Nell'opera "Invidia e Gratitudine", pubblicata nel 1957, la celebre psicoanalista Melanie Klein condensa quarant'anni di lavoro psicodinamico con bambini e adulti. Il testo analizza in profondità lo sviluppo del rapporto primordiale del bambino con il suo primo oggetto, la madre, e individua nell'inevitabile situazione di dipendenza del neonato verso di lei la scintilla che accende l'invidia, costituzionalmente presente in ogni essere umano. L'amore e la gratitudine verso la madre sono dunque, in misura variabile, soffocati dalle fantasie distruttive e queste a loro volta impediscono al bambino di sperimentare pienamente sia la bontà della madre che la propria, ostacolando la costituzione di un oggetto interno buono che è il fondamento della sicurezza e della serenità interiori. La Klein non tralascia di considerare nei dettagli ogni possibile elaborazione dell' invidia, dei suoi derivati e dei relativi meccanismi difensivi, corredando le sue tesi con chiare esemplificazioni tratte da una ricca casistica di bambini e di adulti.
Invidia e gratitudine

Titolo | Invidia e gratitudine |
Autore | Melanie Klein |
Traduttore | L. Zeller Tolentino |
Argomento | Scienze Umane Psicologia |
Collana | Psicoanalisi e civiltà contemporanea |
Editore | Giunti Editore |
Formato |
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Pagine | 128 |
Pubblicazione | 2012 |
ISBN | 9788809773936 |
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