Donzelli: Fiabe e storie
La più bella del reame. Biancaneve e altre 21 storie di madri e figlie
editore: Donzelli
pagine: 288
Come può esserci ancora qualcosa da scoprire nella fiaba più raccontata al mondo? Davvero la bella fanciulla «bianca come la n
Le mille e una donna. Fiabe da tutto il mondo
di Angela Carter
editore: Donzelli
pagine: 450
La fiaba, popolare e colta, è stata per Angela Carter la più potente fonte d'ispirazione: il suo capolavoro, La camera di sang
Ada e i numeri tuttofare. Lady Lovelace e l'invenzione del computer
di Diane Stanley
editore: Donzelli
pagine: 40
Sapete chi è stato il primo umano della storia a immaginare la macchina tuttofare che noi oggi chiamiamo computer? Una nobildo
Miti del Nord
editore: Donzelli
pagine: 159
In principio c'era Odino, il re degli dei, degli uomini e delle guerre, che governava il mondo alla testa delle Valchirie, le
Il mio primo atlante dei fantasmi e dei loro amici (streghe, folletti, mostri e creature fantastiche)
di Patrik Antczak
editore: Donzelli
Non tutti i fantasmi si aggirano ululando sotto un lenzuolo - c'è chi ha le ali, chi le corna, chi è dispettoso, chi sputa fuo
Fiabe e storie
di Hans Christian Andersen
editore: Donzelli
pagine: 870
Le fiabe di Hans Christian Andersen costituiscono un corpus narrativo che non ha uguali per forza e ampiezza di diffusione nel
Le mille e una notte a colori
di Marc Chagall
editore: Donzelli
Un capolavoro della letteratura di tutti i tempi, "Le mille e una notte", e le splendide illustrazioni di un grande artista, M
La sera di Natale in casa Mellops
di Tomi Ungerer
editore: Donzelli
pagine: 68
Papà Mellops ha procurato un libro speciale sulle decorazioni, e Mamma Mellops si è messa subito all'opera - che albero specia
Il turbante fatato e il tappeto magico. Fiabe dell'antica Istanbul
di Ignácz Kúnos
editore: Donzelli
pagine: 340
Padiscià, sultane, visir, animali parlanti, draghi, mostri a tre teste, e poi ancora spiritelli buoni e dev crudeli: sono ques
Le mille e una notte
editore: Donzelli
pagine: 582
Non c'è libro al mondo più affascinante delle "Mille una notte". Ma quanti lo conoscono nella sua versione originaria? Quanti hanno letto per davvero il libro più antico che per la prima volta ha catturato in un testo scritto arabo il grande fiume della narrazione orale da cui quelle storie traevano origine? E quanto indietro si può risalire, per fissare l'origine scritta delle "Mille e una notte"? In effetti, quando agli inizi del Settecento il grande studioso arabista Antoine Galland raccolse e tradusse in francese un gruppo di manoscritti arabi conservati presso la Biblioteca Nazionale di Parigi, molte furono le reinvenzioni e le riscritture di quel geniale scopritore. Di modo che il testo da cui prese le mosse la fortunata diffusione di quello scrigno fiabesco nella cultura dell'Occidente nacque spurio, condizionato da un'opera di interpolazione che ne ha segnato, per i successivi tre secoli, la ricezione. Si è dovuta aspettare la fine del secolo scorso, e la magistrale sapienza di Muhsin Mahdi, arabista e professore all'Università di Harvard, per ricostruire, con un lavoro ventennale di meticoloso raffronto dei manoscritti degli antichi copisti, il nucleo portante delle Notti arabe, risalente a un unico manoscritto siriano del XIV secolo. La traduzione italiana, qui per la prima volta condotta su quell'originale, ci restituisce un risultato clamoroso. Un'affabulazione che coniuga l'immaginazione e la saggezza sotto la cifra del femminile; l'evocazione diretta, senza ammiccamenti e pruderies, di un erotismo praticato nelle forme più spontanee ed esplicite; una varietà scoppiettante della dimensione fantastica, che è il contrappunto di una ricchezza linguistica e lessicale straordinaria: finalmente, la voce di Shahrazad senza la mediazione, senza il velo dell'Occidente. Una lettura che cambia - per paradosso - la stessa percezione del mondo arabo, delle sue culture, delle sue tradizioni, così come ci vengono consegnate dai conflitti e dalle angustie del presente. Ad accendere l'immaginazione restituendo quel mondo alle sue tinte originarie, liberate dalla patina posticcia dello sguardo orientalista, giunge in questa edizione il corredo di illustrazioni di Cinzia Ghigliano, che ci conduce nella magia delle notti arabe dei racconti di Shahrazad, a spiare da una finestra a gelosia incontri furtivi e ambienti segreti, alcove e hammam, giardini e cortili... Grazie alla luce che si sprigiona da quei luoghi, si scorge il vero volto di un Oriente tanto spesso vagheggiato ma mai autenticamente compreso.
Quando gli anni divennero animali. La leggenda dello zodiaco cinese. Ediz. italiana e cinese
di Arianna Papini
editore: Donzelli
pagine: 48
Una storia che narra di dodici animali (gatto e topo compresi), a cui un giorno lontano lontano il dio Buddha ha assegnato un compito speciale: attribuire il proprio nome a ciascun anno, in modo da dare un ordine al passare del tempo. Ecco perché, per esempio, il 2016 è l'anno della Scimmia e il 2017 sarà quello del Gallo. Ma quanti bambini (e grandi) conoscono questa misteriosa storia? Arianna Papini ha deciso così di riscrivere e illustrare da par suo l'antica leggenda facendone un album che racconterà ai bambini il primo litigio tra il gatto e il topo e la magia dello zodiaco cinese. Età di lettura: da 6 anni.
Le storie del piccolo Nicolas
editore: Donzelli
pagine: 680
Quanti guai combina Nicolas! Ad accompagnarlo nelle sue avventure è una banda di amici formidabili: Alceste, che si rimpinza tutto il tempo di brioche e panini, Eudes, che molla sberle e pugni a chiunque gli capiti sotto tiro, Clotaire, il somaro della classe, Maixent, l'atleta della compagnia che corre come un fulmine, Rufus che va in giro col fischietto perché vuole fare il poliziotto come il papà, e poi Agnan, il cocco della maestra, e Geoffroy, che dai genitori ottiene sempre tutto; ma anche Marie-Edwige e Louisette, che saranno pure due "femmine" ma a Nicolas fanno perdere la testa... Il fatto è che, incapaci come sono di fingere e nascondere paure e desideri, il piccolo monello e i suoi compagni quasi senza volerlo combinano una serie di innocenti malefatte; alle prese con loro, genitori e insegnanti non sanno proprio che pesci prendere, e spesso capitolano, senza riuscire a opporre resistenza. Nate dall'incontro di due mostri sacri dell'umorismo, René Goscinny e Jean-Jacques Sempé, le storie di questo ragazzino terribile e dei suoi amici hanno fatto il giro del mondo in centinaia di edizioni fino a diventare un classico, non solo per i lettori più piccoli. Età di lettura: da 10 anni.