Passigli: Passigli poesia
Per diverse ragioni
di Domenico Brancale
editore: Passigli
pagine: 92
"In una poesia Brancale dice: «Il cuore è perfetto in ogni battito dell'imperfezione», ossia il cuore raggiunge la sua perfett
Le sorelle in aria
di Rosalba De Filippis
editore: Passigli
pagine: 53
«... La protagonista di questo poemetto, in mezzo al teatro naturale scrutato e sorpreso con grande forza poetica, si fa donna volpe, donna albero, donna collina nel tentativo di comprendere cosa significhi in quel momento o torno di vita, decisivo, ferito, doloroso, essere completamente donna. Guardando le tracce e i movimenti, specie di lei, la volpe, che diviene specchio, sorella, anima quasi. Non è certo la prima volta che in poesia questo tentato rispecchiamento tra momento morale e natura si dispiega con tale forza e sorprendente densità. Ma qui si è come portati all'interno di questo movimento. La de Filippis ha una speciale genialità nel tenerci attoniti e immersi. Riesce a farci vivere quel confronto, dolce ma anche spietato, tra natura umana e natura dall'interno, in movimenti cangianti e vivissimi. Ha versi che ti si piantano nelle costole e pensi: che brava...» (Dalla prefazione di Davide Rondoni)
In amore
di Scotto Fabio
editore: Passigli
pagine: 147
... La raccolta 'In amore', sostenuta da una potente carica creatrice, celebra il desiderio, la passione, l'incontro dei corpi, ma contiene in sé anche il 'disamore', lo sconforto, la solitudine, il dolore insieme a folgoranti epifanie di vita, in cui l'esperienza del momento si intreccia con l'immaginazione e l'attualità. La poesia di Fabio Scotto non è mai avulsa da una profonda inquietudine esistenziale, anche quando il poeta corre incontro all'appuntamento con l'amata ed osserva il paesaggio intorno... La straordinaria qualità di questa poesia proviene da un flusso emotivo che assume il presente come punto di partenza, lo avvolge e dilata in un movimento che va avanti e indietro, aggregando momenti e materiali di vita e di storia vissuti in tempi diversi che trovano un loro centro nella parola poetica.... (dalla prefazione di Gabriele Morelli)
Confessione di un teppista. Poesie e poemetti
di Sergej Esenin
editore: Passigli
pagine: 249
Nato nel 1895 nella regione di Rjazan', Esenin cominciò prestissimo a scrivere, pubblicando poesie in giornali di provincia. Prima a Mosca, poi a Pietroburgo, si legò a poeti come Blok e Kljuev, ed a quest'ultimo in particolare, che condivideva con lui l'origine contadina. Rispettivamente del 1916 e del 1918 sono le prime due raccolte, "Festa dei defunti" e "Azzurrità". Un anno più tardi fu tra i fondatori, insieme a Mariengof e Sersenevic, della nuova scuola poetica degli "immaginisti". È in quegli anni, che la fama di Esenin cresce, al punto da poter arrivare a competere con l'altro astro nascente della nuova poesia russa, Vladimir Majakovskij. Al 1921 appartengono il poemetto "Pugacév" - forse la sua opera più vicina alla poetica degli "immaginisti"- e la raccolta "Confessione di un teppista"; del 1924 è "Mosca delle bettole". Con gli anni si approfondiva tuttavia il suo disagio esistenziale. Con alle spalle una rivoluzione nella sostanza mai amata né compresa e, davanti a sé, il costante e consapevolmente utopico desiderio di un ritorno alle origini, alla sua Rus' natale e contadina, Esenin scontava il dramma della sua solitudine, della sua "estraneità". A nulla valsero la fama letteraria, i tre matrimoni, fra i quali quello "scandaloso" con la celebre stella della danza Isadora Duncan, il viaggio con lei prima in Germania e poi negli Stati Uniti, soltanto tappe di una vita di vagabondaggio teso ormai vorticosamente verso il suo epilogo più tragico.
