L’utilità di un approccio narrativo alle
problematiche etiche è evidenziata da
più parti e in più ambiti del dibattito
contemporaneo, benché non sempre in
maniera univoca, a motivo dell’ambiguità
semantica che il richiamo alla narrazione
può assumere.
Nel precedente Azione e narrazione.
Percorsi del narrativismo contemporaneo
(2008), Francesca Cattaneo, indagando
le origini del narrativismo in filosofia
della storia, considerava la narrazione in
quanto categoria epistemologica e ne
registrava il transito dall’ambito epistemologico
a quello pratico, sulla scorta
del nesso tra narrazione e azione umana.
Con quest’opera l’autrice accede a un
secondo livello di approfondimento del
nesso tra narrazione e azione, in cui
tematizza il ruolo della narrazione in
quanto categoria pratica e il suo transito
dall’ambito pratico a quello specificamente
pratico-etico, con particolare riferimento
alle proposte di Alasdair
MacIntyre, Iris Murdoch, David Carr,
Charles Taylor e Paul Ricoeur. Dal loro
confronto emerge un profilo teorico dell’etica
narrativa, di cui è vagliato il contributo
a una fondazione antropologica
della norma etica.
Tra le risorse dell’approccio narrativo si
segnalano l’esplorazione della soglia tra
antropologia ed etica – mediante la
tematizzazione della ‘vita come intero’,
concepita come unità narrativa – e l’approfondimento
del nesso tra universale
etico e storie di vita particolari; quale
limite di tale approccio, invece, si riconosce
la non-autosufficienza della narrazione
ai fini della fondazione etica.
Biografia dell'autore
Francesca Cattaneo (Cantù 1980) ha
conseguito il dottorato di ricerca in
Discipline filosofiche presso l’Università
Cattolica del Sacro Cuore di Milano,
dove nel 2005 le è stato assegnato il
premio «Massimiliano Ferrara» per la
migliore tesi di laurea sul tema della
ragion pratica degli anni 2003-2005. Ha
curato i lemmi «narrativismo» e «Hayden
White» in Enciclopedia Filosofica (Milano
2006); ha pubblicato il volume Azione e
narrazione. Percorsi del narrativismo contemporaneo
(Vita e Pensiero 2008) e il
saggio L’azione narrativa nel volume di F.
Botturi (a cura di), Prospettiva dell’azione
e figure del bene (Vita e Pensiero 2008).