Ombre corte: Etnografie
Fuorigioco. Figli di migranti e italianità. Un'etnografia tra Milano, Addis Abeba e Londra
di Giuseppe Grimaldi
editore: Ombre corte
pagine: 183
"Nel calcio, quando viene rilevato un fuorigioco, si è sottoposti a sanzioni
Prendere le case
di Pietro Saitta
editore: Ombre corte
pagine: 199
Cosa accade quando l'antagonismo esce dai centri sociali e incontra la "subalternità", quel vasto sottoproletariato caratteriz
Farsi la galera. Spazi e culture del penitenziario
di E. Kalica
editore: Ombre corte
pagine: 212
Frutto di un percorso di ricerca etnografica all'interno degli istituti di pena di cinque regioni del centro-nord d'Italia, il
Dopo la rivoluzione. Paesaggi giovanili e sguardi di genere nella Tunisia contemporanea
editore: Ombre corte
pagine: 167
Un viaggio etnografico attraverso la Tunisia in cui si dà voce ai segmenti di quella gioventù definita sublime e ammirabile ne
Geografie dell'informe. Le nuove frontiere della globalizzazione. Etnografie da Tangeri, Napoli e Istanbul
di Manunza Luca
editore: Ombre corte
pagine: 191
Come sono mutate e come si stanno trasformando alcune delle più importanti città euromediterranee nell'era della globalizzazio
Politiche del disastro. Poteri e contropoteri nel terremoto emiliano
di Silvia Pitzalis
editore: Ombre corte
pagine: 148
Che cos'è un disastro e come si manifesta? Quali poteri emergono e vengono alimentati nei contesti colpiti? È possibile un dialogo tra istituzioni e cittadini sui modi di affrontare le conseguenze? È possibile elaborare forme di autorganizzazione in risposta alla catastrofe volte a rigenerare l'esistenza di fronte alla violenza degli eventi e offrire anche soluzioni alternative rispetto a quelle istituzionali? Attraverso l'analisi etnografica, il lavoro di Silvia Pitzalis si propone di rispondere a queste domande, assumendo il terremoto dell'Emilia del maggio 2012 come caso di studio utile a ricavare indicazioni di carattere generale. Indagato nelle sue diverse fasi (emergenza, riallocazione e ricostruzione), il sisma, da accadimento fisico con effetti distruttivi e destabilizzanti sulla comunità, emerge come evento capace di generare mutamenti e, insieme, vettore e rivelatore di crisi sociali, politiche e culturali più ampie. Nel caso in esame il sisma ha offerto alle persone coinvolte l'opportunità di prendere coscienza della propria condizione non solo di terremotati, ma anche di cittadini inascoltati, che in risposta pongono in discussione l'ordine, le istituzioni dominanti e le loro politiche di intervento. Presentando un carattere trasformativo, il terremoto può così rivelarsi motore di meccanismi di rigenerazione sociale, politica e culturale, che investono e sono resi possibili da un "lavoro" che coinvolge tanto la dimensione individuale quanto quella collettiva.
Cattivi e primitivi. Il movimento No Tav tra discorso pubblico, controllo e pratiche di sottrazione
di Alessandro Senaldi
editore: Ombre corte
pagine: 214
Cosa si cela dietro l'immaginario che i media veicolano quando parlano di black bloc, terroristi e ragazzi dei centri sociali? Quali sono gli strumenti più duri di cui il controllo sociale dispone per contrastare conflittualità, dissidi e rivolte interne? Quali effetti produce su un territorio e sulla vita delle persone la violenza poliziesca? Che differenza può esprimere, rispetto alla solita analisi esterna, un racconto in presa diretta di un movimento come quello valsusino? Attraverso il metodo etnografico, con un approccio che ibrida diverse discipline e le proprie conoscenze ed esperienze da militante, in questo suo lavoro Senaldi prova a squarciare il velo che avvolge l'attivismo politico, sia per quel che riguarda i suoi livelli organizzativi, le cornici teoriche e motivazionali e i sistemi di valori che esso incoraggia, sia per quel che riguarda le risposte istituzionali di cui i movimenti sono obiettivo. Un racconto dal vivo del conflitto, per dissipare la cortina di fumo che avvolge gli attivisti, spesso dipinti come "marziani" provenienti dalla "galassia dei centri sociali".
Riprendiamoci il lavoro. Imprese recuperate e autogestite tra Argentina e Italia
di Marco Semenzin
editore: Ombre corte
pagine: 219
Che cosa accade quando gli operai e le operaie di un'impresa che chiude i battenti non si rassegnano a un destino di disoccupa
Fabbriche di plastica. Il lavoro nell'agricoltura industriale
di Giuliana Sanò
editore: Ombre corte
pagine: 236
Il volume indaga la condizione del lavoro agricolo in un distretto della Sicilia sud-orientale, interamente destinato alla col