Libri di Sergio Martinotti
Bruckner
di Sergio Martinotti
editore: EDT
pagine: 296
Anton Bruckner è oggi considerato tra i massimi compositori della seconda metà dell'Ottocento, e le sue composizioni sinfoniche, accanto a quelle di Mahler, sono nel repertorio di ogni orchestra sinfonica. In questo volume Sergio Martinotti racconta l'enigmatica vita di un uomo schivo, che cercava di nascondere la propria complessa psicologia dietro una maschera da "compositore di provincia", spiegando al tempo stesso, con dovizia di esempi musicali, l'arte di un compositore ammirato dalla Vienna splendente e cosmopolita di fine secolo, amico di Richard Wagner e considerato da Gustav Mahler come un maestro.
La musica a Milano, in Lombardia e oltre
Volume secondo
editore: Vita e pensiero
pagine: 440
Durante la presentazione del libro La musica a Milano, in Lombardia e oltre, nel dicembre 1996, il curatore espresse la promessa (ovvero il desiderio) che un secondo volume sarebbe apparso due anni dopo. Sapeva benissimo di mentire. Perché fin da allora sapeva che i due anni sarebbero diventati tre.
Il secondo volume è finalmente qui. Un libro che integra il discorso fatto in precedenza, ossia sul ruolo non certo secondario della musica a Milano e nelle province finitime con un repertorio fittissimo di comprimari, secondo uno scambio culturale non solo italiano ma europeo.
Gli autori di questo secondo libro sono tutti allievi o collaboratori dei corsi di Storia della Musica, quasi tutti gli stessi che parteciparono al precedente volume: insomma degli «specialisti». Da uno studio di Vittorio Gibelli, scomparso nel frattempo, dedicato a Biagio Marini, inizia la serie di contributi che dal secolo XVII si porta al XX, spaziando tra autori, città e archivi. Così, all’inizio del nuovo millennio, si pone ancora in luce quella «fertilità lombarda» che anima il gruppo e che è stata riconosciuta precedentemente dalla critica più attenta. E che merita forse la fiducia di un altro «compagno». La speranza, si sa, è fortunatamente dura a morire.
La musica a Milano, in Lombardia e oltre
Volume primo
editore: Vita e pensiero
pagine: 332
1600-1900: tre secoli di storia attraverso musicisti che svolsero la loro attività a Milano, in Lombardia e poco oltre, insomma entro confini che talvolta vanno un poco dilatati dai circoscritti limiti regionali. E questa è un'esperienza nuova per la musicologia lombarda, che da Milano s'irraggia sulle province finitime. I vari secoli attribuiscono alla Lombardia un ruolo primario nella vicenda musicale non solo italiana, secondo una ricerca che si va svolgendo da anni presso i corsi di Storia della Musica dell'Università Cattolica, nonché presso la sezione lombarda dell'A.M.I.S. Senza dire che la riverberazione di echi europei assume, nel secolo scorso, un ruolo di “leader” nel quadro della vita e della società italiana: basti pensare al ben noto privilegio della Scala, che è teatro del mondo e non soltanto di una città e di una regione.
La storia del ricchissimo patrimonio lombardo va quindi articolata secondo i vari indirizzi che si snodano da tutta questa tradizione musicale, di cui il presente libro può essere solo una sorta di premessa e che quindi richiederà una prossima integrazione. Gli autori di questo libro hanno età e culture diverse, però tutte riconducibili alla loro appartenenza, come allievi ed ora collaboratori, ai corsi di Storia della Musica svolti da un quarto di secolo all'Università Cattolica. Sarà opportuno presentare questi collaboratori, secondo la disposizione storica dei loro saggi: Vittorio Gibelli, Maurizio Padoan, Umberto Scarpetta, Luigi Chiavarone, Andrea Luppi, Luigi Inzaghi, Fabrizio Dorsi, Ettore Borri, Enrico Girardi, Piera Anna Franini, Giuliano Tonini, Giancarlo Landini. Un elenco che non vuole definire identità accertate ed altre acerbe, quanto ritrovare presenze già individuate, ove il nome del curatore del volume vuole di proposito confondersi tra di loro, da docente a discente. Ché l'apostolato fa strada ed altri «catecumeni» musicologici stanno già apparendo all'orizzonte: a dire insomma che questo libro potrà forse trovare un compagno: speriamo presto.