Robin: La biblioteca
L'invasione della Cina e altri racconti
di London Jack
editore: Robin
pagine: 189
Dopo "Il richiamo della notte", continua la riscoperta della produzione fantastica di Jack London con alcune riletture satiric
La cospirazione
di Paul Nizan
editore: Robin
pagine: 285
"La cospirazione" è il racconto di un'ambizione disperata, la storia dell'astratta ribellione di cinque giovani, "tutti nell'età crudele, tra i venti e i ventiquattro anni", che decidono di dare vita a una rivista, La guerre civile, e di mettere in atto un grottesco piano in vista di una "rivoluzione" che pensano imminente. La liberazione che gli studenti di Nizan auspicano non riguarda però gli sfruttati. Membri di un'elite intellettuale che aspira a orientare vite e accumulare influenza, la loro sonnacchiosa lotta è in primo luogo una fuga dalla noia e dal controllo familiare, un improvvisato tradimento della filosofia borghese. Il loro piano appare destinato a fallire non perché la cospirazione venga alla luce, ma in quanto smarriranno lungo la strada le ragioni della congiura con cui hanno cercato di tirarsi fuori dall'ordine stabilito. "La cospirazione" traccia l'autoironico ritratto di quella generazione politica che maturava la sua giovinezza nel clima rovente delle rivoluzioni e controrivoluzioni degli anni Venti e Trenta, "quando la gioventù era ancora trasportata da un'ondata rivoluzionaria". Lungi dal lusingare questa stagione della vita Nizan ne mette in luce tutte le ambiguità; la rivolta nuda che auspica e teme è ancora in parte la rivolta modernissima di chi afferma, come uno dei protagonisti nelle primissime pagine, che "sapere ciò che diventeremo è vivere come morti".
La vita in sogno di Balso Snell e altri scritti inediti
di Nathanael West
editore: Robin
pagine: 233
Nathanael West definì questo suo romanzo d'esordio "una protesta contro la scrittura". Balso Snell, il giovane protagonista, entra nel ventre del cavallo di Troia passando per "l'orifizio posteriore del canale digestivo". Dal sedere, insomma. Il suo viaggio a ritroso nel ventre del cavallo lo fa incappare in svariati personaggi accomunati da un terribile vizio: scrivere. Ma come è giusto che sia, le loro pagine si stanno inesorabilmente avviando verso un comune destino: quello di escrementi. Beffardo e irriverente, con questo libro West si liberò di un ingombrante passato letterario dando una forma nuova alla grande voglia di rinnovamento e sovvertimento dei vecchi valori che animava l'America di quegli anni. Ne è la prova anche Beano Walsh, l'artista che si finge pazzo per nascondere la sua vera follia, protagonista di uno dei racconti che completano l'edizione. (Postfazione di Mauricio Dupuis)
Pat Hobby. Disavventure di uno sceneggiatore a Hollywood
di Francis Scott Fitzgerald
editore: Robin
pagine: 211
Pat Hobby è uno sceneggiatore al soldo della florida industria cinematografica. Un po' meno florida è la sua vita, che lo conduce di continuo agli Studios hollywoodiani in cerca di qualche straccio di lavoretto. La passione per la bottiglia e una perenne mancanza d'ispirazione non giovano certo alla sua causa, tanto che a quasi cinquant'anni Pat si ritrova in bolletta, con l'unica speranza di un cavallo vincente alle corse. Ai suoi tempi, quelli del cinema muto, il suo era un nome conosciuto e lui faceva la bella vita. Ora, sebbene sbatacchiata tra incarichi improbabili, grandi umiliazioni e piccole rivincite, la sua esistenza ai margini del mondo dorato delle star si mantiene appassionante come una commedia cinematografica. Attraverso il personaggio di Pat Hobby, Fitzgerald ci racconta con ironia la sua esperienza come scrittore a Hollywood, con pochi successi e molte frustrazioni, al continuo inseguimento del proprio talento tra infiniti compromessi. Completano l'edizione tre articoli dello scrittore americano: "Come venderei il mio libro se fossi un libraio", "I 10 migliori libri che ho letto" e "Le mie dieci commedie preferite" e un'accurata introduzione sul rapporto tra Fitzgerald e il cinema.
