Libri di Umberto Cecchi
Le ceneri del baobab
di Umberto Cecchi
editore: Vallecchi
pagine: 348
Il vecchio baobab sembra quasi un guardiano, in quella grande pianura ai piedi della Montagna Splendente, dove tutto è pronto per l'ultimo safari del secondo millennio. Ogni giorno i cacciatori escono in battuta, guidati dagli esperti masai, ogni sera si espongono i trofei. C'è chi spara a qualsiasi animale, chi sceglie le prede in base alla rarità, chi si rifiuta di uccidere le femmine, aspetta il maschio e intanto ascolta l'Africa. È il leone che parla con la voce di Kimani: il leone ricorda le leggende e conosce i fatti recenti, il vecchio cacciatore interpreta il suo racconto, risponde, o tace, alle molte domande del buana Umberto, che di storie ne conosce già tante, ma altre ne vorrebbe ancora sapere. Chi è Komboni il "masai bianco", che i mercenari cercano e la bella Ero protegge a costo della vita? Chi si rifugia nel grande baobab, e perché una notte ha preso fuoco, l'albero del demonio il cui legno non brucia?
Io che uccidevo le bambole
di Umberto Cecchi
editore: Vallecchi
pagine: 311
"Un labirinto, una spirale, un gioco di cerchi concentrici". Così Franco Cardini definisce nella prefazione l'ultimo libro del giornalista Umberto Cecchi. Corrispondente da Paesi in guerra, l'autore si è trovato a fare i conti con la propria esistenza e a riflettere sul significato della vita non nell'ambito di un conflitto estero ma nel pieno di una lotta interiore, scatenata dall'approssimarsi della morte del padre e portata avanti da una serie di ricordi che si fanno di volta in volta intimi e collettivi, individuali e universali. Un letto d'ospedale è il perno su cui ruotano i diversi piani narrativi di questo viaggio nella memoria, attraverso il quale un uomo ripercorre la propria storia personale insieme a quella della sua generazione, cresciuta ai tempi della seconda guerra mondiale; una vicenda che si fa emblema della comune condizione umana. Un dolore inevitabile e tuttavia totalizzante come quello dell'agonia paterna diviene così lo spunto per riflettere sull'intero "guazzabuglio di sentimenti che mescolati tutti assieme fanno l'uomo".
Sulla via dorata per Samarcanda
di Umberto Cecchi
editore: Vallecchi
pagine: 352
Balk in Afganistan, Samarcanda e Buckhara in Uzbekistan, tre città millenarie che evocano storia e leggende. E da Samarcanda, con il suo bazar, la sua millenaria piazza del Registan, le mura dilavate dal sangue dei nemici e dalle piogge, le sue contraddizioni fra Islam, socialismo e modernismo, si arriva a Nukus, capitale dimenticata del Karakalpakstan. E ancora su, fino alla scoperta inquietante dell'agonia del Lago di Aral, avvelenato da pesticidi e da esperimenti nucleari e batteriologici. A inaugurare la nuova collana "Off the road", un testo sui luoghi mitici che il giornalista Umberto Cecchi ha ripercorso assieme a un cultore dell'arte come Vittorio Sgarbi.