«La patria di un uomo è il posto dove è nato», dice Brera. E il suo posto era la Lombardia. E fin qui è facile intendersi. Ma dove si ferma la sua Lombardia, dove pone i suoi confini e le sue dogane è più difficile da capire. Perché la Lombardia di Brera è una terra dalla geografia mobile. Brera amava la Storia, e in questo libro ce lo dimostra. I titoli dei capitoli del volume sono particolari ed eloquenti: Milano è maschio, Quando si andava alla Fiera alla scoperta del mondo con le scarpe della festa, Una squadra di scrittori pavesi vincerebbe il campionato, Ottavio Missoni, Mondine d'antan, Carlo Cattaneo, I gabbiani del Po, El nost panetton, C'era un legionario detto Fortunà, Fanfulla da Lodi. Un libro di ritratti, descrizioni, nostalgie, memorie d'autore, pubblicato quando le vicende politiche italiane propongono, tra gli argomenti di primo piano, il tema della Lombardia e dell'autonomismo regionale.
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Biografia dell'autore
Gianni Brera
Nato Giovanni Luigi l’8 settembre del 1919 a San Zenone Po, in provincia di Pavia, da Carlo e da Marietta Ghisoni, Gianni Brera è stato il più grande giornalista sportivo che l’Italia abbia avuto. Brera diede vita a uno stile giornalistico innovativo e moderno, basato su una feconda vena letteraria e narrativa. Introdusse numerosi neologismi, tuttora utilizzati in ambito sportivo e non. Gianni Brera seppe amalgamare in modo sapiente gli elementi della lingua italiana con quelli stranieri e con quelli tipici degli idiomi regionali, adottando giri di frase tipici della lingua lombarda. Si guadagnò a buon diritto il nomignolo di “Gran Lombardo”.