Il volume è dedicato al rex sacrorum,
una figura sacerdotale che, nonostante
la sua attestazione letteraria ed epigrafica
a Roma e in altre città dell’Italia
antica, non è stata finora oggetto
di una trattazione sistematica da
parte degli storici moderni.
La maggior parte dell’analisi verte sul
più documentato rex sacrorum di
Roma: del sacerdozio si ricostruisce
innanzitutto l’origine, avvenuta nel
momento del passaggio dall’ordinamento
monarchico a quello repubblicano;
quindi se ne ripercorre l’evoluzione
durante i secoli della repubblica,
specialmente nei rapporti con il
pontefice massimo, e dell’impero,
fino alla sua cancellazione in età cristiana;
infine, si offre un quadro complessivo
di tutte le cerimonie festive a
cui il rex sacrorum partecipava, da
solo o insieme al collegio dei pontefici.
Altra sezione è invece riservata allo
studio delle epigrafi che attestano
reges sacrorum nelle città italiche,
dalla latina Boville all’etrusca Fiesole,
senza peraltro trascurare la figura del
rex Nemorensis, qui riletta in chiave
politico-istituzionale: il risultato è
un’indagine che, superando la tradizionale
prospettiva romanocentrica,
ricostruisce la varietà di sviluppi a cui
andò incontro la regalità antica in
area tirrenico-laziale.
Biografia dell'autore
Edoardo Bianchi (Como, 1981) si è
laureato in Storia romana presso
l’Università Cattolica di Milano con
una tesi su Caligola, da cui ha tratto
un saggio pubblicato su MedAnt 2006.
Ha poi conseguito il dottorato di
ricerca in Storia antica presso l’Università
di Torino con una tesi sul rex
sacrorum, che è stata rielaborata per
la presente pubblicazione. Attualmente
continua ad occuparsi di storia
romana arcaica, concentrando la sua attenzione
sull’istituto dell’interregnum.