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Libri di Schmitt Carl

Il nodo di Gordio

editore: Adelphi

pagine: 238

Oriente e Occidente
14,00

Costituzione e istituzione

di Carl Schmitt

editore: Quodlibet

pagine: 173

Tra le pochissime opere non disponibili in italiano, ai due saggi per la prima volta tradotti in questo volume - Diritti di li
18,00

Romanticismo politico

di Carl Schmitt

editore: Il mulino

pagine: 248

Pubblicato a Monaco nel 1919, «Romanticismo politico» è uno dei libri più rilevanti e controversi di Carl Schmitt
23,00

La situazione della scienza giuridica europea

di Carl Schmitt

editore: Quodlibet

pagine: 128

Cosa resta dell'ordine giuridico in una società dominata dagli automatismi della tecnica, in cui la produzione di leggi sembra
14,00

Imperium. Conversazioni con Klaus Figge e Dieter Groh 1971

di Carl Schmitt

editore: Quodlibet

pagine: 276

In questa lunga intervista del 1971, qui pubblicata per la prima volta in trascrizione integrale e corredata di essenziali not
20,00

Legalità e legittimità

di Carl Schmitt

editore: Il mulino

pagine: 148

Pubblicato nell'estate del 1932, nell'agonia della Repubblica di Weimar, il libro offre sia una rigorosa e originale interpret
15,00

Ai lati opposti delle barricate. Corrispondenza e scritti (1948-1987)

editore: Adelphi

pagine: 362

Nessuno sa che cosa si dissero Jacob Taubes e Carl Schmitt le poche volte che, a coronamento di un fitto scambio epistolare, s
42,00

Sul Leviatano

di Carl Schmitt

editore: Il mulino

pagine: 188

Nella incessante ricerca sul "politico", sullo Stato e sulle sue contraddittorie ragioni condotta da Carl Schmitt, un momento
13,00

La guerra d'aggressione come crimine internazionale

di Schmitt Carl

editore: Il mulino

pagine: 142

Nel 1945 nella desolata Berlino postbellica, mentre i giuristi delle Forze alleate discutono sulle norme fondamentali dei proc
16,00

Stato, grande spazio, nomos

di Schmitt Carl

editore: Adelphi

pagine: 527

Molto tempo prima che venisse coniato il semplicistico termine di "globalizzazione", Carl Schmitt aveva visto, con lucidità pr
60,00

Imperium

di Carl Schmitt

editore: Quodlibet

pagine: 292

In questa lunga intervista del 1971, qui pubblicata per la prima volta in trascrizione integrale e corredata di essenziali note di commento, l'ormai ottantatreenne giurista Carl Schmitt risponde alle domande dello storico Dieter Groh e del giornalista Klaus Figge, offrendo un insostituibile documento autobiografico, che si rivela anche una preziosa fonte diretta per la storia del Novecento. Dalle sue origini cattoliche al rapporto conflittuale col mondo protestante tedesco, dagli studi universitari alla carriera accademica, Schmitt affronta, senza scantonare, le ombre del suo controverso impegno politico, inquadrandolo nei tormentati anni che dalla Repubblica di Weimar portarono alla conquista del potere da parte del Nazionalsocialismo in seguito alla nomina di Hitler a cancelliere. Schmitt espone gli episodi della sua vita privata e pubblica distribuendoli lungo un ben calibrato percorso, che scandisce rigorosamente in date e contesti, ricontrollando minuziosamente tutti i dettagli sui propri diari stenografici dell'epoca e su altri documenti conservati nel suo archivio personale, in una costante tensione fra testimonianza individuale e storia collettiva. Grazie a questa tensione, il colloquio riesce a far emergere la straordinaria competenza politica, tattica e persino amministrativa di Schmitt, senza per questo trascurare la sua determinazione a cercare una chiave metastorica su cui basare e giustificare la propria opera.
26,00

La formazione dell'esprit in Francia e altri scritti sull'Europa e sullo Stato

di Carl Schmitt

editore: Il Nuovo Melangolo

pagine: 130

"La formazione spirituale di un popolo o di una nazione nasce nella lotta [Kampf] politica reale, interna e esterna, e proviene solo da quei ceti che in tale lotta hanno assunto una posizione di guida [Führerstellung], e che, in un momento cruciale di questa lotta sono stati avanguardie e portavoce del loro popolo o della loro nazione. Come non avvenne in nessun altro popolo, il legista francese fu portavoce e battistrada nella storia dell'unità nazionale nei grandi momenti di conflitto e nella disperazione della guerra civile. Lo spirito francese è perciò spirito giuridico, e la lingua francese è per questo, più di ogni altra lingua, lingua giuridica, perché il divenire nazione della Francia ha ricevuto l'impronta decisiva proprio dal legista". (Carl Schmitt)
14,00

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