Libri di Thiong'o Ngugi Wa
Il mago dei corvi
di Thiong'o Ngugi Wa
editore: La nave di teseo
pagine: 910
Il Presidente dell'Aburiria - poverissimo paese africano vessato dalla dittatura - soffre di una strana malattia: l'uomo vorac
Nella casa dell'interprete
di Thiong'o Ngugi Wa
editore: Calabuig
pagine: 228
«Come ha potuto un intero villaggio, la sua gente, la sua storia, tutto, svanire in questo modo?» Se lo chiede il giovane Ngug
Globalettica. Teoria e politica della conoscenza
di Thiong'o Ngugi Wa
editore: Jaca Book
pagine: 139
Il concetto di globalettica è ricavato dalla forma del globo
Un chicco di grano
di Thiong'o Ngugi Wa
editore: Calabuig
pagine: 307
Pubblicato in inglese nel 1967 e per la prima volta in italiano da Jaca Book nel 1978, il romanzo di Ngugi Wa Thiong'o, più vo
Scrivere per la pace. Rendere l'Africa visibile al mondo
di Thiong'o Ngugi Wa
editore: La nave di teseo
pagine: 139
Per oltre sessant'anni, Ngugi wa Thiongb ha scritto dell'Africa con indomito coraggio, affrontando domande, ponendo sfide, rac
Spostare il centro del mondo. La lotta per le libertà culturali
di Thiong'o Ngugi Wa
editore: Meltemi
pagine: 210
Convinto che ogni scrittore debba esprimersi nella propria lingua di origine, Thiong'o, nel 1977, incominciò a scrivere solo i
Decolonizzare la mente. La politica della lingua nella letteratura africana
di Thiong'o Ngugi Wa
editore: Jaca Book
pagine: 126
I quattro testi di Ngugi Wa Thiong'o che compongono "Decolonizzare la mente", sono la summa di un pensiero che si è andato formando con anni di studio e con dolorose esperienze vissute in prima persona; in particolare la scelta di scrivere una pièce di critica al potere nella sua lingua madre, il gikuyu, in modo da poter essere compreso da ogni strato di pubblico, gli costò nel 1978 un anno di detenzione. Fu in quei mesi che l'autore maturò la convinzione che "l'arma più grande scatenata ogni giorno dall'imperialismo contro la sfida collettiva degli oppressi è la bomba culturale, una bomba che annulla la fiducia di un popolo nel proprio nome, nella propria lingua, nelle proprie capacità e in definitiva in se stesso". In tal senso, questo volume anche oggi può dire molto ai lettori occidentali che vogliano osservare criticamente i fenomeni connessi alla globalizzazione e gli effetti di una politica culturale omologante.
Sogni in tempo di guerra
di Thiong'o Ngugi Wa
editore: Jaca Book
pagine: 221
Ngugi Wa Thiong'o, fra i più grandi scrittori africani viventi, dispiega in queste pagine il racconto della sua infanzia e prima adolescenza con disarmante semplicità e freschezza. Scrittore capace di esplosiva denuncia politica (Petali di sangue, Jaca Book, 1979) e di complesse tessiture polifoniche del mondo keniano post-indipendenza ("Un chicco di grano", Jaca Book, 1978, 1997), raccoglie qui le sue energie di narratore distillandole in un linguaggio immediato, che si fonde con il racconto di se stesso ragazzino, ma che progressivamente sempre più va amplificandosi nei grandi eventi storici in cui il protagonista si trova immerso. Prendendo le mosse dai più lontani ricordi del suo gruppo familiare, tutta l'esistenza raccolta nelle cinque capanne del padre e delle sue quattro mogli, la storia personale del bambino finisce per incontrarsi e scontrarsi con quella di un Kenya scosso dai fermenti indipendentisti e dalla dura repressione del governo britannico. Il fascino della parola pervade tutto il libro, presagio del destino del protagonista: dai racconti collettivi del paese, in cui la consistenza storica del fatto si perde nella pluralità delle voci che lo compongono, alle storie raccontate in famiglia "con il riflesso delle fiamme che danzava sui volti", dall'incontro con la parola scritta, grazie a un'inseparabile Vangelo prima e alla biblioteca di un insegnante poi, alla fallace linearità della propaganda coloniale che occupa ogni spazio pubblico...