Bompiani: I grandi tascabili
Men and cartoons. Ediz. italiana
di Jonathan Lethem
editore: Bompiani
pagine: 151
Nove racconti di eroi dei fumetti che incontrano gente comune, detective improvvisati e universi in cui l'umanità è confinata a vivere nelle auto. Nove storie narrate con una vena poetica, un humor surreale e una irrefrenabile tendenza alla critica sociale senza pedanteria. Una varietà di situazioni e stili che spaziano dal fumetto e i B movie alle opere più ispirate di Borges e Kafka, tutte accomunate dall'intensità e dall'estro creativo di Lethem. I lettori che già lo conoscono ritroveranno uno stile originalissimo, per i nuovi lettori costituirà un biglietto da visita di uno dei più ironici e dotati scrittori contemporanei.
La pioggia deve cadere
di Michel Faber
editore: Bompiani
pagine: 263
Una supplente che scopre attraverso i temi degli allievi che la vecchia insegnante era stata uccisa dal marito in classe davan
Come il volo di un colibrì
di Giovanna Grignaffini
editore: Bompiani
pagine: 347
Una grande casa avvolta nel silenzio dei boschi dell'Appenino emiliano e cinque persone, le cui vite vengono trascinate dalla storia misteriosa e drammatica di una grande attrice del secolo scorso, Marilyn Monroe. Il progetto comune di realizzare un film su Marylin si trasforma in un'occasione per un'indagine su una donna imprigionata nel ruolo di simbolo, mito o icona. Attraverso una scrittura ricca di punti di vista diversi emergono le testimonianze, le prove, le dicerie ma anche le parole in prima persona di Marilyn Monroe. Eppure tutto questo non basta, la verità sembra allontanarsi e perdersi in un gioco di specchi, fatto di congetture e calcoli. E allora, che fare? Tornare a sognare, forse. E lasciare aperta la possibilità di esprimere ancora un desiderio quando muore una stella...
Immagini del tempo. Da metropoli a cosmopoli
di Franco Rella
editore: Bompiani
pagine: 320
La metropoli è fatta di accelerazioni e vuoti abissali, in cui il moto vorticoso del tempo sembra d'improvviso congelarsi nell'immagine di una natura morta, in una silente piazza di De Chirico. Questo libro racconta l'emergere di diverse immagini del tempo, di diverse strategie attraverso cui si è cercato di dominarlo e di averne ragione. Ma via via che ci avviciniamo ai nostri anni, la metropoli si trasforma nella città odierna, in cui penetrano gli esclusi che premevano sui suoi confini, in cui risuonano voci fino ad ora inaudite. È la complessità della vita metropolitana, il suo "adesso", il suo tempo, o meglio i suoi tempi, che trasformano la metropoli in cosmopoli, lo spazio di cui non è possibile tracciare confini. Cosmopoli non è nemmeno più New York o Parigi o Londra o Tokyo. È l'Occidente della globalizzazione, e forse la Siria, la Libia, l'Isis non sono il suo altro, ma la sua banlieue anch'esse Occidente, dunque - in cui in frammenti convivono molti tempi, molte istanze, molte storie aprendo ai conflitti e alle tensioni che caratterizzano il nostro tempo, questo nostro tempo estremo, che assomiglia sempre più ad un vero e proprio passaggio d'epoca.
Rex
di Giulio Massobrio
editore: Bompiani
pagine: 538
1938. Nancy, una giovane e affascinante archeologa e cacciatrice di opere d'arte americana, scova un'antica pergamena di epoca romana che disegna un labirinto di grotte sotterranee. Anche i nazisti cercano la pergamena, che non deve assolutamente cadere nelle mani degli alleati: Hans Keller astuto e fanatico agente segreto di stanza a Genova ha il compito di recuperarla e uccidere chiunque ne conosca l'esistenza. Nancy, temendo che la pergamena possa esserle rubata, ne fa fare una copia, quindi, a bordo del transatlantico Rex salpa da Genova alla volta degli Stati Uniti. Sul Rex, in un luogo dove a nessuno verrebbe mai in mente di cercarlo, nasconde l'originale della pergamena. Hans Keller si impadronisce dunque della copia, non sospettando il trucco escogitato da Nancy. 1944. I nazisti scoprono lo stratagemma di Nancy e danno il via a una caccia affannosa che attira l'attenzione degli Alleati, i quali incaricano Martin Davies, agente segreto e storico dell'arte di padre inglese e madre italiana, di seguire le tracce di Nancy e capire dove la mappa si nasconde. Il nazista Hans Keller deve evitare lo stesso errore di sei anni prima, e entrare definitivamente in possesso della pergamena. Tra i vicoli quasi gotici di Genova, a bordo del leggendario transatlantico Rex, fino a Trieste Giulio Massobrio dà vita a una fulminante caccia al tesoro, un thriller dove l'onore, l'arte, l'archeologia, l'amore, la morte si sfidano senza esclusione di colpi.
