Libri di Stefano Liberti
Tropico Mediterraneo. Viaggio in un mare che cambia
di Stefano Liberti
editore: Laterza
pagine: 200
Il Mediterraneo, il nostro oceano in miniatura, così piccolo e così diverso nei paesaggi, sta attraversando una trasformazione
Land grabbing. Come il mercato delle terre crea il nuovo colonialismo
di Stefano Liberti
editore: Minimum Fax
pagine: 256
Questo libro rappresenta un reportage al mondo sull'allarmante e dilagante fenomeno del land grabbing
Ketchup
editore: effequ
pagine: 12
Questa è la storia di un prodotto che probabilmente hai in casa ma che per arrivarci ha fatto il giro del mondo più di una vol
Il grande carrello. Chi decide cosa mangiamo
editore: Laterza
pagine: 136
Due giornalisti, autori di importanti inchieste sulle filiere agro-alimentari, ci raccontano un mondo che è parte integrante d
Terra bruciata. Come la crisi ambientale sta cambiando l'Italia e la nostra vita
di Stefano Liberti
editore: Rizzoli
pagine: 288
Non c'è dubbio: il 2020 verrà ricordato per la pandemia di Sars-CoV-2
Il grande carrello. Chi decide cosa mangiamo
editore: Laterza
pagine: 119
Nonostante un'apparenza quasi innocua, il supermercato è il terminale ultimo di un intreccio di rapporti produttivi, sociali e
I signori del cibo. Viaggio nell'industria alimentare che sta distruggendo il pianeta
di Stefano Liberti
editore: Minimum fax
pagine: 327
Secondo previsioni dell'Onu, nel 2050 saremo 9 miliardi di persone sulla Terra. Come ci sfameremo, se le risorse sono sempre più scarse e gli abitanti di paesi iperpopolati come la Cina stanno repentinamente cambiando abitudini alimentari? La finanza globale, insieme alle multinazionali del cibo, ha fiutato l'affare: l'overpopulation business. Dopo "A sud di Lampedusa" e "Landgrabbing", Stefano Liberti ci presenta un reportage importante che segue la filiera di quattro prodotti alimentari - la carne di maiale, la soia, il tonno in scatola e il pomodoro concentrato - per osservare cosa accade in un settore divorato dall'aggressività della finanza che ha deciso di trasformare il pianeta in un gigantesco pasto. Un'indagine globale durata due anni, dall'Amazzonia brasiliana dove le sconfinate monocolture di soia stanno distruggendo la più grande fabbrica di biodiversità della Terra ai mega-pescherecci che setacciano e saccheggiano gli oceani per garantire scatolette di tonno sempre più economiche, dagli allevamenti industriali di suini negli Stati Uniti a un futuristico mattatoio cinese, fino alle campagne della Puglia, dove i lavoratori ghanesi raccolgono i pomodori che prima coltivavano nelle loro terre in Africa. Un'inchiesta che fa luce sui giochi di potere che regolano il mercato del cibo, dominato da pochi colossali attori sempre più intenzionati a controllare ciò che mangiamo e a macinare profitti monumentali.