La scoperta, avvenuta nel 1978, di un papiro egiziano contenente alcuni versi di epigrammi attribuibili al poeta latino Cornelio Gallo ha portato a far luce su aspetti della sua produzione, prima solo immaginati o arbitrariamente ricostruiti. Il ‘nuovo’ Gallo che ne risulta può realmente configurarsi come il capostipite della poesia elegiaca dell’età augustea, e non solo: egli appare come l’anello di congiunzione tra la precedente generazione neoterica e la produzione poetica a lui contemporanea.
Accanto all’indagine letteraria, questo libro riesamina criticamente tutte le testimonianze biografiche antiche, relative a Cornelio Gallo. In particolare, viene qui avanzata una nuova ipotesi interpretativa della definizione di Foroiuliensis poeta, con cui san Girolamo lo indica; essa trova spiegazione solo nel confronto con l’analoga menzione che compare in un’iscrizione, scoperta una trentina d’anni or sono, su due lati dell’obelisco vaticano di piazza San Pietro.
Biografia dell'autore
Gian Enrico Manzoni insegna Letteratura latina nella sede bresciana della Facoltà di Lettere dell’Università Cattolica. Ha pubblicato un saggio biografico-letterario sul poeta, forse bresciano, Elvio Cinna, individuandolo come vero iniziatore del movimento dei poetae novi. Il rapporto tra retorica e filosofia è oggetto di una sua indagine, applicata all’Institutio oratoria di Quintiliano. Inoltre, interessi di natura linguistica sono alla base di studi sulla lingua di Plinio il Vecchio, su quella degli Annales di Ennio e, in ambito greco, sulla fonetica del cipriota classico.