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DeriveApprodi: DeriveApprodi

Inventare il comune

di Antonio Negri

editore: DeriveApprodi

pagine: 205

L'odierna riflessione di Toni Negri sul concetto di "comune" affonda le sue radici in un percorso di ricerca teorica e politica più che ventennale. Tutto è cominciato con la descrizione del cosiddetto post-fordismo, con l'analisi di un capitalismo che alla soggettività del lavoratore chiede creatività, innovazione e dunque libertà. Quello che Negri ha cercato di descrivere è un paradosso: il capitalismo è sempre più legato a ciò che in potenza può distruggerlo, la libertà del lavoro. E per Negri, ciò a cui questa libertà non cessa di dare forma è un territorio comune - non lo spazio pubblico dello Stato né lo spazio privato degli individui - che è contemporaneamente la conditio sine qua non del capitalismo contemporaneo. Il libro ripercorre le tappe di questa riflessione, mostrando come la teorizzazione del "comune" attraversi tanto la critica al pensiero debole all'inizio degli anni Novanta quanto l'analisi della crisi della statualità, fino ad arrivare alla riscoperta di un concetto fondamentale del pensiero politico moderno, quello di "moltitudine". Un testo che è un riepilogo della riflessione negriana dell'ultimo ventennio e una testimonianza del grande contributo fornito da questo autore al rinnovamento del pensiero critico.
17,00

Il suono come arma. Gli usi militari e polizieschi dell' ambiente sonoro

di Juliette Volcler

editore: DeriveApprodi

pagine: 170

Può il suono diventare un'arma? Stando a quanto accaduto sul piano militare e poliziesco negli ultimi cinquant'anni, la risposta è sì. Dai bombardamenti di rock compiuti dall'esercito americano in Iraq all'heavy metal a tutto volume usato come strumento di tortura a Guantanamo, la funzione del suono per usi militari e di ordine pubblico è sempre più rilevante. Rap, metal e persino canzoni per bambini diventano armi utilizzabili a scopo intimidatorio, punitivo e aggressivo, segnale della continuità tra industria del divertimento e industria militare. Questo libro è una genealogia dei dispositivi acustici utilizzati a scopo offensivo per come si sono sviluppati nel corso del XX secolo, tanto nella loro progettualità riuscita quanto in quella fallita. Ma, soprattutto, vuole essere l'occasione per pensare a nuove strategie di sottrazione dell'ambiente sonoro a un'inesorabile appropriazione commerciale e securitaria.
16,00

In direzione ostinata e contraria. Per una storia di Rifondazione comunista

di Paolo Favilli

editore: DeriveApprodi

pagine: 232

Una storia del Partito della rifondazione comunista a vent'anni dalla sua nascita. Un bilancio dei suoi successi e dei suoi errori nel contesto della crisi politica e culturale della sinistra italiana. Una meditata riflessione critica su un'esperienza collettiva non solo politica ma anche culturale, esistenziale, affettiva. Vent'anni di una storia analizzata nel contesto e nell'intreccio di grandi accadimenti che hanno trasformato a fondo la realtà sociale del paese: dalla nascita della Seconda Repubblica all'affermarsi della globalizzazione economica neoliberista.
17,00

Nuvole

di Gilles Clément

editore: DeriveApprodi

pagine: 117

Questo libro parla di nuvole. È il diario di bordo tenuto da Gilles Clement paesaggista, giardiniere e scrittore - durante una traversata atlantica a bordo di un cargo da le Havre in Francia a Valparaiso in Cile. Quale l'interesse per l'inventore del "giardino in movimento" di guardare al cielo? Perché tra tutti i fenomeni naturali la meteorologia resta il più inafferrabile, quello che l'uomo, nonostante i tentativi, non è riuscito in alcun modo a piegare. Ma è anche il fenomeno che più modella i climi, quindi maggiormente incide sulla flora e i paesaggi. Ed è infine quello che con un unico slancio ricopre l'intero pianeta e ci conferma una realtà che per alcuni resta imprecisa: la Terra, la nostra casa, funziona come un solo e indiviso essere vivente. Cirri, nembi, cumuli, nomi di nuvole, ma soprattutto nomi attribuiti ad acqua in sospensione, a quella fase del ciclo dell'acqua senza la quale non si dà vita. Perché per capire il vivente, occorre capire le nuvole, occorre dunque capire lo spazio complessivo in cui si dispiega il vivente. Ancora una volta Gilles Clement ci sorprende mescolando generi e temi: un journal che guarda al cielo e dal quale sbucano piante e giardini, discorsi sulla luce e sui frattali, personaggi come Jean-Baptiste Lamarck e capitani di lungo corso...
14,00