Nei giorni dell'infanzia
di Rainer Maria Rilke
editore: Passigli
pagine: 119
Gli appassionati lettori di Rainer Maria Rilke ben sanno quanto il tema dell'infanzia sia presente nelle opere del grande poet
Romancero gitano
Testo originale a fronte
di García Lorca Federico
editore: Passigli
pagine: 144
Apparso nel 1928, il "Romancero gitano" resta senza dubbio una delle opere fondamentali di Federico Garcia Lorca e quella che
Le amiche sottomarine
di Piera Mattei
editore: Passigli
pagine: 92
"...La poesia vera, autentica, densa di umori, accesa da verità e da suggestioni che si fanno senso del divenire non nasce, non può nascere come un fungo o come una distillazione di sole letture, ma nasce da una serie di componenti che macerano nell'anima e fanno poi fiorire la parola che potrà dire qualcosa di importante e di nuovo. Ecco, la poesia di Piera Mattei è il frutto di questa confluenza di incontri e di scontri, di lacerazioni e di intuizioni, di esperienze e di analisi che si fondono con ragioni universali per diventare postille di una condizione umana esemplare. Non vedo in giro molti esempi, oggi, di poesia che sappia partire dal proprio io per farsi portavoce di interessi globali senza perdere una briciola della propria identità. E la scommessa sta, credo, proprio in questo equilibrio espressivo e di tematiche che oscillano verticalmente e orizzontalmente dal mondo degli affetti a quello delle amicizie, dei libri, dei viaggi, del sociale, del pensiero. 'Le amiche sottomarine' è un libro in qualche modo stimma del percorso di Piera, che si confessa in un modo tutto speciale, che diventa affluente e fiume di una se stessa frantumata, dilatata, ricostruita e perfettamente deserto e folla insieme..." (Prefazione di Dante Maffìa)
Dell'ombra e l'apparenza. Testo spagnolo a fronte
di Andrés Sánchez Robayna
editore: Passigli
pagine: 201
La voce poetica di Andrés Sánchez Robayna è una delle più importanti e solide del panorama spagnolo dei nostri giorni, e anche delle più particolari: la forte tensione etica ed esistenziale dei suoi versi, infatti, non indugia mai su una concettualità verbosa e poco concreta, ma si esprime in tutta la sua intensità e nitidezza attraverso immagini, suoni, luci e ombre della sua isola e del dialogo con altre terre (come Cuba, la Grecia, l'Italia, luoghi ricchi di affetti, di arte, di tempo). È poesia di presenze, di percezioni, sempre giocata sulla sottile linea fra visibile e invisibile, e sempre diretta alla ricerca del senso delle cose e dell'esserci (e del non esserci più). "Dell'ombra e l'apparenza" prosegue il percorso già iniziato con le altre raccolte, e in particolare con "Il libro, oltre la duna" uscito in questa stessa collana; ma dove là era la rammemorazione a recuperare il senso nuovo delle cose, qui al centro sta la contemplazione: il poeta, come un pellegrino, percorre il mondo prestando ascolto alla costante chiamata della bellezza, e insieme interrogandosi se ci siano parole capaci di far fronte alla fugacità del tutto, a quell'annullamento finale che induce a considerare la realtà come mera apparenza e a scoprire, al di là della luce che tale realtà rivela, un'ombra senza confini. Prefazione di Juan Goytisolo.
Serenate per l'angelo
di G. Piero Bona
editore: Passigli
pagine: 79
Secondo Massimo Cacciari, "l'angelo svolge un compito di liberazione, ci deve accompagnare lassù, liberarci dalla necessità d'esser schiavi", il suo è "spirito di leggerezza contro lo spirito di gravità", e forse queste parole meglio di altre spiegano la genesi di queste settantaquattro serenate dedicate all'angelo, nelle quali Gian Piero Bona declina in altrettante variazioni il tema di questa necessità di liberarsi, questo bisogno di afferrarsi ad ali invisibili, tali da renderci non sovrumani ma più pienamente umani. L'angelo di Bona è uno sguardo verticale diretto alle cose tutte, alla vita e alla morte; è "mostro di salvezza", a lui ci si aggrappa come "alla rondine che cova il suo uovo / di gioia nel mio nido di tempesta"; è matrice di senso e di miracolo insieme, da contrapporre all'"erbosa sala d'aspetto" in cui sediamo prima di morire; è scandalo, forse, ma come è scandalo il poeta, "che in te sragionando dice il vero".
Difesa dei sensibili
di Riccardo Olivieri
editore: Passigli
pagine: 101
"Chi sono i sensibili, o che cosa? E perché Olivieri, un poeta, sente che deve difenderli? Olivieri in questa sua elaboratissima, sfiancata e pur tenera e vivida prova fa un altro passo verso la perdita del pudore, destino degli artisti. E non tanto del pudore circa le privatissime e inconfessabili cose, dacché in questo libro si danno molte pagine e delicatissime confessioni. La perdita del pudore no, non riguarda se stesso, né la galleria di affetti e di separazioni che qui Olivieri allinea con delicatezza e ossessione, tessendo fili tra generazioni della sua famiglia. Riguarda la visione del mondo, la sfida, temeraria e al tempo stesso umile che un artista finisce sempre per lanciare al mondo che lo circonda. Pensare di archiviare questo libro di affetti e di ferite come diario lirico di un uomo che diventa padre, perde la madre e ricorda il padre, sarebbe una amputazione pavida. Riccardo è poeta coscientissimo dell'epoca in cui viviamo, avendo sulla pelle i segni delle due caratteristiche, i due morsi principali: epoca dell'ansia, ed epoca del possesso..." (dalla prefazione di Davide Rondoni). Con uno scritto di Massimo Morasso.
Dopo la terra
di Alberta Bigagli
editore: Passigli
pagine: 71
Raschiata nella sua ruvida dolcezza, la poesia di Alberta Bigagli ci stupisce ancora dandoci conto di un 'respiro' e di una luce' che non trovano, oggi, né ospitalità d'entusiasmo, né curiosità di possibile accettazione nel campo della nostra poesia pur ricca di contrasti e di dibattiti interiori, ma povera di garanzie umane. E qui, dunque, l'altra moneta paga. E appaga. Senza "ripulire il tempo dalle scorie", ma semmai immettendovene a non finire con la ricchezza di chi sa di contemplare l'angustia del finito, ma anche "il segno pigolante e gorgogliante / d'ogni uscita all'esterno d'ogni sboccio". La poesia di Alberta Bigagli, dunque, nel suo esserci come denuncia, immagine, progetto e definizione del rito, s'affida alle domande di sempre. Non è una poesia violenta e scardinatrice, bensì un lento e incessante trapano di memorie che s'infilano nel sangue, nelle idee, nella suggestione del pensiero...