Bompiani: Narratori stranieri
Manaraga. La montagna dei libri
di Vladimir Sorokin
editore: Bompiani
pagine: 224
Carré di agnello con Don Chisciotte, bistecca di tonno con Moby Dick, manzo di Kobe con L'adolescente
Canto di Natale
di Charles Dickens
editore: Bompiani
pagine: 176
Ebenezer Scrooge, i fantasmi del Natale Passato, Presente e Futuro, la famiglia Cratchit, Londra imbiancata dalla neve, echegg
Ragazzi d'oro
di Sonya Hartnett
editore: Bompiani
pagine: 220
Colt, dodici anni, e il fratellino Bastian si sono appena trasferiti in un nuovo quartiere e subito diventano magneti per i loro coetanei. Sono belli, simpatici, pieni di giochi e pronti a condividerli. Colt è forse l'unico a sapere il perché di quell'ennesimo trasloco e le ragioni per cui il padre Rex, un dentista bello come un attore, è così gentile con i suoi nuovi amici. Freya, anche lei dodici anni, è la figlia maggiore di una famiglia dominata da un uomo violento e inaffidabile e ha bisogno di una figura maschile in cui credere. Ma forse Rex non è la risposta. Un romanzo teso e feroce, raccontato da vari punti di vista per cui ciascuno vede la sua verità, o la parte di verità che vuole vedere.
Le afflizioni
di Vikram Paralkar
editore: Bompiani
pagine: 134
Un bibliotecario molto anziano sceglie Máximo, giovane nano farmacista dal volto deforme, come suo allievo ed erede per affidargli l'Encyclopædia medicinæ, libro che custodisce il sapere su tutte le malattie che affliggono l'umanità. In esso tutti i mali sono manifestazioni esteriori di difetti morali, vizi, o semplicemente della miseria umana: dal Morbus geographicus, che si cura solo trovando il posto giusto in cui stare, all'Afflizione di Mnemosyne, in cui la memoria diventa prodigiosa, ma a scapito di tutte le altre facoltà; dal Corpus fractum, in cui chi ne è affetto assorbe tratti fisici di persone cui ha fatto torto trasformandosi in un mostro composito, all'Amnesia hystrionis, in cui gli attori perdono la memoria guadagnando così il gusto di scoprire come nuove le opere che ormai conoscevano fino allo sfinimento. Come Máximo scoprirà presto, la medicina può rivelarsi ben più di quel che pensava. "Le afflizioni" è un compendio magico di pseudo-malattie, un'enciclopedia di medicina arcaica compilata da uno scienziato contemporaneo. A poco a poco questi mali bizzarri o mistici arrivano a comporre il quadro di una lotta eterna: quella tra l'umano desiderio e i limiti dell'esistenza corporea.
L'astragalo
di Albertine Sarrazin
editore: Bompiani
pagine: 187
Patti Smith aveva venturi anni e molta fame quando in una libreria del Greenwich Village comprò per 99 cent un libro che le avrebbe cambiato la vita. Questo. "La mia Albertine, come l'ho adorata! I suoi occhi luminosi mi hanno fatto strada nel buio della mia giovinezza." La sua Albertine assomiglia molto ad Anne, la protagonista dell'"Astragalo": in fuga dalla prigione, si lascia cadere da un muro e si frattura il piede. A salvarla è Julien, anche lui in fuga dalla giustizia per reati di poco conto, e insieme partono lasciandosi il mondo alle spalle. La paura di essere catturati, il ricordo dei giorni passati in cella, la claustrofobia dei rifugi improvvisati, l'orizzonte che si contrae: ogni dettaglio viene descritto con violenta precisione. L'"astragalo" è apparso sulla scena letteraria francese nel 1965. Il suo stile intenso e feroce, una novità assoluta per quegli anni, possiede la vitalità di un piccolo ruvido classico.
Divorzio alla cinese
di Zhenyun Liu
editore: Bompiani
pagine: 287
Li Xuelian, sposata con Qin Yuhe, è incinta del loro secondo figlio. Una buona notizia? Non in Cina, dove la legge del figlio unico li renderebbe due criminali. Non c'è altra scelta che divorziare prima della nascita del bambino. "Appena il bambino sarà registrato all'Anagrafe, ci risposeremo. Non c'è nessuna legge che vieta a una coppia con un figlio ciascuno di sposarsi." Tutto perfetto, tutto calcolato, se non fosse che dopo il divorzio Qin sposa un'altra donna che aspetta un altro figlio. Folle di rabbia Li corre da un giudice per spiegare come stanno davvero le cose, ma è solo l'inizio di un'aspra battaglia contro l'intero partito e le sue dinamiche. Una commedia assurda e divertente, ma anche un duro atto d'accusa contro la legge del figlio unico e una critica frontale al sistema corrotto della Cina. "Divorzio alla cinese" è un romanzo satirico, tagliente e ironico.
