Libri di V. Vitiello
Inquieto pensare. Scritti in onore di Massimo Cacciari
editore: Morcelliana
Fare omaggio a un pensatore significa prendere sul serio le sue argomentazioni, le sue categorie, provando anche ad andare oltre. È quanto si trova in queste pagine: un confronto tra i più diversi saperi, idee ed esperienze - dalla filosofia alla politica, dalla religione all'arte, dalla letteratura alla filologia - per festeggiare il settantesimo anno di Massimo Cacciari, tra i più inquieti protagonisti della cultura italiana ed europea del nostro tempo. Vi hanno partecipato: Emanuele Severino, Carlo Sini, Félix Duque, Vincenzo Vitiello, Massimo Donà, Giulio Giorello, Fabrizio Desideri, Francesco Valagussa, Nicola Magliulo, Mario Tronti, Biagio de Giovanni, Giacomo Marramao, Roberto Esposito, Umberto Curi, Bruno Forte, Gianni Vattimo, Piero Coda, Enzo Bianchi, Sergio Givone, Francesco Tomatis, Serena Nono, Claudio Magris, Thomas Harrison, Vittorio Gregotti, Federico Vercellone, Ivano Dionigi, Raphael Ebgi, Giulio Busi, Giangiorgio Pasqualotto.
Europa inerme. Testo tedesco a fronte
di Robert Musil
editore: Moretti & vitali
pagine: 130
1921: all'indomani della prima guerra mondiale Robert Musil traccia un bilancio dello spirito europeo. La diagnosi è impietosa: stiamo vivendo una "bancarotta metafisica". Dopo secoli di protagonismo l'Europa appare inerme. "Ci sono mancati i concetti per interiorizzare il vissuto": la guerra ha lacerato l'esistenza e ha mostrato in un immane esperimento di massa la discrepanza tra ideologia e vita. Nel campo dello spirito manca l'analogo della funzione matematica: una forma spirituale che ponga ordine nel pullulare dei fatti. In una condizione disperata assistiamo all'indifferenza reciproca tra anima e intelletto. "È come nuotare sott'acqua in un mare di realismo, trattenendo il respiro, ostinatamente, ancora un po' più a lungo: semplicemente con il pericolo che il nuotatore non riemerga più".
Il mondo, dall'interno. Ontotecnologia della vita quotidiana
di Félix Duque
editore: Mimesis
pagine: 144
Abbandonata la pretesa di 'dedurre' il mondo da un qualche principio, Dio o la Ragione, al filosofo contemporaneo che non intende abbandonare il compito di "portare il proprio tempo al pensiero", non resta altro da fare che descrivere il mondo dall'interno. Nasce così la mappa di un multiverso in cui l'unità delle due vie - della verità e dell'erranza - si mostra in tutto l'arco della storia d'Occidente. Mito e matematica, poesia e cibernetica convivono nel nostro tempo, in un intreccio di antico e moderno, in cui non c'è più spazio né per la nostalgia del passato, né per l'esaltazione del presente. La conclusione di questa fenomenologia della 'contemporaneità' che si slarga a comprendere tutto l'orizzonte della nostra storia - da Esiodo a Trakl, a Celan, da Parmenide a Türing, dalla Città di Caino all'"American New World" è 'etica': l'indicazione di un diverso modo di abitare la Terra, per il quale al tout comprendre non deve seguire, a mo' di un imperativo, il tout pardonner. Le cose, in questa visione cristianamente atea del mondo, sono già tutte da sempre perdonate: si perdonano da sé, im Verschwinden, svanendo. Perché nell'attimo stesso in cui fluiscono in pure trasparenze, lasciano il segno più forte della loro 'corpulenza', l'eco della voce della Terra. "Oste! Un'altra bottiglia/di Xeres!".
Logica ed esperienza. In ricordo di Leo Lugarini
editore: Bibliopolis
Leo Lugarini (Parma 1920-Cremona 2005), Accademico dei Lincei, ha diretto la rivista "Il Pensiero" per cinquant'anni circa. L'ampia ricerca di Lugarini che ha esordito nel 1950 con un libro su "La logica trascendentale kantiana", cui seguì un saggio su Platone, "L'unità dell'idea nel Parmenide" - si è mossa essenzialmente tra due fuochi: Aristotele e Hegel, ai quali ha dedicato studi fondamentali. Da "Il problema delle categorie in Aristotele" ad "Aristotele e l'idea della filosofia Hegel dal mondo storico alla filosofia", fino a "Orizzonti hegeliani di comprensione dell'essere", che rappresenta la summa della sua lettura della "Logica" hegeliana. Non meno rilevanti sono i suoi saggi sulle propaggini novecentesche della filosofia trascendentale, da Husserl a Cassirer. L'ultima sua opera, "Hegel e Heidegger", edita nel 2004, è un'innovativa analisi del rapporto tra i due pensatori. Attraverso un articolato esame delle grandi fasi del pensiero occidentale Lugarini è giunto a reperire nel bimillenario decorso di esso due differenti tradizioni di fondo, l'una imperniata sul radicale rifiuto della contraddizione, l'altra invece nel suo accoglimento in quanto "regula veri", e tali da contrassegnare due diversi stili di vita, sia individuale che comunitaria.
La nascita della tragedia
di Friedrich Nietzsche
editore: Mondadori Bruno
pagine: 288
L'opposizione e la radice comune di apollineo e dionisiaco
Nichilismo e politica
editore: Laterza
pagine: 338
Un panorama di autorevoli contributi - raccolti intorno a tre saggi, inediti in Italia - su uno dei temi cardine del pensiero filosofico e politico contemporaneo. Una parte significativa della filosofia del Novecento ha individuato il nucleo profondo dell'esperienza politica dell'Occidente nello svuotamento dei "valori" e dei contenuti che essi rappresentano. La modernità si afferma così solo rinunciando ad esprimersi sul senso delle "cose ultime", abbandonandosi al dominio di una razionalità tecnocratica.