Libri di Sara Alfieri
Empatia e altruismo. Come e perché aiutiamo gli altri entrando nei loro panni
editore: San Paolo Edizioni
pagine: 144
Siamo davvero così individualisti come la società ci spinge a credere? Davvero pensiamo solo a noi stessi e ai nostri interess
Mi impegno in tutte le lingue del mondo. L'attivismo dei giovani immigrati come promotore di benessere e integrazione
editore: Rubbettino
pagine: 128
Il volume vuole testare l'ipotesi delle autrici secondo la quale l'attivismo dei giovani immigrati faciliti il loro personale processo d'integrazione socioculturale. Questo è un aspetto dell'integrazione che comprende il sentirsi parte di una comunità, lo sperimentare la propria possibilità di intervento in essa e quindi la possibilità di essere protagonisti e avere voce. Il focus specifico della ricerca si è rivolto ai giovani immigrati di prima (con storia migratoria di lungo termine) e seconda generazione. La ricerca ha messo in luce che l'attivismo aiuta i giovani immigrati a sentirsi parte della comunità ospitante, senza perdere i legami con le proprie origini. Questo vale tanto di più quando si parla di immigrati di seconda generazione, o comunque di lungo percorso, che si trovano nella condizione di vivere un doppio legame: con le origini e con il Paese in cui sono cresciuti. Le ricadute operative della ricerca riguardano le azioni che si possono intraprendere per favorire i processi di integrazione attraverso la promozione dell'attivismo e della cittadinanza attiva (una logica apparentemente inversa a quella che spesso si segue attualmente). Le associazioni hanno pertanto un ruolo centrale nella sensibilizzazione e promozione di percorsi di cittadinanza attiva nei confronti dei giovani immigrati, e a esse è dedicato il presente lavoro.
La natura (familiare) del pregiudizio
Una rilettura intergenerazionale del pregiudizio etnico di genitori e figli
di Sara Alfieri
editore: Vita e pensiero
pagine: 192
Il titolo del volume – evocativo del celebre libro di
Allport La natura del pregiudizio – riprende, partendo
dalle teorie dello studioso statunitense
ampliate e integrate da contributi più recenti, la
‘natura familiare’ del pregiudizio. Spesso tralasciato
dalla copiosa letteratura sul tema della formazione
del pregiudizio, l’approccio familiare-intergenerazionale
è un prezioso contributo alla comprensione
di sfaccettature ancora poco conosciute
di questo fenomeno. Quale voce ha la famiglia nei
processi di sviluppo e mantenimento del pregiudizio
etnico dei propri figli? Il libro si propone di
rispondere a questa domanda in prima battuta da
un punto di vista teorico, affrontando i temi della
costruzione del pregiudizio e dei principali meccanismi
con cui viene messo in atto, per poi approdare
a ricerche che danno voce ai diretti interessati,
coinvolgendo genitori e figli mentre affrontano
la transizione verso l’età adulta. L’ultima parte
offre poi spunti di riflessione sul tema delle conseguenze
del pregiudizio e delle strategie possibili
per farvi fronte. Il testo si rivolge a genitori, dirigenti
scolastici, insegnanti, formatori, operatori,
studenti e in generale a chiunque voglia approfondire
il tema del pregiudizio etnico da un punto di
vista non convenzionale: quello familiare.