Il realismo teleologico e metafisico di Raffaele Resta
(1876-1961) presenta ancor oggi elementi di novità,
in grado di concorrere al rinnovamento del sistema
formativo italiano, di contribuire alla precisazione
di contenuti utili per un’autentica paideia, di alimentare
un confronto costruttivo con il dibattito
pedagogico contemporaneo. Tra i motivi di palpitante
attualità, contenuti negli esiti più maturi della
pedagogia restiana, il presente volume aiuta a rilevare
l’uomo come sistema aperto; la definizione
dello statuto epistemologico della pedagogia; la
deontologia che, nella forma dell’axiologia, si tramuta
in teleologia; la pedagogia come filosofia
dell’educazione (considerazione dell’universale) e
come scienza dell’educazione (considerazione del
particolare). Siffatta impostazione permette di sottolineare
che per Resta il processo di perfettibilità
umana, coincidente con il passaggio dal farsi maestro
al far da maestro, trova la sua essenza nel -
l’educarsi al meglio di sé. A ciascuno è richiesto uno
sforzo perfettivo, per superarsi, istante dopo istante,
lungo il cammino migliorativo. Ciò sulla base di un
progetto esistenziale e di una costante corrispondenza
tra realtà e idealità, a cui tendere incessantemente,
per oltrepassare il finito ed elevarsi verso
il modello finale, l’Eterno.
Biografia dell'autore
Claudia Spina ha conseguito il dottorato di ricerca in
Claudia Spina ha conseguito il dottorato di ricerca in
Orientamento del processo formativo nell’Educazione
superiore presso l’Università degli Studi di Cassino e del
Lazio Meridionale (Dipartimento di Scienze Umane,
Sociali e della Salute), dove collabora con la cattedra di
Pedagogia generale. Ha pubblicato vari saggi su riviste
nazionali e il volume La famiglia luogo di costruzione
identitaria. Orientamenti pedagogici per educatori
(Roma 2012).