Il gioco delle tre donne o un figlio di tre padri
di Paolini P. Francesco
editore: Robin
pagine: 211
Il titolo, coniato su un ingannevole gioco di destrezza dei biscazzieri da fiera - strizzando però l'occhio al pomo di una mit
Sogni e miracoli jazz
Nuove avventure nella narrativa africana
editore: Robin
pagine: 455
Sogni, miracoli e jazz è un'antologia di racconti di autori nati in Africa o di origini africane che scrivono in lingua ingles
Il richiamo della notte
Racconti di fantastoria e fantascienza
di London Jack
editore: Robin
pagine: 161
Prima di Adamo (1906), racconto appartenente al filone "preistorico" di London, è incentrato sulle reminiscenze di un bambino
Rapporto della visita di capitan Tempesta in paradiso
di Mark Twain
editore: Robin
pagine: 157
Il capitano Stormfield, vecchio marinaio passato a miglior vita, è convinto di essere destinato all'Inferno e invece compie il suo ultimo viaggio solcando il cosmo fino al Paradiso. Lassù si ritrova in un mondo articolato e complesso, non esente da alcuni malcostumi terreni, ma dove le intenzioni degli uomini contano più delle loro azioni. Incontra le moltitudini di anime che lo popolano e, attraverso le loro esperienze e le loro storie, capisce che il nostro Paradiso - che poi è solo uno dei tanti, così come sono tanti i mondi e perfino gli universi - non corrisponde ai racconti biblici e alle credenze popolari. In questo racconto lungo Mark Twain dimostra ancora una volta il suo impareggiabile talento con una satira sferzante e dissacratoria che se la prende con le più radicate credenze religiose. Il volume è arricchito da alcuni racconti brevi che mettono alla berlina altri vizi capitali dei quali l'uomo, pur attraverso i secoli, sembra non riuscire proprio a liberarsi.
Il dono crudele
La tragica bellezza di una diva
di Paolini P. Francesco
editore: Robin
pagine: 397
Nel "Don Carlos" di Verdi, la principessa Eboli maledice, melodiosamente, la propria bellezza, chiamandola "dono fatale", "don
I bordelli di Londra
Cronache libertine
di Apollinaire Guillaume
editore: Robin
pagine: 227
Guillaume Apollinaire, artista irrequieto ma non ostile alle tradizioni, perennemente alla ricerca di forme nuove, mostra anch
Elogio della carezza. Trattatello poetico e sensuale su un senso dimenticato
di François Solesmes
editore: Robin
pagine: 131
Quando la lingua dell'amore, per quanto ricca, incespica nell'ineffabile, la mano le viene in soccorso: una carezza sapiente nel suo scorrere, nelle sue modulazioni, sogna un'eloquenza, un potere di suggestione che le parole non sempre possiedono. E il suo messaggio è immediato, universale. Quando la mano amorosa si fa paziente e sagace, sull'esempio di quella dello scultore, del vasaio, essa ravviva, disegna i contorni, rafforza una figura e le rende il suo lustro. Ingegnosa e per giunta persuasiva, essa solletica risposte, ingaggia assalti, fino a far entrare in gioco i meccanismi segreti che danno accesso dal di dentro alla meraviglia. Se è vero che il corpo amato è un'intera contrada, non è forse il mezzo più delicato per guadagnare ... il retroterra? In un'epoca in cui la tecnologia ci regala ogni giorno un senso illusorio di vicinanza, un poemetto poetico e sensuale su un senso dimenticato.
Il villaggio nella giungla. Amore e morte nella provincia orientale dell'impero britannico
di Leonard Woolf
editore: Robin
pagine: 287
Woolf scrisse "II villaggio nella giungla" subito dopo il suo ritorno in Inghilterra. Si tratta di una storia anti-imperialista, che narra le vicende di Silindu, un eccentrico indigeno proveniente dalla giungla di Hambantota, che uccide un capo del suo villaggio per gelosia e viene portato al cospetto di un uomo bianco, l'assistente governativo britannico per essere processato. Il romanzo è popolato di yakkas (diavoli) cingalesi, spiriti e superstizioni tribali, che Woolf non apprezzava. Ma egli, calandosi con partecipazione nell'animo del personaggio, traccia un ritratto di Silindu e della cultura cingalese nel suo complesso e riconosce che per regnare su Ceylon una potenza straniera abbia il dovere di conoscerla e rispettarla. Silindu viene impiccato secondo la legge dei colonizzatori, ma il lettore lascia il romanzo con la convinzione che Silindu abbia assassinato il capo villaggio per proteggere l'onore proprio e quello della sua famiglia, e che quella che è stata stroncata sia la vita di un uomo innocente.