Dioniso crocefisso. Saggio sul gusto del vino nell'epoca della sua produzione industriale

di Michel Le Gris

editore: DeriveApprodi

pagine: 192

Nelle società dove i poteri della tecnologia e del marketing non esercitavano un dominio incontrastato, la formazione della sensibilità del gusto poteva godere di un maggiore spazio di libertà. Il mondo della vigna e del vino, nonostante ciò che ancora li lega alla natura, sono oggi sottoposti a trasformazioni che vengono spesso ignorate proprio da chi beve e apprezza il vino. Trasformazioni delle tecniche di vinificazione e delle forme di coltivazione che, oltre a modificare il gusto dei vini, incidono soprattutto sulla facoltà individuale di giudicarli. L'estensione dei sapori e le innumerevoli sfumature dei profumi provenienti dai diversi terroir potevano rappresentare un antidoto alla proliferazione degli aromi, tanto violenti quanto semplici, promossi dall'industria agro-alimentare. Ciò che accade è esattamente il contrario: rispetto al gusto del vino, a imporsi è un'estetica industriale capace, con i propri espedienti, di farci scordare la povertà gustativa di ciò che propone. Attraverso la riflessione sui mutamenti della sensibilità in atto, questo libro analizza gli importanti e insidiosi mutamenti di quell'oggetto tuttora rivestito di un'aura estetica qual è il vino e gli effetti di quella domesticazione del gusto propria della sua produzione industriale.
16,00

L'idea di comunismo

editore: DeriveApprodi

pagine: 251

La parola "comunismo" può ancora essere usata per indicare progetti di emancipazione? Ovvero, l'idea di un'alternativa globale all'attuale dominio del capitalismo parlamentare può coincidere con il termine "comunismo"? Per gli autori degli interventi che compongono questo libro - frutto di un incontro seminariale svoltosi a Londra nel 2009 dal titolo "On the Idea of Communism" - la risposta, con le dovute varianti, è sì. A vent'anni dalla ratifica del fallimento ufficiale dell'esperienza storica del socialismo realizzato, gli autori di questo volume denunciano l'urgenza di rimettere in circolazione l'uso di questa parola, impedendo ai sostenitori del capitalismo di farne il bilancio. Perché, riaffermare l'uso della parola "comunismo" significa anzitutto ribadire un'indipendenza nei confronti del consenso occidentale "democratico" che non fa altro che perpetuare la propria continuità sprovvista di senso. Questo libro raccoglie gli interventi di alcuni dei maggiori filosofi contemporanei, invitati non a passare al vaglio gli errori del socialismo reale ma a misurarsi con un pensiero della trasformazione all'altezza dell'odierna crisi del capitalismo e delle democrazie rappresentative.
18,00

Comunità, comunicazione, comune. Da Georges Bataille a Jean-Luc Nancy

di Fausto De Petra

editore: DeriveApprodi

pagine: 234

Il libro è una ricerca lungo alcuni dei tracciati che emergono dai percorsi filosofici di Georges Bataille e Jean-Luc Nancy, in relazione a tre temi di natura ontologico-politica quali la comunità, la comunicazione e il comune. Dalla lettura di questi due autori francesi, collocati agli antipodi del Novecento ma legati da un profondo legame di comunanza, l'autore muove da una disamina delle ambiguità, dei miti e delle aporie che marcano le ricerche batailleane sulla comunità degli anni Trenta fino alla decostruzione del termine operata da Nancy negli anni Ottanta. Con l'inedita mise en jeu del politico avviata da Bataille nel Dopoguerra si giocano comunicazione, «esperienza plurale» e «critica del soggetto», in un conloquium che Nancy rilancia attraverso i termini di essere in-comune, partage e comparution. La domanda cruciale da cui l'autore di questo saggio prende le mosse è: come declinare quel cum (radice di comunità, comunicazione e comune) senza cadere in tentazioni fusionali o derive organicistiche? Nel ricorrere al lavoro di Jean-Luc Nancy l'autore prova a fornire una risposta: guardando a quei processi di soggettivazione nei quali il comune si articola come infinito passaggio tra individuo e collettivo, tra la finitezza singolare e l'infinita compagnia umana.
20,00

Fuoco amico. Il food-design e l'avventura del cibo tra sapori e saperi

editore: DeriveApprodi

pagine: 172

Obiettivo del design applicato all'alimentazione è, da un lato, l'analisi delle forme e delle cerimonie con le quali delle sos
15,00

