Minerva Edizioni (Bologna): Ritratti
La nostra storia. Tutto il mondo di Happy Days
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
pagine: 448
Sembra incredibile ma finora nessuno, in nessuna parte del mondo, aveva mai pubblicato un libro che raccontasse nel dettaglio
Lo sconosciuto Kimi Räikkönen
di Kari Hotakainen
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
pagine: 334
"Lo sconosciuto Kimi Räikkönen" è la storia di un ragazzo partito da condizioni molto ordinarie per arrivare ai vertici di una
Panini. Storia di una famiglia e di tante figurine
di Leo Turrini
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
pagine: 320
C'era una volta un'Italia che non aveva paura di sognare
Ferrari segreto. Il mito americano
di Italo Cucci
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
pagine: 160
Un ritratto diverso, intimo e segreto dell'ingegnere, tracciato dalla penna di Italo Cuccie dalle foto d'autore di Walter Brev
Donna Rachele mia nonna. La moglie di Benito Mussolini
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
pagine: 448
Da tutti è conosciuta come Donna Rachele, la moglie del Duce. Per Edda Negri Mussolini è semplicemente "la nonna": la persona che l'ha cresciuta dopo la morte prematura della madre Anna Maria (ultimogenita di Benito e Rachele). In questo volume emerge la dimensione umana della storia: quella vera, capace di rendere unico e inedito il racconto di Edda. A parlare sono i sentimenti e le emozioni verso coloro che la Storia ci ha abituato a giudicare da un unico punto di vista.
Mussolini e Nenni. Amici e nemici
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
pagine: 528
Mussolini e Nenni, due romagnoli, due rivoluzionari, due amici, due figli di una terra fortemente ancorata alla lealtà. Un legame che li ha uniti in gioventù, ai tempi in cui entrambi condividono lo stesso carcere, la stessa cella, per la comune opposizione alla guerra di Libia, e che ha resistito a qualsiasi strappo, anche quando uno diventa il capo del fascismo, il Duce, il dittatore, e l'altro è perseguitato dal regime fascista ed è costretto all'esilio. Due amici-nemici che durante tutto il regime se ne dicono di cotte e di crude ma mai si maledicono. Anzi, alla fine emerge che non si sono mai odiati. Questo libro è un faccia a faccia tra Pietro Nenni e Benito Mussolini, un confronto di idee e speranze, con alla base l'amicizia mai spenta. Prefazione di Arrigo Petacco.
Lettere da Mariele... Oltre le note dello Zecchino d'oro
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
pagine: 240
A vent'anni dalla scomparsa di Mariele Ventre, direttrice dello Zecchino d'Oro e del Piccolo Coro dell'Antoniano, la Fondazione a lei intitolata ha deciso di ricordarla pubblicando alcune delle lettere più significative, scelte tra le oltre quindicimila da lei inviate in ogni parte del mondo. Nasce così un ritratto semisconosciuto di Mariele, che ne mette in rilievo l'assoluta professionalità, la dedizione al lavoro, la fermezza nello svolgerlo, il personalissimo metodo didattico nell'educazione canora dei bambini, ed una ricerca continua di elevazione spirituale. Le lettere di Mariele a distanza di anni conservano una sorprendente validità, anche per l'estrema semplicità e umiltà con cui scriveva, qualunque fosse il destinatario.
Romagnoli e romagnolacci. Centro e più ritratti di personaggi della Romagna dell'altro ieri, di ieri e di oggi
di Vittorio Emiliani
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
pagine: 240
Vittorio Emiliani racconta vivacemente incontri, scontri, battute, bizzarrie, la romagnolità latente o esplosiva dei suoi personaggi, molti dei quali spesso ignoti al di fuori del loro paese o borgo: pescatori, artigiani, birocciai, cavallari, pittori di carri agricoli. Più di cento ritratti di quei romagnoli che l'autore ha conosciuto o soltanto incrociato sul suo cammino, come Sergio Zavoli, Tonino Guerra, Marco Pantani, Arrigo Sacchi, Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, i tanti Mussolini. Tanti pezzi di storia e di microstoria romagnola che compongono un mosaico vivacissimo, a volte drammatico, di vite vissute fra Ottocento e Novecento, fino ai giorni nostri, fra l'Appennino e il mare Adriatico, lungo la Via Emilia e le altre strade romane di quella che fu la Romània o la Romandìola.
Goldrake. La storia di un mito
di Jurij G. Ricotti
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
pagine: 240
Perché da Goldrake a Mazinga? Molti sanno oramai, anche grazie ai tanti libri già scritti e alla valanga di forum dedicati a Ufo Robot Grendizer (vero nome di Goldrake), che in realtà si tratta della conclusione della Mazinsaga iniziata con Mazinga Z nel 1972 e proseguita con Il Grande Mazinga 1974, ideata da Nagai Kiyoshi meglio conosciuto con il suo nome d'arte Go Nagai. Goldrake atterrò in Italia nell'ormai lontano 1978, stranamente conosciuto in quegli anni con il nome di Atlas Ufo Robot. Il successo di questa trasmissione fu inimmaginato, tanto che portò prima la Rai, poi le emittenti private, ad acquistare ogni sorta di cartone Robotico prodotto. La Rai acquistò durante e subito dopo la messa in onda di Ufo Robot, Capitan Harlock, Mazinga Z, Capitan Futuro prima di cessarne le trasmissioni a causa delle polemiche che scoppiarono riguardanti la presunta violenza scatenata nei bambini di quegli anni. Tutto questo, fece si che Mazinga arrivò dopo Goldrake facendoci perdere completamente il filo del racconto come in realtà era stato ideato dalla Toei Animation nel paese del sol levante. Tutti gli avvenimenti tra il 1978 ed il 1980 riguardanti Atlas Ufo Robot, facendo esclusivamente riferimento ai documenti storici, audio, video e cartacei, alle interviste in esclusiva dei personaggi che crearono il mito.