Legami feroci
di Vivian Gornick
editore: Bompiani
pagine: 195
Due donne camminano per le strade di New York. Due donne come tante: una madre e una figlia che ricordano il passato e inevitabilmente si scontrano. Poche volte, però, ci è dato di ascoltare da vicino una conversazione tanto intima, ma qui è possibile perché la figlia è Vivian Gornick e "Legami feroci" è il suo primo memoir, un libro diventato di culto e annoverato tra i più significativi del suo genere. È lei che ripercorre una vita segnata dalle continue lotte per l'indipendenza dalla madre, quella che le cammina accanto, intelligente pur se non istruita, prigioniera della perdita prematura del marito ma determinata ad affermare ancora e ancora il suo ruolo di leader non solo in famiglia, ma anche nella piccola comunità dove per anni hanno vissuto. Arguta, feroce, stravagante, questa madre è una gigantessa domestica con cui il confronto è sempre estremo. Vivian Gornick racconta in rigoroso disordine la sua vita con e contro una donna ingombrante, difficile, certo indimenticabile, in un libro che, come scrive Jonathan Lethem nella sua introduzione, "chiama l'applauso che si deve all'opera di un tecnico sopraffino."
La strada verde
di Anne Enright
editore: Bompiani
pagine: 319
Rosaleen Madigan è una donna forte, forse troppo, un'irresistibile matriarca irlandese da cui prima o poi bisogna allontanarsi, se si vuole sopravviverle. Dei quattro figli solo Constance è rimasta nella contea di Clare, presa nelle spire di una vita troppo prevedibile; gli altri hanno cercato di sfuggire alla personalità ingombrante della madre, ma non è detto che ci siano del tutto riusciti. Dan l'inquieto ha scelto New York e il mondo eccentrico dell'arte; Emmet è arrivato fino in Mali, dove l'impegno rigoroso sul fronte umanitario non compensa l'incompiutezza di una vita sentimentale fatta di strade non prese; Hanna ha tentato senza successo la carriera di attrice a Dublino. Richiamati a casa per quello che potrebbe essere l'ultimo Natale condiviso Rosaleen, rimasta sola, ha deciso di liberarsi della dimora di famiglia -, dovranno fronteggiare se stessi cresciuti, misurarsi con desideri ancora accesi e aspirazioni appassite, ma soprattutto non potranno più eludere lo scontro con una madre che in un gioco di sguardi giudicanti, silenzi e improvvise asprezze riesce a trascinarli indietro nel tempo, a quello che erano e per lei sono rimasti: bambini per sempre, prigionieri di un'infanzia eterna pronta a rivivere nel momento in cui tornano tutti insieme, domati e definiti dal suo sguardo implacabile.
La tormenta
di Vladimir Sorokin
editore: Bompiani
pagine: 198
Platon Il'ic Garin, medico di provincia, cerca disperatamente di raggiungere il villaggio di Dolgoe, dove una misteriosa epidemia sta decimando la popolazione. Ha con sé il vaccino, ma il suo percorso è ostacolato da una tempesta di neve impenetrabile. Riesce a trovare un passaggio di fortuna, ma il viaggio, che dovrebbe durare solo poche ore, diventa un'esperienza quasi onirica, una spedizione fitta di incontri straordinari, fughe disperate, visioni confuse e avventure amorose in un paesaggio che deve molto alle campagne russe descritte da Cechov. "La tormenta" è un'opera che mescola sensibilità avanguardista e gusto per il grottesco, e nel solco di Lev Tolstoj ci offre un ritratto potente della Russia di oggi.
Il libro di Aron
di Shepard Jim
editore: Bompiani
pagine: 200
Aron è un ragazzo ebreo che, alle soglie della Seconda guerra mondiale, cerca di sopravvivere con mille espedienti nel ghetto
Il caso Meursault
di Kamel Daoud
editore: Bompiani
pagine: 130
"Ti riassumo la storia prima di raccontartela: un uomo che sa scrivere uccide un arabo che quel giorno non ha neppure un nome - quasi l'avesse lasciato appeso a un chiodo prima di entrare in scena -, e poi comincia a spiegare che è tutta colpa di un Dio che non esiste e di ciò che ha capito sotto il sole e per il fatto che la salsedine lo costringe a chiudere gli occhi. Perciò l'omicidio rimane un atto assolutamente impunito e non è un delitto poiché non esiste legge fra mezzogiorno e le due, fra lui e Zoudj, fra Meursault e Moussa. E in seguito, per settant'anni, tutti si sono adoperati a fare sparire in gran fretta il corpo della vittima, a trasformare i luoghi dell'omicidio in un museo immateriale e a discorrere sul significato del nome dell'assassino. Che cosa significa Meursault? "Morto solo"? "Morto sciocco"? "Non muore mai"? Per mio fratello, invece, in tutta questa storia non è stata spesa neppure una parola. E tu, come tutti quelli prima di te, hai preso una cantonata. L'assurdo lo portiamo sulle spalle o nel ventre delle nostre terre io e mio fratello, non quello là."