"La vecchiaia è una brutta bestia", si sente dire. Ma non solo; e non sempre. La vecchiaia può essere il momento di massimo splendore di una vita intera, vissuta pienamente in ogni sua età. Momento in cui la persona umana, ricolma di emozioni e di esperienza, "vede" un po' meglio tante cose, decantate nel tempo, e desidera che il frutto dolce e maturo non si perda. Vuole donarlo, metterlo a disposizione dei figli, dei giovani, di chi si affaccia adesso a questa avventura. La longevità diffusa, fenomeno recente nella storia dell.uomo e soprattutto crescente, per certi versi anche problematico e spiazzante, diventa quindi un patrimonio da custodire, da non lasciar disperdere. La longevità è il frutto di tante conquiste dell'umanità. È segno di civiltà. È una ricchezza preziosa soprattutto nel campo delle relazioni, essendo il collante naturale di una società dispersa, sbattuta di qua e di là da abitudini e idee disordinate, con le famiglie divise e indebolite dai molti impegni di una vita frenetica e confusa. Ma proprio perché culmine di una lunga vita, una vecchiaia di successo non ce la si inventa: longevi si diventa. Perché si raccoglie solo ciò che si è seminato. Una vecchiaia serena e piena la si costruisce da giovani e prima ancora da bambini.
Longevità. Una rivoluzione silenziosa

titolo | Longevità. Una rivoluzione silenziosa |
Autore | Marco Vitale |
Argomento | Letteratura e Arte Narrativa |
Collana | Il pane quotidiano, 5 |
Editore | ESD-Edizioni Studio Domenicano |
Formato |
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Pagine | 360 |
Pubblicazione | 2011 |
ISBN | 9788870947816 |