Vita e pensiero: Università/Repertori e pubblicazioni istituzionali
Storia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore
Le istituzioni - Volume V - I patrimoni dell'Università Cattolica
editore: Vita e pensiero
pagine: 660
Il V volume della Storia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore è stato pensato per consentire a un pubblico ampio di lettori di accostarsi ai patrimoni ‘materiali’ dell’Ateneo dei cattolici italiani. Va dunque alla ricerca di ciò che, nel corso del tempo, ha contribuito a formare un deposito di indubbia rilevanza e che si presenta sotto forma di un insieme variegato di oggetti e costruzioni. Sino ad ora si è raccontato di tale deposito in maniera settoriale, sottolineando, di volta in volta, qualcuno dei molti aspetti che lo compongono, si tratti delle opere artistiche e architettoniche, oppure dei reperti archeologici o, ancora, delle imprese editoriali della casa editrice dell’Ateneo. Questo volume offre un resoconto più complessivo, ma non meno circostanziato, che attesta l’entità e la qualità dei diversi beni conservati dall’Ateneo del Sacro Cuore. Le rassegne qui presentate sono precedute da alcuni saggi che analizzano le tradizioni culturali di cui il patrimonio dell’Ateneo è espressione, corredati da un ampio apparato iconografico che testimonia, con l’immediatezza delle immagini, la varietà e lo spessore dei depositi custoditi dall’Università Cattolica presso la sede milanese.
Risveglio
A cura di Pierluigi Lia
di Pino Pedano
editore: Vita e pensiero
pagine: 152
Risveglio è un progetto realizzato dall'Università Cattolica del Sacro Cuore, in collaborazione con il maestro Pino Pedano, in
Storia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore
Volume VI. Agostino Gemelli e il suo tempo
di Maria Bocci
editore: Vita e pensiero
pagine: 690
Il sesto volume della Storia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore pubblica gli atti del convegno "Nel cuore della realtà
Storia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. Le istituzioni
Vol. IV. Per una comunità educante. La formazione e la didattica
di Aldo Carera
editore: Vita e pensiero
pagine: 792
Dalle proprie origini l’Università Cattolica del Sacro Cuore ha ricavato elementi di unicità che trovano in buona parte sintesi nella chiave di lettura proposta dal titolo di questo volume. Le esperienze formative e didattiche, intese come «comunità educante», erano costitutive delle intenzioni e delle realizzazioni originarie del fondatore Agostino Gemelli. Segnate dal tempo storico che le ha accolte, esse si sono impresse nell’identità dell’Ateneo e valgono oggi – novant’anni dopo – come essenziale meta di quella riflessione su di sé propria delle istituzioni sociali solidamente conformate e dotate di attitudini dinamiche.
L’Università dei cattolici italiani, nata per incidere sulla società nazionale e come concreta manifestazione della libertà di insegnamento, non ha mancato di protagonismo nelle discontinuità novecentesche dovute al riconoscimento giuridico (1924), alla crescita di iscrizioni negli anni Trenta e, con il secondo dopoguerra, all’affermazione della scolarizzazione di massa e alla ristrutturazione degli assetti sociali e politico-
istituzionali del Paese. In questo arco di tempo, l’Università, nata e identificabile come «figlia della Chiesa», si è accostata alla crescente specializzazione del sapere e delle conoscenze scientifiche dando riscontro, con le proprie specificità, al portato della modernizzazione sul mondo cattolico pre e post-conciliare.
Nello squilibrato sistema di potere e nelle labili consistenze culturali italiane di inizio Novecento padre Gemelli leggeva l’esigenza di una formazione d’élite, capace di preparare giovani solidi nei valori e nelle competenze, così come voleva l’audace intenzione di poche anime elette che si sarebbe realizzata grazie a una provvidenziale mobilitazione popolare a compimento dell’intenso lavorio in campo educativo e scolastico
svolto dai cattolici nel corso del XIX secolo.
La risoluta scelta iniziale di limitarsi alle facoltà considerate più coerenti con le esigenze dell’uomo e della società moderna si è tradotta in formule didattiche connesse direttamente alla ricerca scientifica e al dialogo tra le discipline. Il rapporto diretto con i docenti e l’attività dei laboratori erano confacenti alle piccole classi accolte nel 1921 dall’ex convento degli Umiliati in via Sant’Agnese, sede originaria dell’Ateneo. Sin da quel primo anno l’impegno educativo fu pervaso dall’assidua cura dello stesso Rettore nella qualificazione dell’offerta
didattica e nel sostegno pastorale e spirituale ai giovani iscritti. I rapporti con il mondo cattolico vennero ben presto intensificati su più piani: tramite gli aiuti economici per i giovani meritevoli ma in condizioni disagiate; valorizzando l’apporto delle esperienze associative esistenti e costituendone di nuove; realizzando i primi cicli di conferenze e di lezioni proposte a chiunque avesse interessi culturali, non solo agli studenti. L’8 dicembre 1932 Gemelli tenne il discorso di apertura del primo anno accademico negli attuali edifici monumentali di piazza
Sant’Ambrogio. Nel breve giro di pochi anni la dimensione nazionale dell’Ateneo si sarebbe rafforzata con l’apertura del collegio maschile Augustinianum (1934) e del collegio femminile Marianum (1936). La comunità della Cattolica non tardò dunque a proporsi al Paese nella sua concreta e articolata identità educativa per ampliarsi in seguito con nuove facoltà e in nuove sedi. Da allora nei chiostri bramanteschi il tempo è corso, portatore di quel travaglio che Gemelli ebbe a costante riferimento delle proprie azioni: la crisi dell’università, l’emergenza educativa diremmo oggi, come deficit strutturale nella storia di questo Paese, costante richiamo
a responsabilità cui i cattolici non potevano sottrarsi. Un lascito cui non fu facile uniformarsi con spirito innovativo dopo la scomparsa del primo rettore (1959) in tempi segnati, nell’intero mondo occidentale,
dalla spinta sociale al cambiamento e, per i cattolici, dal Concilio Vaticano II.
Ad Fontes
In 'Cattolica' si entra nella storia per fare storia
editore: Vita e pensiero
pagine: 88
"Poche parole di presentazione di questo volumetto, che introduce alla vita dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. Come recita il motto che abbiamo scelto, la nostra Università non nasce per decreto burocratico, ma dalla passione di uomini grandi, che hanno creduto l'incredibile, che hanno osato l'impossibile. Sarebbe una intollerabile mortificazione ridurre questo miracolo della Provvidenza a luogo di fornitura di diplomi. Si entra in una storia... per fare storia". (dalla Presentazione di Mons. Cesare Lanza)