Tra le antiche famiglie di Milano, i Visconti di Modrone sono probabilmente il casato che con maggior convinzione e successo ha saputo interpretare le esigenze di rinnovamento del patriziato e la sua volontà di rimanere classe dirigente anche nell’età delle rivoluzioni. Partendo dalla vasta documentazione conservata nell’archivio della famiglia, gli studi raccolti nel volume illuminano tempi e forme della partecipazione delle élites nobiliari alla modernizzazione dell’economia e della società lombarda, in un protagonismo che ne compensava la riduzione del potere sul piano politico. L’analisi dei comportamenti e delle scelte dei Visconti di Modrone mette in luce la diversificazione degli investimenti, l’apertura all’industria e alla finanza e lo svolgimento di ruoli imprenditoriali senza trascurare la gestione attiva del vasto patrimonio fondiario e immobiliare, insieme alle più tradizionali strategie per la conservazione del casato al momento delle alleanze matrimoniali e delle successioni ereditarie. Ciò consentì ai duchi e ai loro consanguinei di giungere tra Otto e Novecento ai vertici della ricchezza privata milanese e di acquisire una crescente visibilità pubblica, legittimata anche dall’assunzione di nuovi ruoli e responsabilità sociali.
Biografia dell'autore
Gianpiero Fumi è professore associato di Storia economica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Ha condotto diversi studi sulle trasformazioni dell’economia lombarda e italiana tra Settecento e Novecento.
Il volume raccoglie contributi e note di Claudio Besana, Silvia A. Conca Messina, Alberto Cova, Gianpiero Fumi, Sara Margoni, Angelo Moioli, Emanuele Pagano, Chiara Perelli Cippo, Piero Rizzi Bianchi, Maurizio Romano, Alessandro Schiavi, Luigi Trezzi.