Storia di Karel
di Antonio Pennacchi
editore: Bompiani
pagine: 367
La Colonia è un lembo di terra ai confini della galassia. I suoi abitanti, pochi, nel deserto e lontani dal mare, sono costretti a vivere secondo princìpi ferrei. Tutto è regolato da un fantasmagorico potere, invisibile, globale e realissimo, quello della Federazione. Sui giorni e le ore dei coloni aleggia un clima plumbeo talvolta interrotto dai rari e improvvisi quanto fugaci arrivi di un circo. Due divieti assoluti vigono sui coloni: non possono far uso di tabacco e utilizzare petrolio. A spezzare questo clima, a infrangere le due proibizioni, pensano tre bambini in fuga e una donna curiosa e vagheggiante di nostalgia per suo padre. Basterà poco per risvegliare l'ingegnosità, la brama di conquista e di progresso - in realtà mai sopiti del tutto - dei coloni, e il loro desiderio di ribellione. Antonio Pennacchi torna al romanzo con uno sguardo sul futuro che si abbatte impietoso sul nostro presente dimesso e depresso, per lanciare un grido di speranza; e riesce ad animare un mondo fantastico, popolandolo di personaggi indimenticabili, malinconici, sognatori, burberi, eccessivi, sempre e comunque troppo umani: dall'intellettuale Karel all'inventore Foost, dal reverendo Jacob alla flessuosa Ursula, da Erika che ha un marito in cerca di miniere perdute a Sophie, che dal marito è stata abbandonata. "Storia di Karel" ha tutta la sensibilità romantica di Antonio Pennacchi, impiantata in un mondo che rende omaggio ai grandi autori della fantascienza, e non solo.
Il vessillo britannico
di Imre Kertész
editore: Bompiani
pagine: 168
"Tre sorprendenti racconti dello scrittore ungherese Imre Kertész, Premio Nobel per la letteratura nell'anno 2002. L'autore dà voce alle sofferenze del dopoguerra svelando menzogne, viltà, schiavitù volontarie e un astuto, inappellabile, interminabile sopruso. Ma la sua letteratura è rivolta all'uomo, all'osservazione dell'individuo attonito ed esposto a tutto, disperatamente resistente a tutto ciò che è corrotto, marcio, dedito al male. Quella di Kertész è grande letteratura, da vari punti di vista: dei temi, dello stile, del linguaggio e dei meccanismi narrativi. Il suo scetticismo è un vero atto di fiducia nell'umanità." (Giorgio Pressburger)
Caino. L'ultimo manoscritto
di Rezzori Gregor von
editore: Bompiani
pagine: 214
Pubblicato postumo in Germania nel 2001, Caino" è l'ultima opera di Gregor Von Rezzori e rappresenta una ipotetica "continuazi
Il razzismo spiegato a mia figlia
di Tahar Ben Jelloun
editore: Bompiani
pagine: 186
Nella prima edizione di questo fortunato volume (1998), che ha venduto oltre 200.000 copie, uno scrittore spiegava alla sua bambina di dieci anni che cose il razzismo, come nasce, perché è un fenomeno così tristemente diffuso, dando vita a un dialogo capace di trascendere i confini dell'occasione intima e famigliare e porsi come lezione di vita per tutti i lettori. Sono passati ormai più di dieci anni dal libro di allora, ma il problema del razzismo non ha fatto che aggravarsi. Da una parte l'inasprirsi del terrorismo islamico ha rafforzato un clima di sospetto sempre più forte, dall'altra l'aumento dell'immigrazione ha progressivamente cambiato il paesaggio europeo, rendendolo sempre più multiculturale. In questo nuovo contesto, il razzismo si è banalizzato: non fa più scandalo. Questo è il fattore più grave che Ben Jelloun vede nei razzismi degli ultimi anni - e l'Italia non ne è esente, anzi. Sono numerosissimi gli episodi di questo tipo che l'autore ricorda e commenta. Rivolgendosi con questa nuova edizione anche agli adulti che educano i nostri figli, Ben Jelloun li invita dunque a stare all'erta: la convivenza si impara, è un fatto di educazione, e se gli adulti dei prossimi anni non apprenderanno oggi, da bambini, questa lezione, la vita sarà molto difficile per tutti.
Dei gatti e degli uomini
di Patricia Highsmith
editore: Bompiani
pagine: 102
Si racconta che quando ascoltò il famoso appello di John Fitzgerald Kennedy alla radio nel 1961 - "Non chiedete che cosa il vostro paese può fare per voi; chiedete che cosa potete fare voi per il vostro paese" - Patricia Highsmith si alzò, andò in cucina, e diede da mangiare ai suoi gatti. Per la regina del thriller, i gatti non sono stati solo compagni di vita, ma irresistibili tentazioni letterarie: i testi raccolti in questo volume illuminano con le tinte del giallo animali apparentemente innocenti, in realtà diabolici eredi dei felini che hanno imperversato a più riprese nella storia della letteratura, sulla scia di Poe, Colette, Bulgakov e molti altri. "I gatti hanno sempre un che di malizioso dietro le loro espressioni composte" scrive Patricia Highsmith, e inseguendo quello sguardo misterioso ci regala un'indagine sorprendente sul rapporto che gli uomini hanno con i loro amici più infedeli.
Il testamento di Maria
di Colm Tóibín
editore: Bompiani
pagine: 99
Con una voce insieme tenera e piena di rabbia, "Il testamento di Maria" racconta la storia della Vergine, la storia di un evento sconvolgente che ha portato a un grande dolore. Per Maria, Gesù è un figlio perduto. E ora che, anziana, vive in esilio e nella paura, cerca di mettere insieme i ricordi dei fatti che hanno portato alla sua fine. Per lei Gesù era una persona vulnerabile, da proteggere, circondato da uomini che non le ispiravano alcuna fiducia. Da lontano ha assistito al suo "successo", fino al capovolgimento degli eventi: i giorni del processo e della passione. Quando la sua vita comincia ad acquisire la risonanza del mito, Maria decide di rompere il silenzio che circonda l'accaduto. Nel suo sforzo di dire la verità in tutta la sua complessità, emerge la sua statura morale, insieme a tutta la sua umanità di madre.