Clinamen: Philosophia
Marx o del desiderio
di Antonio Giordani
editore: Clinamen
pagine: 74
Come mette in evidenza Antonio Giordani, in questo agile e rigoroso studio, Marx è distante da ogni nostalgia e da ogni static
La voce e l'origine. Estetica e musicologia evolutiva
di Gian Mario Quinto
editore: Clinamen
pagine: 100
I singoli linguaggi artistici possono dire ancora molto circa le sorgenti dei processi simbolici nella nostra specie
La mente e il paradigma neuropsicoanalitico. Studio su Mark Solms
di Emanuele Dell'Atti
editore: Clinamen
pagine: 74
In questo libro, che ha ad oggetto specifico la ricerca di Mark Solms, si prendono in esame le radici storiche della neuropsic
Schopenhauer. Esperienza metafisica del mondo
di Fabio Bazzani
editore: Clinamen
pagine: 416
Schopenhauer non usa mai il termine nichilismo ma assai prima di altri, e assai meglio di altri, intuisce, enuncia e rappresen
Per una filosofia concreta. Alle radici del pensiero di Marcuse
di Renata Bascelli
editore: Clinamen
pagine: 132
L'esigenza di una "filosofia concreta" è il motivo che ispira costantemente la riflessione di Marcuse, dai primi scritti, che
Evanescenza del tempo. L'esperienza del sé
di Fabio Bazzani
editore: Clinamen
pagine: 200
Le tradizionali interrogazioni sul tempo danno per scontato un qualcosa che scontato non è: la legittimità stessa di tali inte
Genealogia della teoria critica. Adorno tra Hegel e Kant
di Simone Cavallini
editore: Clinamen
pagine: 196
Maestro della declinazione più intransigente di critica sociale, Adorno insegna a leggere e a riconoscere la violenza connatur
Soggetto e mondo nel cinema di Pasolini
di Paolo Landi
editore: Clinamen
pagine: 134
Molto probabilmente i film di Pasolini sono tra quelli che racchiudono la dimensione filosofica più vasta e profonda di tutta
L'uno e il molteplice
di Paolo Landi
editore: Clinamen
pagine: 342
Il pensiero di Parmenide, ben oltre la lettura che Heidegger ne fornisce, rappresenta un germe che si sviluppa e cresce fino al sistema hegeliano. È in questo arco di tempo che l'uno trova il proprio orizzonte più vasto, la sintesi stessa di tutte le variazioni fondamentali del classico. Ma al di là degli estremi e della possibile ricostruzione della serie degli intermedi, è possibile tracciare un originale disegno dell'uno grazie alle figure e ai modi di espressione propri della riflessione di Husserl e del suo lascito fenomenologico. E in ossequio della dignità profonda del presupposto, è anche possibile vincolare l'indagine sull'uno ai limiti di quell'esperienza che quotidianamente compiamo, senza dimenticare lo scarto della speculazione e i suoi obblighi problematici, che non si limitano ad un'attenzione verso l'istanza di una conferma, bensì che frequentemente vengono situandosi nella prospettiva di un oltrepassamento. Così una dottrina fenomenologica dell'esperienza e del tutto che l'autore ha perseguito in altre opere, ancora una volta si trova ad attingere al paradosso inerente al rapporto tra il tutto e il non essere che lo delimita, alla questione della dicotomia tra interno ed esterno, e ad un prospetto monadologico nel quale il molteplice sembra addirittura trionfare. Nel presente lavoro, gli scorci forniti dai temi in questione riguardano l'indice mobile di una correlazione fra l'uno e il molteplice, che si profila in modo costante generando contesti aperti.
Etica e potere
di Fabio Bazzani
editore: Clinamen
pagine: 102
Non può esservi morale se non vi è un sentimento di reazione alla "logica" di questo mondo, ma non può esservi un sentimento di reazione se gli individui sono privi di senso morale. La "logica" morale è oppositiva alla "logica" di questo mondo: è sempre un "sentire diverso" per un "agire diverso". La morale è tale solo se entra in tensione con il presente. Altrimenti è semplice amministrazione di questo presente, una delle tante declinazioni del potere che questo presente governa, una delle tante forme ideologiche di ripetizione della logica del mondo, una delle tante figure di sapere istituzionalizzato ed accademicamente disciplinato. In questo studio di Fabio Bazzani, la prospettiva etica delineata ha valenza "essenziale", ontologica, in quanto radicata in una dimensione non soggetta alle configurazioni storiche ed epocali di "questo mondo", ed in quanto apertura ad un senso fondativo, di per sé antagonistico di ogni etografismo avalutativo e di ogni risolversi di questo in ideologia di potere.
La coscienza, gli stati di cose e gli eventi
di Landi Paolo
editore: Clinamen
pagine: 320
La presunzione di cogliere una verità assiomatica, rispetto alla quale l'umanità rimarrebbe all'oscuro, rappresenta una deform