Libri di Settis Salvatore
Incursioni. Arte contemporanea e tradizione
di Salvatore Settis
editore: Feltrinelli
pagine: 368
Nel 1937 Duchamp si tagliò la testa
Arte. Una Storia Naturale E Civile. Per I Licei. Con E-book. Con Espansione Online
di Settis Salvatore Montanari Tom
editore: Einaudi scolastica
Architettura e democrazia. Paesaggio, città, diritti civili
di Salvatore Settis
editore: Einaudi
pagine: 173
Dove corre il confine fra «paesaggio» e «città»? E come giudicare o indirizzare gli interventi sull'uno e sull'altra, o la con
Cieli d'Europa. Cultura, creatività, uguaglianza
di Salvatore Settis
editore: Utet
Le distruzioni intenzionali di opere d'arte, l'incuria che affligge i monumenti e i paesaggi, il declino delle città storiche
Costituzione! Perché attuarla è meglio che cambiarla
di Settis Salvatore
editore: Einaudi
pagine: XI-317
Si approfondirà ancora il baratro fra i principi della Carta fondamentale e le pratiche di governo? Nella Costituzione troviam
Se Venezia muore
di Salvatore Settis
editore: Einaudi
pagine: 154
In tre modi muoiono le città: quando le distrugge un nemico spietato, quando un popolo straniero vi si insedia con la forza, o quando perdono la memoria di sé. Venezia può morire se perde la memoria, se non sapremo intenderne lo spirito e ricostruirne il destino. Fragile, antica, unica per il suo rapporto con l'ambiente, Venezia si svuota di abitanti, e intanto è bersaglio di innumerevoli progetti, che per "salvarla dall'isolamento" ne uccidono la diversità e la appiattiscono sulla monocultura di una "modernità" standardizzata, riducendola a merce, a una funzione turistico-alberghiera. Il caso di Venezia, emblematico, permette a Salvatore Settis un ragionamento universale: dall'Aquila a Chongqing - città della Cina che è passata dai 600.000 abitanti del 1930 ai 32 milioni di oggi - mutamenti frenetici imposti da ragioni produttive e di mercato violano il contesto naturale e lo spazio sociale, mortificano il diritto alla città e la democrazia.
Sul buono e sul cattivo uso dei bronzi di Riace
editore: Donzelli
pagine: XIII-116
I Bronzi scoperti nel 1972 al largo delle coste della Calabria rappresentano un esempio nobile e sublime di quel "saccheggio d
Azione popolare. Cittadini per il bene comune
di Settis Salvatore
editore: Einaudi
pagine: 232
Quale società ci aspetta sotto l'assolutismo dei mercati e il ricatto del debito pubblico? Quale ambiente, quale cultura, qual
Il paesaggio come bene comune
di Salvatore Settis
editore: La scuola di Pitagora
pagine: 24
Riconoscere la priorità del bene comune vuol dire subordinare ad esso ogni interesse del singolo, quando col bene comune sia in contrasto. Su questa visione si imperniò il grande (e ancora irrealizzato) progetto della Costituzione del 1948 per un'Italia giusta, libera e democratica. Quel progetto si esprime al meglio nell'art. 9 della Costituzione, secondo cui "La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione". Il paesaggio è lo specchio più fedele della società che lo produce, che se ne alimenta, che può trarne forza, ma può anche distruggerlo, annientando sé stessa in uno spasimo suicida. Perciò il paesaggio è un banco di prova.
Paesaggio Costituzione cemento. La battaglia per l'ambiente contro il degrado civile
di Salvatore Settis
editore: Einaudi
pagine: 326
I danni al paesaggio ci colpiscono tutti, come individui e come collettività. Uccidono la memoria storica, feriscono la nostra salute fisica e mentale, offendono i diritti delle generazioni future. L'ambiente è devastato impunemente ogni giorno, il pubblico interesse calpestato per il profitto di pochi. Le leggi che dovrebbero proteggerci sono dominate da un paralizzante 'fuoco amico' fra poteri pubblici, dai conflitti di competenza fra Stato e Regioni. Ma in questo labirinto è necessario trovare la strada: perché l'apatia dei cittadini è la migliore alleata dei predatori senza scrupoli. E necessario un nuovo discorso sul paesaggio, che analizzi le radici etiche e giuridiche della tradizione italiana di tutela, ma anche le ragioni del suo logoramento. Per non farci sentire fuori luogo nello spazio in cui viviamo, ma capaci di reagire al saccheggio del territorio facendo mente locale. La qualità del paesaggio e dell'ambiente non è un lusso, è una necessità, è il miglior investimento sul nostro futuro. Non può essere svenduta a nessun prezzo. Contro la colpevole inerzia di troppi politici, è necessaria una forte azione popolare che rimetta sul tappeto il tema del bene comune come fondamento della democrazia, della libertà, della legalità, dell'uguaglianza. Per rivendicare la priorità del pubblico interesse, i legami di solidarietà che sono il cuore e il lievito della nostra Costituzione.