Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Theodor W. Adorno

Introduzione alla dialettica

di Theodor W. Adorno

editore: Edizioni ETS

pagine: 240

Obsoleta di fronte alla scienza, contro la scienza più attuale che mai: così Adorno definiva la dialettica nei Tre studi su He
25,00

Aspetti del nuovo radicalismo di destra

di Theodor W. Adorno

editore: Marsilio

pagine: 96

Il 6 aprile 1967 Theodor Adorno tenne una conferenza all'Università di Vienna il cui valore va ben oltre l'aspetto puramente s
12,00

L'attualità della filosofia. Tesi all'origine del pensiero critico

di Theodor W. Adorno

editore: Mimesis

pagine: 172

Cosa pensava Adorno prima d'essere costretto a fuggire negli Stati Uniti? Quali temi filosofici erano al centro della sua rifl
14,00

Il nulla positivo. Gli scritti su Beckett

di Theodor W. Adorno

editore: L'orma

pagine: 238

"Il nulla positivo" raccoglie in un unico volume tutti gli scritti che il grande filosofo Theodor Adorno ha dedicato a Samuel
22,00

Variazioni sul jazz. Critica della musica come merce

di Theodor W. Adorno

editore: Mimesis

pagine: 143

Il pensiero di Theodor W
14,00

Prismi. Saggi sulla critica della cultura

di Theodor W. Adorno

editore: Einaudi

pagine: 300

In questo volume Adorno raccolse i migliori saggi di quella che fu la sua stagione più felice: gli anni della seconda guerra m
25,00

Il gergo dell'autenticità. Sull'ideologia tedesca

di Theodor W. Adorno

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 190

Una faglia a strapiombo corre lungo il pensiero tedesco del Novecento, senza transito possibile dall'uno all'altro corpo roccioso. Separa Martin Heidegger e Theodor W. Adorno, e se occorresse un attestato della sua intransitabilità, lo fornirebbe questo saggio risalente ai primi anni sessanta del secolo scorso. Con stringenza concettuale che non lascia scampo, Adorno orchestra l'istruttoria contro il filosofo della Selva Nera, il quale lo ripagherà con la sprezzante noncuranza riservata a un "sociologo" qualsiasi. Oggetto dell'affondo adorniano è il culto dell'esperienza genuina, che nella Germania del secondo dopoguerra aggiorna, secondo i canoni di una distinzione spirituale ormai di massa, gli stilemi elitari in voga presso ristretti cenacoli intellettuali di alcuni decenni precedenti. Sul "gergo dell'autenticità", tanto più auratico e lustrato quanto più somigliante ai messaggi pubblicitari - "sottoprodotto della stessa modernità con cui è in rapporti di inimicizia" -, cala il giudizio squalificante di "ideologia tedesca", già coniato da Marx per la filosofia del suo tempo. Ma è soprattutto su Heidegger, ossia su colui che ha conferito rango teoretico e contegno linguistico all'autenticità, che si addensano i capi d'accusa di Adorno. Ne deplora le figurazioni, il cifrario che dà la vertigine della profondità avvolgendo "le proprie parole come arance nella cartavelina", mentre incarna solo "la forma attuale della falsità". Introduzione di Remp Bodei.
16,00

Minima moralia. Meditazioni della vita offesa

di Theodor W. Adorno

editore: Einaudi

È passato ormai più di mezzo secolo dagli anni in cui Adorno scrisse queste Meditazioni della vita offesa, che, ormai sottratt
14,00

Sii fedele. Corrispondenza 1925-1935

editore: Archinto

pagine: 309

"Sei treu, sii fedele!" sussurra Alberich a Hagen nella I scena del II atto del "Crepuscolo degli dei", e Berg in una cartolina aveva mandato a Adorno il passo con il monito, citando però la musica senza le parole, e mettendo in imbarazzo il giovane allievo che tardò a riconoscerla. Fedele Adorno fu davvero, anche dopo la morte di Berg: fedele innanzitutto all'intuizione che lo aveva spinto nel 1925 a sceglierlo come insegnante di composizione, essendo fin da allora (prima del successo del "Woozzeck") ben consapevole della straordinaria grandezza del compositore viennese. Berg fu per Adorno il punto di riferimento negli anni della più intensa vocazione di compositore; il giovane Adorno fu per Berg un intellettuale capace di riconoscere e divulgare la grandezza dei protagonisti della Scuola di Vienna e un musicista dotato di autentico talento compositivo. Con una nota di Paolo Petazzi.
24,00

Tre studi su Hegel

di Adorno Theodor W.

editore: Il mulino

pagine: 192

Si ripropone qui una importante e ormai classica opera: tre saggi in cui il grande filosofo francofortese si cimenta con il pe
19,00

Essere ottimista è da criminali. Una conversazione televisiva su Beckett

di Theodor W. Adorno

editore: L'Ancora del Mediterraneo

pagine: 110

Una straordinaria quanto (oggi) impensabile trasmissione televisiva andata in onda nel fatidico 1968 nella Repubblica federale
12,50

Parva aesthetica. Saggi 1958-1967

di Theodor W. Adorno

editore: Mimesis

pagine: 213

Nell'ultimo decennio di vita Adorno torna più volte su temi di carattere estetico che caratterizzano non solo il suo approccio all'arte moderna, ma il rapporto con il pensiero filosofico nel suo complesso. Il concetto di Aesthetica, volutamente citato in latino, costituisce una porta d'accesso a questioni di carattere metodologico, gnoseologico, ontologico e sociale, in un continuo confronto con la negatività che abita all'interno della stessa cultura. La formulazione di un'estetica normativa appare impropria agli occhi del filosofo tedesco: per questo motivo egli ritiene impossibile affidare al pensiero il compito di costruire modelli e valori artistici universali. La scelta di Adorno, nei saggi qui raccolti, consiste piuttosto nell'elaborare forme di pensiero critico, nella convinzione che di norme e modelli non si potrà parlare come valori assoluti, ma unicamente come dimensioni problematiche.
19,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.