie familiari, si alternano in una tormentata desolazione. Una desolazione che nasce dal trovarsi nel paese dove, nel 1946, è morta la sorella Nerina. È la stessa Nerina a narrare quanto accaduto. Uno di fronte all'altra, la neve sullo sfondo, Ulisse e la giovane sorella si raccontano le verità di sangue che rendono entrambi due fantasmi sospesi sul vuoto della Storia.
La fabbrica del panico
di Stefano Valenti
editore: Feltrinelli
pagine: 122
Una valle severa. In mezzo, il lento andare del fiume. Un uomo tira pietre piatte sull'acqua. Il figlio lo trova assorto, febbricitante, dentro quel paesaggio. è lì che ha cominciato a dipingere, per fare di ogni tela un possibile riscatto, e lì è ritornato ora che il male lo consuma. Ma il male è cominciato molto tempo prima, negli anni settanta, quando il padre-pittore ha abbandonato la sua valle ed è sceso in pianura verso una città estranea, dentro una stanza-cubicolo per dormire, dentro un reparto annebbiato dall'amianto. Fuori dai cancelli della fabbrica si lotta per i turni, per il salario, per ritmi più umani, ma nessuno è ancora veramente consapevole di come il corpo dell'operaio sia esposto alla malattia e alla morte. Lì il padre-pittore ha cominciato a morire. Il figlio ha ereditato un panico che lo inchioda al chiuso, in casa, e dai confini non protetti di quell'esilio spia, a ritroso, il tempo della fabbrica, i sogni che bruciano, l'immaginazione che affonda, il corpo subdolamente offeso di chi ha chiamato "lavoro" quell'inferno. Ci vuole l'incontro con Cesare, operaio e sindacalista, per uscire dalla paura e cominciare a ripercorrere la storia del padre-pittore e di tutti i lavoratori morti di tumore ai polmoni. È allora che il ricordo diventa implacabile e cerca colori, amore, un nuovo destino.
Life skills. Le abilità che aiutano ad affrontare il quotidiano
editore: San Paolo Edizioni
pagine: 144
Le life skills sono competenze di fondamentale importanza per avere successo nel complesso contesto quotidiano e "sopravvivere
Diritto della Comunità internazionale e dell'Unione europea. Casi e materiali
editore: Giappichelli
pagine: 454
L'impianto di questa terza edizione del volume rimane immutato, con una prima parte dedicata al diritto internazionale ed una seconda parte rivolta al diritto dell'Unione europea. Allo stesso modo rimane inalterata la funzione che il lavoro è destinato ad assolvere quale strumento di studio e di aggiornamento a livello universitario e post-universitario, principalmente attraverso la documentazione dei più rilevanti apporti normativi e giurisprudenziali internazionali ed interni. Rispetto alia precedente edizione, oltre naturalmente ai necessari aggiornamenti documentali e critici nel rispetto dell' evoluzione della prassi internazionale, va segnalata, nella Parte I, l'aggiunta di una sezione V dedicata al tema dell'illecito e della responsabilità internazionale che costituisce un fondamentale completamento dell'ambito materiale di questo lavoro.
Tutto il fuoco del mondo. Viaggio di un riservista in Afghanistan tra fantasmi, polvere e morte
di Alberto Valenti
editore: Armando editore
pagine: 96
In grazia di Dio
di Alessandro Valenti
editore: Baldini & Castoldi
pagine: 219
Quattro donne: generazioni, caratteri e aspettative diversi
Perché avere figli? Viaggio di una neomamma alla scoperta di gioie e dolori di essere genitori
di Jessica Valenti
editore: Sonda
pagine: 182
Si afferma quasi con leggerezza che un'esistenza senza figli sia vuota e arida o che i figli portino gioia nella nostra vita. Nell'immaginario comune, perlopiù, la maternità è pensata come l'esperienza più gratificante per una donna. Ma, nei fatti, è davvero così? In che modo un figlio (o una figlia) riempie la nostra vita o ci rende felici? Siamo predisposti per natura a prenderci cura dei figli? Jessica Valenti affronta questi temi controversi senza censure e smaschera con coraggio la falsità "pericolosa" dei luoghi comuni sulla genitorialità: i figli di per sé non contribuiscono alla nostra felicità e la maternità non è per nulla l'esperienza più appagante per una donna. Contrariamente a quanto si crede, infatti, la maternità come momento di felicità idilliaca è un ideale quasi impossibile da realizzare che, se alimentato, nuoce gravemente alle donne, specie durante i primi anni di vita del bambino. A ben guardare, il desiderio di diventare madre è spesso frutto di un'imposizione culturale. Da dove nasce questa idea di maternità? Il libro entra nel vivo del dibattito arricchendolo con l'esperienza personale dell'autrice e indicando una nuova prospettiva: "non chiudere la donna nella maternità", mettendo in discussione il modello standard di genitorialità. Con un saggio sull'avere figli in Italia di Alessandro Rosina (professore di Demografia) e un'analisi dei dati su fecondità e maternità di Cinzia Conti (ricercatore Istat).