Sposata a un altro uomo. Per uno stato laico e democratico nella Palestina storica

di Ghada Karmi

editore: DeriveApprodi

pagine: 320

Dopo il primo Congresso sionista del 1897 a Basilea, nel quale l'idea di costituire uno Stato ebraico in Palestina fu discussa per la prima volta, i rabbini di Vienna inviarono due rappresentanti a studiare se il paese avesse le caratteristiche per questa impresa. Il risultato del sopraluogo fu comunicato a Vienna con questo telegramma: "La sposa è bella, ma sposata a un altro uomo". Con disappunto avevano scoperto che la Palestina non era "una terra senza popolo per un popolo senza terra". L'obiettivo del sionismo, questa è la tesi del saggio, di costituire e difendere uno Stato per un altro popolo in una terra già abitata, è un dilemma irresolubile che ha portato a sessant'anni di guerra e alla destabilizzazione dell'intero Medio Oriente. Dopo la morte della soluzione "due popoli-due Stati", frutto degli accordi di Oslo, l'unica ipotesi da esaminare e approfondire è quella di uno Stato unico, laico e democratico, nel territorio della Palestina storica, che assicuri a tutti i cittadini, arabi, ebrei e di altre culture e religioni, uguali diritti di cittadinanza.
20,00

La battaglia di Novara. 9-24 luglio 1922. L'ultima occasione di una riscossa antifascista

di Cesare Bermani

editore: DeriveApprodi

pagine: 347

Questo libro narra un fatto misconosciuto della storiografia sul fascismo-antifascismo nel nostro paese. E dimostra come una battaglia perduta per la mancata unità delle forze democratiche possa poi decidere per decenni le sorti della libertà di un intero popolo. Fu infatti così per la "battaglia di Novara" del luglio 1922, che può essere considerata come una pre-marcia su Roma. In quell'anno, contro gli assalti fascisti molto forte rimaneva la resistenza nel triangolo Torino-Milano-Genova, che costituiva la base su cui poggiava ogni possibilità di resistenza dell'antifascismo. La provincia di Novara ne era geograficamente l'avamposto strategico. Nella ricostruzione di questo fatto storico Cesare Bermani utilizza molte testimonianze orali, una copiosa documentazione scritta fornita dalle cronache dei giornali dell'epoca e documenti degli Archivi di Stato. Oltre a dimostrare che la causa della sconfitta della "battaglia di Novara" fu nella mancata unità delle forze comunista, socialista e dei partiti democratici, l'autore mette in evidenza i gravi errori attribuibili ai loro gruppi dirigenti a livello locale e nazionale.
22,00

In forma di fotografia. Ricerche artistiche in Italia dal 1960 al 1970

di Raffaella Perna

editore: DeriveApprodi

pagine: 157

Periodo di grandissimo fermento culturale, gli anni Sessanta rappresentano uno snodo cruciale per l'arte contemporanea italiana, orientata verso sperimentazioni dalla forte carica innovativa e radicali mutamenti estetici, in sintonia con il clima di generale trasformazione sociale e politica all'origine del Sessantotto. È in questo contesto di rinnovamento che si colloca la svolta decisiva nel rapporto tra arte e fotografia oggetto del libro: il medium fotografico si rivela il principale fattore di discontinuità e di rottura rispetto al decennio precedente, entrando in modo sistematico nella ricerca delle neoavanguardie. Una ricostruzione analitica, dunque, dell'uso della fotografia nell'ambito della sperimentazione italiana degli anni Sessanta che coinvolge gran parte dei protagonisti del panorama artistico dell'epoca, da Mario Schifano a Michelangelo Pistoletto, Tano Festa, Giulio Paolini, Alighiero Boetti, Gino De Dominicis, Giovanni Anselmo, Luigi Ontani, Giuseppe Penone, Renato Mambor, Luca Patella, Lamberto Pignoni, Sergio Lombardo, Giosetta Fioroni, Fabio Mauri, Claudio Parmiggiani, Franco Angeli, Laura Grisi, Mimmo Rotella, Umberto Bignardi, Gino Marotta, Gianni Berlini, Gianfranco Baruchello, Emilio Isgrò, Nanni Balestrini, Eugenio Carmi, Eliseo Mattiacci, Michele Zaza, Franco Vaccari, Maurizio Nannucci, Mario Cresci, Emilio Prini, Claudio Cintoli e numerosi altri.
15,00

Da Gramsci a Marx. Ideologia, verità, politica

di Fabio Frosini

editore: DeriveApprodi

pagine: 125

Una rilettura di Marx seguendo le indicazioni fornite da Antonio Gramsci nei Quaderni del carcere: rapidi accenni e affermazioni programmatiche, eppure preziosi per ripensare un possibile approccio a Marx in termini finalmente estranei all'alternativa tra fedeltà e tradimento e per mettere in cantiere un'idea di "marxismo" liberato dalle dicotomie che lo hanno caratterizzato fino alla sua apparente eutanasia alla fine degli anni Ottanta: politica/sviluppo economico, verità/ideologia, congiuntura/struttura. Provando a leggere Marx come lo avrebbe fatto Gramsci, emerge un pensatore completamente immerso nella lotta politica, autore di scritti da decifrare nella congiuntura sulla quale intervengono; un pensatore che non si pone mai come un "teorico" e meno che mai come un vero "autore".
15,00

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