Libri di Wlodek Goldkorn
L'asino del Messia
di Wlodek Goldkorn
editore: Feltrinelli
pagine: 224
"Guarda, questi sono i luoghi di re David, dei profeti"
Il bambino che venne dal fiume. Le avventure di Mosè
di Wlodek Goldkorn
editore: Feltrinelli
pagine: 112
Nessuno pensava di poter attraversare il deserto e mettersi in salvo al di là del mare, ma Mosè voleva che il suo popolo fosse
La scelta di Abramo. Saggio sulle identità ebraiche
di Wlodek Goldkorn
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 128
Abramo si appresta a compiacere l'ordine impartitogli da Dio e sale sul monte Moriah per uccidere il proprio figlio Isacco
L'asino del Messia
di Wlodek Goldkorn
editore: Feltrinelli
pagine: 221
"Guarda, questi sono i luoghi di re David, dei profeti"
Il bambino nella neve
di Wlodek Goldkorn
editore: Feltrinelli
pagine: 202
Cos'è la memoria? Cos'è il passato? Cosa resta delle vite e delle morti di chi abbiamo amato, di chi ci ha preceduto? Riflessi
Il bambino nella neve
di Goldkorn Wlodek
editore: Feltrinelli
pagine: 202
Cos'è la memoria? Cos'è il passato? Cosa resta delle vite e delle morti di chi abbiamo amato, di chi ci ha preceduto? Riflessi
L'ultima lezione
editore: Laterza
pagine: 75
Bauman era uno degli ultimi veri intellettuali pubblici in circolazione e attività in questi primi due decenni del Terzo Mille
Il guardiano. Marek Edelman racconta
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 216
Marek Edelman aveva poco più di vent'anni quando, nell'aprile del 1943, fu uno dei comandanti dell'insurrezione del ghetto di Varsavia, la prima ribellione in Europa, armi in pugno, contro i nazisti. Il ghetto era stato istituito nel 1940 e intorno alle strade destinate alla popolazione ebraica - mezzo milione di persone vissute tra gli stenti e la fame - venne costruito un muro. La rivolta del ghetto di Varsavia, "armata" di una decina di pistole e qualche chilo di esplosivo, tenne in scacco la strapotenza nazista dal 19 aprile al 10 maggio 1943. Marek Edelman era nato nel 1921; militante del Bund, il partito socialista degli ebrei che nella Polonia di prima della guerra lottavano per l'autonomia culturale della nazionalità ebraica e contro il nazismo, non volle mai lasciare il suo paese. Finita la guerra, cardiologo all'ospedale di Lodz, a metà degli anni Settanta venne coinvolto nelle attività dell'opposizione democratica polacca. Leggenda vivente, prigioniero del generale Jaruzelski dopo il golpe del 1981, leader di Solidarnosc in clandestinità, punto di riferimento etico per migliaia di polacchi, Edelman si schierò a fianco della popolazione di Sarajevo durante l'assedio da parte dei serbi. Edelman è morto, novantenne, nel 2009.