Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

DeriveApprodi: DeriveApprodi

Stanno tornando. I foreign fighters jihadisti raccontati dalle loro madri

di Giulia Cerino

editore: DeriveApprodi

pagine: 137

«Hanno tra i 16 e i 26 anni e sono immigrati di seconda e terza generazione
15,00

Il potere ai soviet. L'ombra dell'ottobre '17 e la democrazia diretta

editore: DeriveApprodi

pagine: 174

Il 1917, la Rivoluzione sovietica: una pratica di democrazia radicale, diretta e consigliare, che si dà forma espressiva nei s
15,00

Quarant'anni contro il lavoro

di Franco Bifo Berardi

editore: DeriveApprodi

pagine: 377

Franco Berardi è noto come «Bifo» da quando, nel 1977, fu accusato di essere tra i principali responsabili dell'«insurrezione
22,00

La rivoluzione è finita, abbiamo vinto. Storia della rivista «A/traverso»

di Luca Chiurchiù

editore: DeriveApprodi

pagine: 204

«Perché rileggere "A/traverso" oggi, a quarant'anni esatti dal Settantasette? "Leggere A/traverso è impossibile
18,00

Gioventù ribelle a Londra. Dai teddy boys alla psichedelia (1956-1967)

di D'Alessandro Ruggero

editore: DeriveApprodi

pagine: 134

La gioventù come categoria (sociale, politica, commerciale, culturale) nasce a Londra tra il 1956 e il 1967
15,00

Al cuore delle cose. Scritti politici (1967-1989)

di Fachinelli Elvio

editore: DeriveApprodi

pagine: 250

Una psicanalisi della domanda invece che della risposta: questo fu in sintesi l'indirizzo che perseguì Elvio Fachinelli nella
18,00

Fugitive days. Memorie dai Weather Underground

di Ayers Bill

editore: DeriveApprodi

pagine: 334

Molti erano studenti, altri erano hippy, freak e gente di strada, alcuni erano intellettuali, altri anarchici, ribelli, social
22,00

Polizia della frontiera. Frontex e la produzione dello spazio europeo

di Campesi Giuseppe

editore: DeriveApprodi

pagine: 236

Nel 2005 nasce l'agenzia europea Frontex, cui è stato affidato il difficile compito di coordinare l'attività di controllo dell
17,00

Ni vivos ni muertos. La sparizione forzata in Messico come strategia del terrore

di Federico Mastrogiovanni

editore: DeriveApprodi

pagine: 174

Oltre 30.000 sono le persone scomparse in Messico dal 2006 a oggi. Desaparecidos dei quali non si sa più niente, a volte ritrovati morti e orribilmente mutilati, a volte mai denunciati come scomparsi e sistematicamente mai cercati dalle autorità pubbliche. Che succede in Messico, un paese democratico che attraversa una fase di incredibile ascesa della violenza? "Ni vivos ni muertos" è un'inchiesta su questo fenomeno e giunge a formulare una tesi chiara: la sparizione forzata è un crimine nel quale sembrano implicate le stesse istituzioni messicane, strumento di una strategia volta a generare terrore e annichilire i movimenti di dissidenza e opposizione sociale. Dopo i fatti avvenuti il 26 settembre 2014, quando 43 studenti poco più che adolescenti sono stati sequestrati dallo Stato messicano senza lasciare traccia, la tesi di Federico Mastrogiovanni acquista più rilevanza. La sparizione forzata non è un fatto casuale, ma costituisce una vera e propria forma di governo del terrore della popolazione e del territorio, alla quale partecipano crimine organizzato, poteri pubblici e aziende multinazionali. Obiettivo di questa strategia è controllare aree del Messico ricche di risorse naturali, energetiche e minerarie. Attraverso interviste con membri di associazioni di familiari di desaparecidos, avvocati e giornalisti, l'autore analizza questo fenomeno che dal 2006 è divenuto una delle pagine più oscure della storia del Messico. Prefazione di Gianni Minà.
17,00

Gli ultimi ebrei di Rodi. Leggi razziali e deportazioni nel Dodecaneso italiano (1938-1948)

editore: DeriveApprodi

pagine: 307

Il recupero dell'archivio dei Carabinieri Reali, avvenuto a Rodi alla fine del 2013, ha permesso di rivedere la storia della p
23,00

Andare ai resti. Banditi, rapinatori, guerriglieri nell'Italia degli anni Settanta

di Emilio Quadrelli

editore: DeriveApprodi

pagine: 334

Sul finire degli anni Sessanta si materializzano in Italia, nell'area del triangolo industriale e sullo sfondo del lavoro di fabbrica, gang giovanili che evolvono rapidamente in temibili "batterie" di rapinatori. La linea di condotta dei banditi metropolitani è tutt'altro che estranea ai modelli culturali dei quartieri operai e il loro stile esistenziale assolutizza quell'impazienza e assenza di mediazione che caratterizzerà le generazioni degli anni Settanta. Nel gergo pokeristico "andare ai resti" significa giocarsi tutto: in questo modo i rapinatori ostentano l'imbocco di una strada senza ritorno, una "visione del mondo" fatta propria per oltre un decennio dalla "meglio gioventù" e formata attraverso la rielaborazione esistenziale dell'immaginario della ribellione. Tra le molte anomalie, rispetto alla criminalità tradizionale, vi è il ruolo delle donne. In un'epoca in cui, anche negli ambienti politici più radicali, le donne sono, nella migliore delle ipotesi, gli angeli del ciclostile, le donne/bandite conquistano un'autonomia decisionale e operativa scomoda sia per il conservatorismo borghese che per il progressismo femminista. Inevitabilmente, quando non muoiono in uno dei tanti conflitti a fuoco, per le donne e gli uomini delle "batterie" il carcere diventa un passaggio obbligato. Qui la loro utopia incontra quella dei militanti rivoluzionari, e in carcere le affinità elettive finiranno col riconoscersi...
20,00

Biolavoro globale. Corpi e nuova manodopera

editore: DeriveApprodi

pagine: 249

Tra il pullulare di discorsi sul capitalismo avanzato spicca l'assenza di analisi sui corpi. Sono in tanti a focalizzarsi sul capitalismo cognitivo, trascurando il versante della produzione materiale sul quale si fonda l'economia della vita. Melinda Cooper e Catherine Waldby con questo libro colmano tale lacuna, mostrando come la bioeconomia si sia sviluppata a partire dalle capacità biologiche insite nei corpi stessi, e in particolare nei corpi delle donne. Tra i più fiorenti settori del capitalismo ci sono infatti quelli trainati dalle scienze della vita. Medicina riproduttiva e medicina rigenerativa hanno aperto nuovi mercati globali, la cui fonte di plusvalore coincide direttamente con le potenzialità generative dei corpi delle donne, ma non solo. Aumenta la domanda di oociti, uteri, sperma, placenta, sangue del cordone ombelicale, cellule staminali, embrioni. Spuntano cliniche specializzate in fecondazione assistita e maternità sostitutiva e agenzie intermediarie pronte a fornire questi materiali in vivo, dagli Stati Uniti all'India, passando per l'Europa dell'Est e la Cina. Ma chi sono i fornitori di questi materiali? Cooper e Waldby analizzano il lavoro riproduttivo e rigenerativo ai tempi del biopotere, focalizzandosi più che su questioni etiche e giuridiche sulle condizioni di vita di una manodopera "clinica" oggi globalmente diffusa, quando il capitalismo fa dell'appropriazione della vita una nuova frontiera di colonizzazione dietro la spinta di nuove tecnologie...
18,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.