Libri di Soren Kierkegaard
La malattia mortale
di Sören Kierkegaard
editore: Se
pagine: 144
"In un bilancio dell'attività letteraria svolta nel 1848, Kierkegaard dichiara che 'La malattia mortale è certamente la cosa p
Venite a me, voi oppressi. Un esercizio di cristianesimo
di Kierkegaard Sören
editore: San Paolo Edizioni
pagine: 144
Venite a me, voi che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò
Ultimatum
di Sören Kierkegaard
editore: Morcelliana
pagine: 93
"Ultimatum" è il titolo della sezione finale di Aut-Aut e consiste in una predica intitolata "L'edificante che sta nel pensier
L'avventura del giglio selvatico
di Sören Kierkegaard
editore: Quodlibet
pagine: 32
Conterranei e quasi coetanei, il filosofo Søren Kierkegaard e il favolista Hans Christian Andersen si scambiarono poche parole
Diari (1847-1848)
di Sören Kierkegaard
editore: Morcelliana
pagine: 384
La lettura dei Diari - una miniera di intuizioni folgoranti, pensieri, preghiere, polemiche e spunti argomentativi - restituis
Diario del seduttore
di Soren Kierkegaard
editore: Demetra
pagine: 224
L'opera estetica, compreso questo "Diario del seduttore", è dunque un inganno?
Favole
di Kierkegaard Soren
editore: Morcelliana
pagine: 88
Kierkegaard non scrisse mai direttamente favole, se non mescolate alle pagine filosofiche o ai discorsi religiosi, a modo di e
Due discorsi edificanti 1843. Vol. 2: Ogni dono buono e perfetto viene dall'alto.
Ogni dono buono e perfetto viene dall'alto
di Kierkegaard Soren
editore: Morcelliana
pagine: 88
Questo discorso del 1843 è uno sviluppo del concetto di "edificante" successivo a La prospettiva della fede e si presenta come
Aut-aut
di Soren Kierkegaard
editore: Mondadori
pagine: 239
"Aut-Aut", testo chiave dell'esistenzialismo, pubblicato per la prima volta nel 1843, è anche l'opera in cui il pensiero di Sö
L'arte di sconfiggere la noia
di Sören Kierkegaard
editore: Il Nuovo Melangolo
pagine: 70
Sebbene sia uno stato d'animo noto a tutti, la noia è una condizione esistenziale indefinita e multiforme, la cui definizione ha confini labili e incerti. Muovendo dal presupposto che "tutti gli uomini sono noiosi", e soprattutto dal conseguente assunto, che noi tutti siamo vittime, consapevoli o meno, della noia, Kierkegaard suggerisce di applicare nella vita quotidiana una serie di regole per evitare di annoiarsi. Con pungente ironia, l'autore ci indica anche quali siano le virtù da coltivare per poter condurre un'esistenza il meno noiosa possibile, dimostrando così che proprio la noia può diventare principio creativo e di sviluppo dell'immaginazione.