Pregare con il Salterio, nello stile d’Israele, di
Gesù, della Chiesa primitiva e dei Padri – come
ormai da cinquant’anni il Concilio Vaticano II
propone di fare – è impresa esaltante e impegnativa.
Bene lo sanno tutti coloro che ne
hanno fruttuosamente abbracciato la pratica
confidando nel fatto che «una comunità cristiana
perde un tesoro incomparabile se non
ricorre al Salterio, mentre scopre in sé una
forza insospettata, quando lo ritrova» (Dietrich
Bonhoeffer).
In questa prospettiva si pone il libro raccolto e curato da Maria Ignazia Angelini e Roberto Vignolo – già curatori nella stessa collana di Un libro nelle viscere. I salmi, via della vita (2011) – nel quale si cerca di accompagnare i lettori a una maggiore familiarità con i salmi, così che ognuno arrivi a pregarli «come se lui stesso ne fosse l’autore» (Cassiano). Questo invito a entrare attraverso la porta del Salterio «nei paesaggi dell’anima» – come recita l’evocativo titolo del volume – si snoda mettendo a fuoco alcune attitudini spirituali fondamentali che caratterizzano certi salmi: fiducia (Sal 23 e Sal 56), penitenza (Sal 50 e Sal 51), memoria (Sal 77). Ma si sofferma anche a richiamare le modalità in cui tradizioni ecclesiali antiche – in particolare la tradizione siriaca e quella dei padri del deserto – sollecitavano a «mettere il tuo cuore nel tuo salmo», per poi addentrarsi nella tematica più generale e cruciale dell’amore di Dio.
Il libro è dedicato al cardinal Martini (1927- 2012) che, lungo il suo ministero episcopale, dei salmi si è speso a insegnare la pratica quotidiana, mai banale, per l’alimentazione della vita cristiana. Un piccolo atto di riconoscente giustizia verso chi è stato testimone e maestro dell’arte di interrogarsi – di lasciarsi interrogare – in ascolto della Parola pregata.
In questa prospettiva si pone il libro raccolto e curato da Maria Ignazia Angelini e Roberto Vignolo – già curatori nella stessa collana di Un libro nelle viscere. I salmi, via della vita (2011) – nel quale si cerca di accompagnare i lettori a una maggiore familiarità con i salmi, così che ognuno arrivi a pregarli «come se lui stesso ne fosse l’autore» (Cassiano). Questo invito a entrare attraverso la porta del Salterio «nei paesaggi dell’anima» – come recita l’evocativo titolo del volume – si snoda mettendo a fuoco alcune attitudini spirituali fondamentali che caratterizzano certi salmi: fiducia (Sal 23 e Sal 56), penitenza (Sal 50 e Sal 51), memoria (Sal 77). Ma si sofferma anche a richiamare le modalità in cui tradizioni ecclesiali antiche – in particolare la tradizione siriaca e quella dei padri del deserto – sollecitavano a «mettere il tuo cuore nel tuo salmo», per poi addentrarsi nella tematica più generale e cruciale dell’amore di Dio.
Il libro è dedicato al cardinal Martini (1927- 2012) che, lungo il suo ministero episcopale, dei salmi si è speso a insegnare la pratica quotidiana, mai banale, per l’alimentazione della vita cristiana. Un piccolo atto di riconoscente giustizia verso chi è stato testimone e maestro dell’arte di interrogarsi – di lasciarsi interrogare – in ascolto della Parola pregata.
Biografia degli autori
Contributi di: M. Ignazia Angelini, Enzo
Bianchi, Gianantonio Borgonovo, Pietro
Bovati, Sabino Chialà, Lisa Cremaschi, Laura
Invernizzi, Luciano Manicardi, Roberto
Vignolo.