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Scveik a New York

Scveik a New York
Titolo Scveik a New York
Autore
Collana Contemporanea
Editore La vita felice
Formato
Formato Libro Libro
Pagine 207
Pubblicazione 2010
ISBN 9788877993328
Carte Cultura Carta del docente Acquistabile con Carte cultura o Carta del docente
 
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16,50
Inventato da Jaroslav Hasek durante la Prima guerra mondiale, Scveik è una vera e propria "maschera" moderna. Che cos'è una maschera? Più che un personaggio è un simbolo: è la personificazione di un modo d'essere, con dei tratti e una funzione che lo sciolgono da un tempo e da un luogo precisi per renderlo utilizzabile sempre e dovunque. Così è Scveik: uno stupidotto innocuo e bonario, sempre pronto ad adattarsi al mondo in cui si trova, anche il più negativo e opprimente, ma con un entusiasmo e una coerenza che finiscono con il mettere a nudo le contraddizioni di quel mondo, e portarlo alla rovina. E come uno "sciopera bianco", che applicando alla lettera un regolamento ne dimostra la stupidità e l'insostenibilità. Nel romanzo di Hasek, Scveik applica questa sua distruttiva tecnica di entusiastica obbedienza al vecchio regime austro-ungarico; Brecht lo ha poi utilizzato mettendolo a confronto con la macchina oppressiva del nazismo... Nel suo "Scveik a New York", Lunari lo fa rivivere (profugo dall'Europa comunista) nel mondo capitalistico e consumistico, dove tutto è a portata di mano. Gli acquisti a rate, per esempio: che cosa non si può fare, impegnandosi a pagare dieci dollari al mese fino a tutto il 3500, visto che il libero mercato te lo consente? Poi, naturalmente, qualche nodo viene al pettine: e Scveik finisce, con tutti gli Stati Uniti, nelle paludi del Vietnam...
 

Biografia dell'autore

Luigi Lunari

Luigi Lunari (Milano 1934). Laurea in Legge, diploma in common law, è stato anche giudice di pace. Studi musicali fino al corso di perfezionamento in direzione d’orchestra all’Accademia Chigiana. Vent’anni al Piccolo Teatro di Milano con Grassi e Strehler. Attività principale: drammaturgo. Negli anni ’60 scrive due testi per i Gufi: Non so, non ho visto, se c’ero dormivo e Non spingete, scappiamo anche noi. Nel 1991 scrive Tre sull’altalena, che dopo un trionfo al Festival di Avignone, è stata tradotta in 24 lingue, è correntemente rappresentata in tutto il mondo, e ha aperto la strada ad altri testi, quali Il senatore Fox, Nel nome del padre e Sotto un ponte lungo un fiume. Al di fuori dell’impegno drammaturgico ha scritto una Breve storia del teatro (Bompiani), una Breve storia della musica. Da Orfeo a Michael Jackson (San Raffaele) e tre romanzi: una saga storica su Hernan Cortés e la conquista del Messico (Rizzoli), un travolgente Il Maestro e gli altri (Carte Scoperte), e Scveik a New York (La Vita Felice). Presso BookTime ha pubblicato due tra le sue opere teatrali di maggior successo: Tre sull’altalena e Nel nome del Padre (tradotto in 6 lingue). Ha curato anche un rivoluzionario Elogio della Recessione, attribuendone prudentemente la paternità a un Anonimo Lombardo. Tra le sue più recenti pubblicazioni con BookTime: La Democrazia e Maria di Nazareth.

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