Libri di Vasco Pratolini
Allegoria e derisione
di Vasco Pratolini
editore: Rizzoli
pagine: 487
Un giovane nato nel 1915, una famiglia complicata nel suo passato, cresciuto con una matrigna poco amabile che lo spinge prest
Lo scialo
di Vasco Pratolini
editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
pagine: 1243
Nella Firenze del primo dopoguerra, mentre il fascismo acquista sempre più potere, si intrecciano le vicende di due famiglie piccolo borghesi nevrotiche e problematiche. Dal ras fascista pieno di dubbi al dramma di Ninì, donna condannata a rifiutare la propria omosessualità, dalla buona Nella che si trasforma in una Bovary fiorentina al contadino socialista che diventa un eroe suo malgrado: "Lo scialo" è un grande affresco sull'Italia di allora, sull'evoluzione, e involuzione, della piccola e media borghesia, che perde lentamente la sua centralità nella Storia e nelle proprie certezze morali, in un disfacimento di sottomissione all'ideologia fascista. Tra cronaca e memorie autobiografiche, le peripezie impreviste e i colpi di scena indimenticabili di questa seconda opera della trilogia "Una storia italiana", iniziata con "Metello", ci accompagnano attraverso un romanzo-mondo ricco di personaggi tratteggiati con un realismo e una profondità psicologica mirabile. Prefazione di Antonio Faeti.
Cronaca familiare
di Vasco Pratolini
editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
"Questo libro non è un'opera di fantasia. È un colloquio dell'autore con suo fratello morto. L'autore, scrivendo, cercava consolazione." Inizia così l'opera più intima di Pratolini, dedicata al difficile rapporto con il fratello perduto. Orfani di madre, i due bambini vengono presto separati: Vasco resta nell'umile casa paterna, Dante cresce nella dimora del Barone dove, ribattezzato Ferruccio, vive come "in un acquario - senza sbucciature ai ginocchi, senza segreti né scoperte". Ancorati a mondi troppo distanti, divisi da rancori sempre più indicibili i fratelli restano due estranei. Finché, alla morte del Barone, Ferruccio deve lasciare il mondo dorato che lo aveva risucchiato per capriccio e l'argine che ha tenuto separati lui e Vasco crolla. Con esiti imprevedibili e drammatici. Piccolo classico che tratteggia con sofferta onestà la complessità degli affetti famigliari, il romanzo è al tempo stesso un canto all'innocenza spezzata, straordinaria prova d'autore di un maestro del Novecento. Prefazione di Clara Sereni.
Il quartiere
di Vasco Pratolini
editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
pagine: 178
C'è Valerio che nel 1932, quando inizia a raccontare, ha quindici anni e porta i calzoni corti
Le ragazze di Sanfrediano
di Vasco Pratolini
editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
pagine: 140
Il mondo del quartiere, la rappresentazione corale della vita di un rione popolare di Firenze: il libro di Pratolini è una fav
Al giro d'Italia
(seconda edizione 2012)
di Vasco Pratolini
editore: Edizioni otto/novecento
pagine: 128
Della propria passione sportiva, e per il Giro in particolare, Vasco Pratolini non ha mai fatto mistero.
Cronache dal giro d'Italia - (maggio-giugno 1947)
(terza edizione 2012)
di Vasco Pratolini
editore: Edizioni otto/novecento
pagine: 96
Nel 1947, al Giro d'Italia, Coppi e Bartali danno il via al primo grande duello che li vedrà amici e insieme rivali, comunque idoli del grande pubblico.
Al Giro d'Italia. Vasco Pratolini al 38° Giro d'Italia (14 maggio-5 giugno 1955)
di Vasco Pratolini
editore: La vita felice
pagine: 142
Della propria "passione" sportiva, e per il Giro in particolare, Vasco Pratolini non ha mai fatto mistero. Non solo: dato che "sport e nostalgia sono compenetrabili l'un l'altro", ecco allora che i due termini che si possono richiamare per meglio qualificare la disposizione e l'atteggiamento dello scrittore nei confronti del Giro possono ben essere "vacanza" e, al tempo stesso, "vacanza memoriale". Una vacanza che si muove tra presente e ricordi che ne rinverdiscono l'atteggiamento, facendogli recuperare una visione anche adolescenziale, festosa, della corsa; "ritrovare sotto la scorza dei quarant'anni gli entusiasmi dell'adolescente acceso d'ammirazione per Binda e per Brunero, per Girardengo e per Belloni. E in realtà non ho che da sostituire dei nomi per rivivere cotesta stagione, una volta di più e con lo stesso cuore".