Edb: Sguardi
Contare i giorni. Il calendario cristiano e i suoi oppositori
di Hans Maier
editore: Edb
pagine: 80
Il calendario cristiano, che computa passato e futuro a partire dalla nascita di Gesù, non ha definito solo la struttura degli
La lezione di teologia. Sfide dell'insegnamento nella postmodernità
di Christoph Theobald
editore: Edb
pagine: 48
L'estrema complessità della teologia come "scienza" rischia di essere un ostacolo insormontabile per gli studenti che faticano
Gesù e Socrate. Cultura greca e impronta giudaica
di Romano Penna
editore: Edb
pagine: 48
Il confronto tra Gesù e Socrate, implicito già in Erasmo da Rotterdam e successivamente esplicitato in Rousseau, Hegel e ora persino nei blog filosofici su Google, solleva l'interrogativo sull'identità del Nazareno. Non basta affermare, per esclusione, che egli non è un greco né di etnia né di cultura e nemmeno un giudeo della diaspora ellenistica. Tanto meno si può sostenere in modo acritico che la lingua greca degli evangelisti sia la stessa di Gesù, anche se era diffusa in Galilea negli ambienti più colti della società. Non si può nemmeno escludere che egli ne avesse una conoscenza almeno sommaria, ma di certo non era la sua lingua madre e nemmeno quella usuale come mezzo di comunicazione. Questo aspetto di Gesù si può forse misurare in certe parole dei vangeli che riflettono un'eco della tradizione sapienziale greca. Tuttavia, egli è sempre vissuto dentro i confini geografici del suo paese proiettato solo verso l'interno e non nella direzione del Mediterraneo - e la sua formazione è di impronta essenzialmente giudaica. Spetterà così ad altri, e non a Gesù di Nazaret, il compito di portare il messaggio del vangelo nel mondo della cultura greca.
La teologia di Bach. Musica e fede nella tradizione luterana
editore: Edb
pagine: 48
Johann Sebastian Bach trova nella tradizione luterana un'intelligenza teologica e spirituale che orienta in modo profondo il suo lavoro di musicista: accompagnare i fedeli dalla lettura delle Scritture all'ascolto della Parola rafforzando il legame tra ascoltare e credere e valorizzando l'udito rispetto alla vista, poiché Dio si è nascosto allo sguardo e si è sottratto allo "spettacolo" e all'artificio. Mentre la composizione di cantate, passioni e oratori faceva parte degli obblighi di Bach in quanto cantore della chiesa di San Tommaso a Lipsia, i mottetti - come Gesù, mia gioia (1723), analizzato nel volume - erano frutto di commissioni per occasioni specifiche, in particolare i servizi liturgici per i defunti (in questo caso per la sposa di un alto funzionario delle poste). La gioia alla quale il brano fa riferimento è segnata contemporaneamente dalla presenza e dall'assenza dell'amata, fenditura in cui si forma il desiderio mentre il cuore si angoscia e sospira. In questo spazio si genera un autentico combattimento spirituale, che cerca il faticoso equilibrio tra l'intelligenza e il cuore e che consente a Bach di superare la contrapposizione tra pietismo e ortodossia.
Incanto e disincanto. Secolarità e laicità in Occidente
di Taylor Charles
editore: Edb
pagine: 104
Il saggio, concepito espressamente per il pubblico italiano, illustra la direzione che ha assunto negli ultimi anni la rifless
La battaglia delle vocali
L'autorità della Scrittura nel dibattito protestante
di Campi Emidio
editore: Edb
pagine: 64
Con l'affermazione che il magistero della Chiesa non è al di sopra della Sacra Scrittura, ma al suo servizio, la Riforma prote
La Bibbia a Hollywood. Retorica religiosa e cinema di consumo
editore: Edb
pagine: 112
Il successo commerciale e mediatico della "Passione di Cristo" di Mel Gibson (2004), seguito due anni dopo dall'ampia distribu
Galileo al Concilio. Storia di una citazione e della sua ombra
editore: Edb
pagine: 80
Il 17 novembre 1962 il nome di Galileo Galilei risuona inaspettatamente nella basilica di San Pietro, divenuta aula del concil
Pentirsi ai Tropici. Casi di coscienza e sacramenti nelle missioni portoghesi del '500
editore: Edb
pagine: 82
Le missioni organizzate dai gesuiti nei territori dell'impero portoghese nella seconda metà del '500 sollevano inedite questio
La via dei pellegrini
In Terrasanta nell'età di Costantino
di Uggeri Giovanni
editore: Edb
pagine: 48
Sette proposte per il conclave
Attualità e limiti di un memorandum
editore: Edb
pagine: 64
La morte di papa Paolo VI, avvenuta nell'estate del 1978 a pochi mesi dall'omicidio di Aldo Moro, segna un passaggio decisivo
La fede e la spada. Conflitti confessionali e pace civile nell'Europa del '600
di Franco Motta
editore: Edb
pagine: 64
All'inizio del Seicento, nel periodo che si apre con la "guerra dell'Interdetto" tra Venezia e Roma e si chiude con la riconquista asburgica della Boemia, la possibilità di una riconciliazione tra i fronti confessionali appare un progetto realizzabile, quantomeno agli occhi di una minoranza di intellettuali, in stretto contatto epistolare tra loro. Grozio, Bacone e Sarpi, impegnati ai massimi livelli della vita politica, filosofi come Keplero, filologi come Isaac Casaubon, vescovi come De Dominis e Lukaris, pur appartenendo a confessioni diverse, condividono un ideale di riconciliazione religiosa fondato sul rifiuto del primato del dogma sulla convivenza civile e sulla necessità di adottare un cristianesimo essenziale nei suoi tratti dottrinali. Fede, scienza e politica si intrecciano in una compiuta ideologia che attribuisce alla sovranità politica il compito della coesione, che supera il paradigma filosofico aristotelico e il predominio della teologia scolastica e che, per alcuni anni, coincidenti con la prima fase del regno di Giacomo I in Inghilterra, sembra prefigurare un'età aurea di pace, ben presto smentita dallo scoppio della Guerra dei trent'anni.