L’identità nel Medioevo si tradusse in precise
determinazioni giuridiche e s’innervò nell’ordinamento
sociale sia attraverso l’individuazione di
gruppi funzionali, come gli ordines, sia mediante
un fitto processo di osmosi tra forme religiose e
forme di vita sociale. La storia religiosa presenta
infatti un vasto campionario di esperienze tese
alla creazione di nuove identità collettive oppure
alla trasformazione di identità preesistenti, come
dimostra l’inesausta opera di fondazione di ordini
e famiglie religiose sempre in bilico tra l’esigenza
di ricorrere ai meccanismi ‘classici’ della stabilizzazione
istituzionale e la necessità di marcare la
novità della propria proposta cristiana rispetto alla
tradizione. Le avventure dell’identità sono state
esaminate anche tenendo presenti sia il mancato
riconoscimento di un autonomo statuto identitario,
come avvenne per esempio per i laici, sia la
costruzione di contro-identità come quelle dei
musulmani, degli eretici e degli ebrei. L’analisi dei
meccanismi di inclusione e di esclusione ha permesso
di chiarire come la civiltà medievale attinse
proprio alla religiosità, alle sue pratiche, ai suoi
linguaggi e alle sue risorse simboliche per definire
e rappresentare se stessa, elaborando una sintesi
assolutamente originale.
Scritti di: Cristina Andenna, Giancarlo Andenna, Mario Ascheri, Giles Constable, Nicolangelo D’Acunto, Cosimo Damiano Fonseca, André Habisch, Dominique Iogna-Prat, Timothy Johnson, David Luscombe, Gert Melville, Robert I. Moore, Hedwig Röckelein, Miri Rubin, Martial Staub, Rudolf Kilian Weigand.
Scritti di: Cristina Andenna, Giancarlo Andenna, Mario Ascheri, Giles Constable, Nicolangelo D’Acunto, Cosimo Damiano Fonseca, André Habisch, Dominique Iogna-Prat, Timothy Johnson, David Luscombe, Gert Melville, Robert I. Moore, Hedwig Röckelein, Miri Rubin, Martial Staub, Rudolf Kilian Weigand.
Biografia dell'autore
«Le Settimane internazionali della Mendola».
Nuova Serie (2007-2011), pur mantenendo l’antica
denominazione «Mendola», sono state diversamente
strutturate nella forma e nel contenuto
tematico. Gli incontri hanno una cadenza biennale
e sono articolati su tre giorni effettivi di lavoro.
Le relazioni di 30 minuti sono immediatamente
seguite da una discussione di altrettanti 30 minuti.
Sono ammesse cinque lingue europee: italiano,
tedesco, inglese, francese, spagnolo. Un argomento
di grande attualità quale il rapporto tra
Religiosità e civiltà viene sviluppato in tre incontri:
nel 2007 «Religiosità e civiltà: le comunicazioni
simboliche (secoli IX-XIII)»; nel 2009 «Religiosità e
civiltà: identità delle forme religiose (secoli XXIV)
»; nel 2011 «Religiosità e civiltà: interscambi e
interferenze (secoli X-XV)».
Giancarlo Andenna, Ordinario di Storia Medievale
e Direttore del Dipartimento di Studi Medioevali,
Umanistici e Rinascimentali presso l’Università
Cattolica di Milano e di Brescia, è componente del
Consiglio Direttivo del FOVOG (Forschungsstelle
für Vergleischende Ordensgeschichte) con sede
presso l’Università di Dresda e del Comitato di
Redazione della Collana «Vita Regularis». Dal 2003
è Direttore delle «Settimane Internazionali della
Mendola», per le quali ha avviato nel 2007 tre
incontri sul tema «Religiosità e civiltà». È componente
del Comité de Lecture dei «Melanges de
l’Ecole Française de Rome, Moyen Âge» e della
Redazione della «Revue Mabillon». È direttore della
rivista di Storia Ecclesiastica «Novarien.».
Tra le pubblicazioni più recenti: Storia della
Lombardia medioevale, 1999; Sanctimoniales
Cluniacenses. Studi sui monasteri femminili di
Cluny e sulla loro legislazione in Lombardia (XIXV
secolo), 2004; I giorni che hanno fatto la
Lombardia, 2007; I Cristiani e il favoloso Egitto.
Una relazione dall’Oriente e la Storia di Damietta di
Oliviero da Colonia, 2009.